Un video recentemente mostrato da Qualcomm dimostra come il mondo delle intelligenze artificiali, in particolare dedicate alla creazione di immagini, potrebbe finalmente pronto per sbarcare sui device mobili.
Nel video rilasciato, è possibile vedere la piattaforma Qualcomm creare dal nulla un’immagine 512x512 pixel. In meno di 15 secondi. A muovere il reference device di Qualcomm è stato Snapdragon 8 Gen 2, attuale punta di diamante dell’azienda americana.
Azienda che non solo non ha nascosto la propria soddisfazione ma è arrivata ad affermare che quanto fatto sia un vero e proprio record: stando al comunicato di Qualcomm mai nessuno prima era riuscito ad ottenere un'immagine di tale definizione in così poco tempo. L’azienda è arrivata persino ad affermare che sarebbe la prima volta che Stable Diffusion riesce a girare localmente su un dispositivo Android.
Cosa che, a dirla tutta, non è del tutto vero. Se è innegabile il traguardo di velocità raggiunto da Snapdragon 8 Gen 2, non lo è altrettanto il fatto che quanto visto non sia mai stato fatto prima. The Verge nel corso di una sua indagine ha infatti scoperto che lo sviluppatore Ivon Huang era riuscito a sfruttare un Sony Xperia 5 II (dotato di Qualcomm Snapdragon 865 e 8GB di RAM) per ottenere un’immagine dalle stesse caratteristiche. La vera grande differenza la fa però notare lo stesso Huang: nello stesso post dice chiaramente che nel suo caso ci era voluta oltre un’ora di tempo.
È quindi enorme il salto di qualità introdotto da Qualcomm: oltre 240 volte più veloce. Anche nel confronto con Apple, Qualcomm esce vincitrice: lo scorso dicembre l’azienda di Cupertino era infatti riuscita, sfruttando un iPhone 13 e l’app Draw Things, ad ottenere un'immagine 512x512 in circa un minuto.
Insomma, comunque la si guardi i risultati ottenuti sono fortemente incoraggianti: il mondo delle intelligenze artificiali sembra (quasi) pronto per sbarcare sugli smartphone. Vero, la prova di Qualcomm molto probabilmente è stato condotto su un device ad hoc ma in genere questo tipo di “esperimenti” sono l’anticamera della diffusione aperta a tutti (o almeno ai device di alta gamma).