Qualcomm, il più importante produttore mondiale di chip del settore mobile, ha accettato di chiudere la disputa legale con Broadcom pagando 891 milioni di dollari nei prossimi quattro anni. In pratica ogni vertenza sulle rispettive licenze verrà chiusa: Qualcomm procederà con il pagamento di una prima tranche da 200 milioni di dollari entro il 30 giugno.
"Sapevamo che erano a rischio sia il nostro modello di business che i nostri clienti", ha dichiarato Donald Rosenberg, consigliere Qualcomm. Broadcom aveva accusato l'azienda di violare una serie di brevetti proprietari, e probabilmente questo epilogo conferma in qualche modo le accuse della prima ora - anche se ovviamente non si è verificata alcuna presa di posizione ufficiale al riguardo.
Quel che conta è che l'accordo farà risparmiare 100 milioni di dollari all'anno in costi legali a Qualcomm, e 50 milioni a Broadcom.
Difficile invece predire l'esito della querelle europea, che vede Qualcomm accusata di aver fatto strapagare le royalty applicate alle tecnologie utilizzate nel settore della telefonia mobile. L'anti-trust UE sta ancora indagando e valuterà attentamente i termini dell'accordo fra i due colossi statunitensi. Mentre Texas Instruments e Ericsson fanno ancora parte del comitato denunciante, Nokia e Broadcom hanno deciso di defilarsi.