Quello che voglio davvero da Whatsapp è che mi liberi dai vocali

WhatsApp dovrebbe darci la possibilità di rifiutare i messaggi vocali, ma non lo faranno mai e non so perché

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

WhatsApp è una delle app più popolari al mondo, con oltre 2 miliardi di utenti attivi. È lo standard de facto in Europa e altre aree del mondo, e ha più o meno decretato la morte dei tradizionali SMS (che comunque si sono evoluti). Un’app fantastica di cui non vorrei davvero fare a meno, ma c'è una cosa che mi dà parecchio fastidio: i messaggi vocali.

Sarà che ormai vado per i ‘50 e non ho più pazienza per certe cose, perché sotto sotto sto diventando un vecchio brontolone? Forse sì, ma a ben guardare i messaggi vocali non mi danno fastidio se usati con moderazione. Solo che di moderazione non ce n’è mica tanta.

È pieno di gente che “scusa il vocale è che sto [aggiungi attività a caso]”. Va bene se è davvero una cosa telegrafica tipo “arrivo 10 minuti in ritardo”, ma cosa dire di quei messaggi che durano interi minuti, e che alla fine spesso e volentieri non dicono niente?

Da giornalista, una delle regole che dovrei conoscere è: se bastano due parole e ne usi tre, stai sbagliando. Ecco, non è che tutti devono per forza avere il dono della sintesi, però qualche parola in meno ogni tanto sarebbe gradita, grazie.

Ma soprattutto, se tu non hai il tempo di digitare il messaggio e così parli a raffica, chi ti dice che io invece il tempo io ce l’ho, di ascoltare tutta quella roba? E anche quando il tempo ce l’ho, spesso mi trovo in un luogo dove non posso ascoltare l'audio, come su un treno affollato o in una riunione.

La verità è che è un gioco a somma zero: il tempo che risparmia il mittente lo perde il destinatario. Una specie di “furto del tempo”, ma meno divertente di quello ipotizzato da Scott Lang in Avengers: Endgame. Un atto di maleducazione, irrispettoso. So di non essere l'unico a pensarla così.

E allora, non sarebbe fichissimo se ci fosse un’opzione per non accettare mai i vocali? L’altra persona, nella chat con me, si troverebbe con il microfono in grigio; pazienza, amico mio, dovrai trovare il tempo di scrivere. Nei gruppi ci potrebbe essere solo un avviso, ma poi se il vocale lo mandano lo stesso magari dovrò essere io a fare un’eccezione, se proprio voglio sentirlo.

E non si tratta di una funzione difficile da implementare. Non so perché WhatsApp non l’abbia ancora aggiunta. Forse pensano che le persone saranno meno propense a usare l'applicazione se non possono inviare messaggi vocali. Magari credo che dopo le migliaia di volte che il consiglio passa Telegram è stato ignorato, sarebbe proprio quello a innescare l’esodo?

Ma, se è così, credo che sia una visione miope: lungo termine, credo che le persone apprezzerebbero la possibilità di scegliere come comunicare.

Ci sarebbero altre ricadute positive: per esempio, si ridurrebbe il numero di persone che sentono i vocali a volume alto, in pubblico. Insomma, obbligarmi a sentire i fatti tuoi è un po’ da str*@#o, sai? E non fatemi parlare di quelli che usano il telefono come se fosse un walkie-talkie…

Sarebbe accettabile anche una trascrizione automatica: tu mi mandi il vocale, e Whatsapp lo trasforma in testo. Due però i possibili problemi: il primo è una questione di privacy, perché Meta dovrebbe ascoltare il messaggio. Il secondo… beh provate a immaginare il testo che viene fuori da un vocale di 8 minuti.

Immagine di copertina: tashatuvango

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