Questo nuovo trojan per Android minaccia i conti bancari, anche degli italiani

ToxicPanda è il trojan che mira ai conti bancari tramite app Android, si diffonde rapidamente a livello globale.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Un nuovo tipo di trojan denominato ToxicPanda sta minacciando i conti bancari, diffondendosi attraverso le app Android. Il malware, inizialmente individuato in Cina dal team di Threat Intelligence di Cleafy, ha già colpito oltre 1.500 dispositivi in tutto il mondo, con un'incidenza particolare in Europa e America Latina.

ToxicPanda imita applicazioni popolari come Google Chrome e app bancarie per penetrare nelle misure di sicurezza delle banche e eseguire prelievi non autorizzati dai conti degli utenti. Una volta installato, il trojan può intercettare password monouso, sfruttare i servizi di sicurezza e accessibilità di Android e ottenere permessi elevati sul dispositivo, incluso il controllo remoto per l'attaccante.

Il malware si diffonde attraverso il sideloading, con gli attori di minacce che utilizzano pagine di app false per indurre gli utenti a scaricare il pericoloso trojan. Sebbene ToxicPanda non sia presente su Google Play Store o Galaxy Store, è evidente che il suo sviluppo sia ancora in corso, il che sottolinea la necessità di vigilanza continua. 

Il trojan utilizza metodi sofisticati per aggirare le misure di sicurezza

I trojan bancari, di cui ToxicPanda è uno degli ultimi esempi, sono una tipologia di software malevolo specificamente progettati per infiltrarsi nei dispositivi degli utenti e sottrarre dati sensibili legati alle attività bancarie. Questi trojan si sono evoluti significativamente nel corso del tempo, diventando sempre più sofisticati e difficili da rilevare.

La storia dei trojan bancari ha inizio nei primi anni 2000, quando internet ha iniziato a diffondersi ampiamente e le transazioni online sono diventate una prassi comune. Un esempio pionieristico di questa tipologia di malware è stato Zeus, rilasciato nel 2007, che ha colpito milioni di computer in tutto il mondo e ha rubato numerose credenziali bancarie. Zeus rappresenta un punto di svolta nella storia del cybercrime, dimostrando quanto fossero vulnerabili i dati bancari online.

Con il passare degli anni, i cybercriminali hanno continuato a sviluppare nuove varianti di trojan bancari, rendendoli sempre più insidiosi. Utilizzano tecniche di ingegneria sociale per indurre le vittime a installare il malware, spesso travestendolo da applicazioni legittime o aggiornamenti software necessari.

Ciò che rende i trojan bancari particolarmente pericolosi è la loro capacità di rimanere nascosti nel sistema, raccogliendo dati sensibili senza che l'utente si renda conto di essere compromesso.

La crescente dipendenza dai dispositivi mobile ha portato i cybercriminali a concentrare i loro sforzi su piattaforme come Android, da cui lo sviluppo di trojan come ToxicPanda. Questi malware sfruttano le peculiarità dei sistemi operativi mobile per ottenere un accesso ancora più profondo ed esteso alle informazioni dell'utente.

Di fronte a questa minaccia sempre in evoluzione, l'importanza di pratiche di sicurezza robuste è più evidente che mai. 

Come proteggersi da ToxicPanda?

La protezione contro ToxicPanda richiede una cauta vigilanza nella gestione delle applicazioni sul proprio dispositivo. È fondamentale evitare il sideloading di app, scaricare solo da fonti affidabili, mantenere il dispositivo sempre aggiornato e monitorare attentamente il proprio conto bancario.

Inoltre, è importante ignorare i prompt di installazione che appaiono fuori dal Google Play Store o dal Galaxy Store. Le banche, dal canto loro, necessitano di rafforzare i loro software di rilevamento comportamentale per contrastare la crescente sofisticazione di minacce come ToxicPanda.

L'adozione di passkey e autenticazione multi-fattore rappresenta un'altra strategia cruciale per la protezione dei conti dei clienti. La presenza di minacce digitali in continua evoluzione come ToxicPanda richiede un'attenzione costante e misure di protezione aggiornate per salvaguardare i dati e i fondi degli utenti.

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