POCO X4 Pro recensione, questione di compromessi

Dopo qualche giorno in compagnia del nuovissimo (e appena presentato) POCO X4 Pro, sono pronto a raccontarvi il resoconto della mia avventura insieme a questo smartphone made by Xiaomi. Si tratterà di un nuovo potenziale best-buy della fascia media in grado di ereditare quanto di buono visto soltanto pochi mesi fa con POCO X3 Pro?

Vi anticipo subito che si tratta di un cambio di paradigma abbastanza importante per la serie, con i canoni di potenza bruta protagonisti della scorsa generazione messi da parte in favore di un'attenzione maggiore a temi come qualità del display e comparto fotografico. Si tratterà però di una scelta vincente o di una scommessa troppo azzardata?

POCO X4 Pro, dove ti ho già visto?

A livello estetico inutile girarci attorno, questo POCO X4 Pro sa di già visto. Se avete seguito la presentazione della nuova gamma Redmi Note 11 (anch'essa sempre di Xiaomi), le somiglianze con quanto appena presentato saranno evidenti e lampanti.

La verità è però che concentrandosi solo sul mondo POCO, le linee appaiono ora per la prima volta molto più aggraziate e moderne, con il nuovo layout delle fotocamere (questo inedito e in parte ispirato al top gamma Xiaomi MI 11 Ultra) protagonista principale di questa corsa "allo stile".

Anche il brand POCO, che da sempre lascia controversie fra gli utenti, è stato implementato in maniera discreta e quasi elegante (senza dubbio in maniera meno invadente che in passato). Da utilizzare è quindi un terminale molto piacevole, seppur ci troviamo davanti a un bel "padellone", con lo spessore limitato e il peso comunque bilanciato come elementi in grado di rendere l'esperienza d'uso già dalle prime ore però sicuramente convincente.

A livello costruttivo non manca poi nulla. Troviamo il doppio speaker stereo, con doppia uscita superiore e inferiore, il sensore per le impronte digitali laterale (che via software può essere attivato sia tramite pressione che solamente tramite sfioramento) e anche il caro e vecchio jack da 3.5mm per le cuffie (elemento sempre più raro ma in grado sempre di strappare approvazione fra gli utenti) insieme al LED ad infrarossi nella cornice superiore. Per quanto riguarda la connettività troviamo inoltre poi uno slot ibrido DualSIM, con l'alternanza fra seconda sim o volendo l'espansione di memoria tramite schedina MicroSD.

Display OLED da far invidia, audio e vibrazione al top

Elemento principale e di spicco di questo POCO X4 Pro è certamente il display. Si tratta di un'unità da 6,7" in risoluzione FullHD+ (con singolo forellino anteriore al centro per la selfie cam), in grado di supportare il refresh rate aumentato a 120Hz, dotato di luminosità di picco massima di addirittura 1200 nit.

Bello, senza tanti giri di parole. La riproduzione dei colori, che può essere tarata anche a proprio piacimento via software come da tradizione Xiaomi, è molto vivida e piacevole, con i neri assoluti garantiti dalla tecnologia stessa del pannello. La risoluzione poi, seppur la diagonale sia molto generosa, è assolutamente più che sufficiente, senza nessun tipo di artefatto per quanto riguarda la riproduzione dei contenuti.

Avere a che fare con un pannello così piacevole porterà poi certamente gli utenti a passare tante ore in riproduzione di contenuti multimediali. In questo verrà incontro un mix di fattori non sempre scontati in questa fascia di prezzo e che sono sicuro renderà velici molti di voi.

Il primo, come accennato poco sopra, è dovuto alla scelta di POCO di introdurre l'audio stereo, per una riproduzione dei suoni ricca e corposa.

Il secondo elemento è rappresentato dal feedback della vibrazione quando si interagisce con determinati elementi dell'interfaccia. Se come me infatti amate avere una risposta forte e decisa dal motorino della vibrazione, questo POCO X4 Pro, seppur ovviamente lontano dai top smartphone in questo aspetto, vi stupirà per la piacevolezza di questo particolare aspetto hardware che ancora tanti produttori purtroppo sottovalutano.

Le novità hardware/software

Come abbiamo detto in fase di apertura di questa recensione, POCO X4 Pro rappresenta sotto certi aspetti un potenziale cambio di paradigma rispetto al passato. Il riferimento va certamente alle novità software ed hardware installate in questo nuovo terminale, in grado di lasciare potenzialmente "scontenti" alcuni utenti fra i più esigenti.

Iniziando col software infatti, ci troviamo da una parte con la positività del nuovo software proprietario Xiaomi MIUI 13, soppesato però con la "vecchia" versione di Android 11.

Se da un lato questa notizia non deve spaventare gli utenti per quanto riguarda le funzioni e le opzioni di personalizzazione (da sempre la MIUI tende a nascondere tante della skin "base" di andorid sostituendola con la propria ideologia di personalizzazione), d'altra parte non si può essere contenti di vedere a fine primo trimestre 2022 uno smartphone lanciato non con la ultima versione disponibile del robottino.

Come dicevamo sopra non vi sono opzioni mancanti in grado d'invalidare l'esperienza utente (anzi, la MIUI anche in questa versione 13 che appare più come una 12.5 bis che non come una vera e propria nuova versione), il problema è rappresentato per lo più dal supporto software futuro, con un major update dei due garantiti che verrà così "giocato in maniera intelligente" da parte di Xiaomi.

Se l'aspetto software potrebbe lasciare quindi con qualche perplessità, il tema hardware e potenza bruta potrebbe continuare a contribuire questo sentimento. Il processore scelto da POCO è infatti il Qualcomm Snapdragon 695 che porta con se in dote ovviamente la connettività 5G e anche un processo costruttivo a 6nm.

A prima vista la conquista del 5G potrebbe presentare un conto da pagare in termini di prestazioni troppo elevato, tanto nei confronti della concorrenza ma anche nei confronti del predecessore diretto di questo POCO X4 Pro (che ricordiamo montava il Qualcomm Snapdragon 860). Una scelta che nel quotidiano non vi nascondo potrebbe provocarvi qualche lag e rallentamento.

Se da un lato le prestazioni quindi non rappresenteranno il suo punto di forza maggiore, l'autonomia e la batteria di questo smartphone vi lasceranno semplicemente a bocca aperta. Sia nei nostri "test di laboratorio" tramite la solita app di riferimento PCMark Work 3.0 Battery (con un risultato di 13 ore e 44 minuti) sia nei "test di vita reale" (con dati addirittura di oltre 8 ore quotidiane di display acceso in connettività dati), POCO X4 Pro può essere considerato tranquillamente un campione di durata.

Non scalda mai, neanche sotto stress intenso e la presenza della ricarica ultra rapida a 67W permetterà ai 5.000mAh di caricarsi in meno di un ora, rappresentando così il mix perfetto per quanto riguarda i temi di batteria e autonomia.

Attenzione però al solito e importantissimo dettaglio sui risparmi energetici. Di default infatti è impostata per ogni applicazione la modalità "bilanciata", che se da un lato garantisce super durata, d'altra parte potrebbe farvi perdere qualche notifica. Come da screen allegato ricordatevi di impostare per le applicazioni che ritenete opportune e per le quali non volete perdere nessun aggiornamento la modalità "nessun restrizione".

Fotocamere come miglioria rispetto alla passata generazione?

Ma se quindi a livello software ed hardware le differenze rispetto al passato non sembrano (o addirittura in alcuni casi non ci sono proprio) così evidenti, dove questo POCO X4 Pro prova ad alzare l'asticella? Come ci suggerisce il retro del terminale, è proprio il comparto camere, e la sua citazione 108MP, a fornirci una pronta risposta al quesito.

La fotocamera principale è la tanto discussa 108MP con apertura f/1.9 vista già in passato in terminali Android, abbinata in questo setup triplo da una lente ultra grandangolare da 8MP con apertura f/2.2 e FOV (un po' ristretto) di 108°, assieme ad una lente macro da 2MP f/2.4. Sul frontale trova spazio invece una 16MP f/2.4  per quanto riguarda le foto e i video selfie.

+3

In condizioni di buona illuminazione gli scatti che si possono ottenere da questo smartphone sono assolutamente piacevoli e ricchi di colore e dettaglio. Questo però solo per quanto riguarda le foto e i video realizzati con la camera principale. Virando sulla ultra grandangolare infatti, per non parlare poi della modestia della 2MP macro, la qualità cala drasticamente con perdita di qualità e pochezza generale degli scatti.

Per quanto sia quindi bello vedere quello che sulla carta è un sensore principale che soltanto pochi mesi fa vedevamo installato in alcuni top di gamma, devo dire che la resa finale rimane della media di questa fascia di prezzo, se non leggermente inferiore per quanto riguarda il complessivo del comparto nella sua totalità, con due lenti su tre che paiono nel quotidiano veramente poco utilizzabili.

In questo sicuramente non aiuta il processore, forse non in grado pienamente di sfruttare al meglio le potenzialità del sensore, non aiutato neanche dai processi MIUI non al top in questa fascia di prezzo per quanto riguarda la gestione fotografica in contesti di scarsa illuminazione.

Prezzi e conclusioni

Come spesso accade in occasione del lancio di prodotti della "galassia" Xiaomi, anche questo POCO X4 Pro vede un prezzo di listino ufficiale subito tagliato in occasione di alcune promo di lancio. Più nello specifico, i prezzi di 299,90 euro per la variante 6GB di RAM e 128GB di memoria utente e i 349,90 euro della variante 8/256GB vengono così "tagliati":

• La versione 6GB +128GB, per 6 giorni su po.co e Amazon, a partire dalle ore 13.00 del 2 marzo, sarà venduto a 269,90 euro
• La versione 8GB +256GB, per 6 giorni su po.co e Amazon, a partire dalle ore 13.00 del 2 marzo, sarà venduto a 319,90 euro

Si tratta di uno smartphone piacevole e tutto sommato gradevole da usare nel quotidiano. Il display è sicuramente l'area più riuscita insieme all'area multimediale per quanto riguarda la vibrazione e l'audio. Sottotono le prestazioni, con il prezzo che anche nella sua versione ridotta lo mette in seria competizione con smartphone in grado di restituire performance migliori (anche rimanendo in casa Xiaomi).

Il comparto fotografico, la grande arma in più di questo device per il marketing POCO, porta con sè in realtà un peso tropppo alto da sostenere con tagli qua e la nella scheda tecnica lato processore che forse incidono troppo nell'esperienza quotidiana. La qualità delle foto è infatti per lo più generalmente modesta, segno che il grande sforzo hardware per indrodurre un sensore così prestazionale non siano seguiti da un supporto dedicato da parte del processore.

Il mio consiglio è di attendere la svalutazione che sicuramente colpirà questo nuovo arrivato della gamma POCO come è stato per i suoi predecessori, con un prezzo che se dovesse avvicinarsi più ai 200 euro che ai 300, vi permetterebbe di portare a casa un dispositivo comunque completo e sfruttabile, dotato di uno dei migliori pannelli in circolazione in questa fascia di prezzo.