Realme 5 Pro recensione: è sulla strada giusta

Recensione Realme 5 Pro, smartphone Android basato sullo Snapdragon 712 di Qualcomm con 4 o 8 GB di RAM. In Italia, a partire da 229 euro.

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a cura di Lucia Massaro

Realme 5 Pro è la proposta del marchio cinese per la fascia media del mercato. Arriva in Italia a 229,99 euro per la versione con 4 Gigabyte di RAM e 128 Gigabyte di memoria interna espandibile (si sale a 279,99 per la configurazione con 8 Gigabyte di RAM). Un prezzo aggressivo con cui la società tenta di strappare quote di mercato ai diretti concorrenti, come Xiaomi e Samsung che con la serie Galaxy A è tornata a farsi strada nella fascia media del mercato smartphone.

Per conquistare l’utenza, Realme punta tutto sul rapporto qualità/prezzo offrendo – in questo caso – un dispositivo completo in grado di assicurare delle ottime prestazioni. Sono pochi i compromessi da accettare che però non tolgono nulla alla soddisfacente esperienza utente. Il grande assente ancora una volta è il chip NFC che non consente così di sfruttare lo smartphone per i pagamenti in mobilità.

Inoltre, il calo di prezzo che sta già toccando Realme 5 Pro lo rende ancora più appetibile per gli utenti e più temibile per i rivali, rischiando anche di creare concorrenza interna. In giro, infatti, è già possibile reperirlo a cifre inferiori (199 euro attualmente su Amazon), diventando così preferibile rispetto al fratello minore Realme 5 che è un passo avanti in termini di autonomia ma uno indietro in relazione alle prestazioni e alla qualità fotografica. Insomma, Realme è sulla strada giusta.

Prestazioni e autonomia

Realme 5 Pro migliora sotto tutti i punti di vista rispetto al predecessore che era riuscito ugualmente a convincermi. Il cuore pulsante è rappresentato dallo Snapdragon 712 di Qualcomm abbinato a 4 o 8 Gigabyte di RAM e 128 Gigabyte di memoria interna espandibile tramite micro-SD. Sempre presente lo slot a tre che permette di utilizzare contemporaneamente anche la doppia SIM. La parte grafica è affidata alla GPU Adreno 616.

Una configurazione che abbiamo avuto modo di apprezzare già a bordo di Mi 9 SE garantendo fluidità e affidabilità nell’utilizzo quotidiano. Non ho avuto nessun tipo di problema durante la navigazione, contrariamente al Realme 5. Lo smartphone è sempre stato reattivo anche quando messo sotto stress. Ottima la dissipazione del calore che difficilmente si avverte attraverso la scocca, un aspetto questo decisamente migliorato rispetto al modello precedente.

Lo sblocco del dispositivo avviene in maniera veloce. Si può avere accesso tramite il sensore biometrico per le impronte digitali presente sul pannello posteriore o attraverso l’ottimo riconoscimento del volto affidato alla fotocamera anteriore. Entrambi si sono rivelati sempre rapidi e precisi, al di là di ogni aspettativa.

Dove invece Realme 5 Pro ha fatto meno di quanto mi aspettassi è sul fronte autonomia. Lo smartphone integra una batteria da 4.035 mAh con supporto alla ricarica rapida VOOC Flash Charge 3.0 che ricarica il dispositivo del 50% in circa 30 minuti. In una giornata tipo, dopo 30 ore dall’ultima ricarica, la percentuale ha toccato il 23% a fronte di 4 ore e 28 minuti di schermo accesso. Intendiamoci, parliamo comunque di buoni risultati ma che non arrivano ai livelli a cui Realme ci ha abituati. Il modello base tocca le 7 ore per esempio al netto di qualche compresso che ho avuto modo di approfondire nel corso della recensione.

Migliora infine la connettività rispetto al predecessore. La porta micro-USB è stata finalmente abbandonata in favore di una più moderna e diffusa Type-C che – nel 2020 – dovrebbe rappresentare la normalità. Per il resto, troviamo Wi-Fi dual band, Bluetooth 5.0, A-GPS, GLONASS e jack audio da 3,5 mm. Manca purtroppo l’NFC, come detto in apertura.

Design e comparto fotografico

Nessuna grande novità a livello estetico. La scocca è realizzata in plastica che non restituisce una sensazione premium. Sul posteriore ci sono i soliti giochi di luce che mostrano dei rombi colorati a seconda di come il pannello viene colpito dalla luce. L’effetto è sempre gradiente con la colorazione Sparkling Blue in nostro possesso che oscilla tra il blu e il viola. È disponibile anche la variante cromatica Crystal Green, probabilmente più d’impatto.

Si tiene bene in mano, non è particolarmente scivoloso e i vari tasti sono perfettamente raggiungibili. Di contro, il trattamento oleofobico resta ancora un punto negativo. Il pannello sia posteriore che anteriore trattengono molto le ditate e attirano non poca polvere.

La parte frontale è occupata da un display IPS LCD da 6,3 pollici con risoluzione Full-HD+ e rapporto di forma in 19,5:9. Il pannello è interrotto al centro da un notch a goccia per la fotocamera anteriore che non crea nessun tipo di problema. Parliamo di un classico schermo di fascia media che garantisce una buona resa, una luminosità nella media e una discreta visibilità all’aperto. Un piccolo dettaglio che apprezzo sempre sugli smartphone Realme è la “barra laterale intelligente”, una linea molto discreta che dà accesso immediato alle app preferite e agli strumenti rapidi.

Il comparto fotografico si compone di ben quattro sensori. Il principale da 48 Megapixel è il tanto utilizzato Sony IMX586 con apertura f/1.8. Questo è abbinato a un sensore grandangolare da 8 Megapixel (f/2.25), a uno da 2 Megapixel (f/2.2) per la profondità di campo e un ultimo di stessa risoluzione per gli scatti in modalità macro. Al di là dell’effettiva utilità discutibile soprattutto dell’ultimo sensore, ci troviamo davanti a un modulo in grado di garantire delle prestazioni fotografiche di ottimo livello considerando la fascia di prezzo.

Come abbiamo più volte ripetuto, lo smartphone non scatta automaticamente foto da 48 Megapixel ma di default sono da 12 Megapixel, sfruttando la tecnologia del pixel binning. In questo modo, si riesce ad ottenere un elevato livello di dettaglio anche in notturna, senza dimenticare i benefici per le immagini in diurna che risultano di conseguenza più dettagliate. È ovviamente possibile scattare in 48 Megapixel cliccando sull’apposita voce, ma il risultato non migliora di molto.

Gli scatti sono davvero apprezzabili: colori naturali, tanti dettagli e ampia gamma dinamica. Ho particolarmente apprezzato la modalità notte che riesce a migliorare di molto lo scatto, fatta eccezione per alcuni casi in cui colori diventano più saturi e si ricrea un effetto acquerello. C’è qualche perdita negli scatti grandangolari. Buone anche le foto con l’effetto bokeh (fondo sfocato). Nessun miglioramento invece per le macro, dove per scattare c’è bisogno di posizionarsi a 4 cm precisi dall’oggetto, il che complica il suo utilizzo.

Grande sorpresa anche per la fotocamera frontale da 16 Megapixel (f/2.0) che lavora molto bene sia in diurna che in notturna. A tal proposito, è possibile utilizzare la modalità notte anche per i selfie. In questo caso, si registra una tendenza a ricreare un effetto innaturale. Personalmente, non li ho preferiti agli scatti in cui non era attiva. La fotocamera fa un ottimo lavoro anche con l’effetto bokeh separando bene il soggetto dallo sfondo. Il risultato ottenuto è andato ben oltre le mie aspettative e chi lo acquisterà rimarrà assolutamente soddisfatto.

Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?

Ottime prestazioni, comparto fotografico sopra la media, buona autonomia e prezzo accessibile: sono questi gli elementi che rendono Realme 5 Pro lo smartphone adatto a un bacino di utenti molto ampio. In pochissimo tempo, il marchio cinese è riuscito a portare sul mercato dispositivi in grado di dar battaglia ai rivali. Come ho ripetuto nelle recensioni precedenti, sembra proprio che l’obiettivo di Realme sia conquistare la posizione guadagnata da Xiaomi nella fascia medio-bassa del mercato a discapito di quest’ultima.

La concorrenza da affrontare è tanta. A cifre simili, troviamo il Redmi Note 8 Pro (disponibile su Amazon a 224 euro) che offre un’esperienza utente molto simile sia in termini prestazionali che fotografici. Senza dimenticare il catalogo Samsung che nella medesima fascia di prezzo propone dispositivi che offrono qualcosa in più, come Galaxy A50 (su Amazon a 240) con il suo display AMOLED, la sua eccellente autonomia e il chip NFC. Insomma, la strada è quella giusta ma non sarà in discesa.

Realme però sembra avere le idee ben chiare. Al prossimo Mobile World Congress di Barcellona, presenterà il primo smartphone 5G per i mercati internazionali che sono certa sarà caratterizzato dal solito rapporto qualità/prezzo. Questo potrebbe dare una marcia in più alla società per conquistare quel segmento attualmente ancora scoperto, ossia quello degli smartphone 5G di fascia media. Staremo a vedere!

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