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POCO F6 Pro, non c'è partita per gli altri medio gamma! | Recensione

Il POCO F6 Pro ha un prezzo irresistibile e si posiziona un passo avanti ai concorrenti diretti. Gli unici a spaventarlo sono i flagship dello scorso anno.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Presentato ieri durante un evento di lancio tenutosi nella maestosa Dubai, POCO F6 Pro arriva in Italia con un design di fascia superiore, specifiche impressionanti per il prezzo e si posiziona in una fascia di mercato in cui gli avversari fanno fatica a pareggiare l'offerta.

È vero, si tratta di un Redmi K70 rimarchiato, ma ha davvero importanza quando il rapporto qualità/prezzo è così elevato?

La plastica non fa per lui

La prima cosa che salta subito all'occhio prendendo in mano il POCO F6 Pro è la sua qualità costruttiva. Non è come un qualsiasi classico medio gamma degli ultimi anni fatto in plastica, qui troviamo delle cornici in alluminio opaco e una scocca in vetro satinato che ha una finitura simil-marmo, secondo il brand ispirato dalla superficie lunare. Molto resistente alle impronte digitali, salvo la parte lucida che contiene le fotocamere posteriori, è anche molto comodo da utilizzare.

Non è uno smartphone compatto, non fraintendetemi. Con il suo peso che supera i 200g e la diagonale ampia del display, ha delle dimensioni che ricalcano quelle dei top di gamma moderni. Detto questo, la leggera bombatura della scocca posteriore e i bordi piatti facilitano la presa e l'utilizzo. Il vetro a protezione del display è piatto, con solo una leggerissima curvatura ai bordi che facilita l'utilizzo dei gesti per la navigazione.

Bisogna di certo fare un plauso a POCO e a Xiaomi per aver riportato in questa fascia di prezzo dei materiali di questo calibro, negli ultimi anni la maggior parte dei produttori è regredita all'utilizzo della plastica. Non fraintendetemi, sotto una certa fascia di prezzo è più che accettabile, ma sopra i 500 euro gli utenti si potrebbero aspettare di meglio. 

Nei materiali condivisi con la stampa, POCO non fa menzione di una certificazione contro l'ingresso di acqua e polvere. Il Redmi K70 su cui questo è basato, tuttavia, ha una certificazione IP53 e di certo a qualche schizzo anche questo POCO F6 Pro può resistere.

Ottimo il motorino su asse-X dedicato alla vibrazione. Forte e preciso, arricchisce l'esperienza utente e vibra con abbastanza potenza da non far sfuggire alcuna notifica.

Un display che vi farà innamorare

Lo stesso lavoro fatto da Xiaomi lato design è stato fatto anche per quanto riguarda il display. Il marchio ha portato già da qualche tempo i suoi schermi con risoluzione superiore al FullHD nelle fasce di prezzo inferiori e anche in questo caso l'azienda non ci ha deluso.

Il POCO F6 Pro ha un pannello AMOLED da 6,67" con risoluzione QuadHD+ (1440 x 3200 pixel) a 12 bit, ovvero in grado di riprodurre accuratamente oltre 68 miliardi di colori. Non solo, ha una frequenza di aggiornamento variabile fino a 120Hz (non è un LTPO quindi non scende fino a 1Hz) e una luminosità di picco di 4000 nit. Si tratta di un valore raggiungibile solo su una superficie molto piccola, normalmente di attesta attorno ai 700 nit con picchi di 1200 nit HBM (High Brightness Mode).

Questo schermo è davvero piacevole da utilizzare. Alla luce del sole è abbastanza luminoso da non causare mai problemi, mentre al buio diventa abbastanza scuro da non affaticare troppo gli occhi. I colori sono naturali, non esageratamente saturi e molto vicini alla realtà. Certo, ci sono flagship che fanno di meglio per quanto riguarda il range di frequenza di aggiornamento o per l'accuratezza dei colori, tuttavia di certo nessun utente troverà POCO F6 Pro in difetto per quanto riguarda la qualità complessiva del display.

Nella parte bassa è nascosto un lettore di impronte digitali di tipo ottico che è nella media per quanto riguarda accuratezza e velocità. Forse è un po' troppo in basso per i miei gusti personali, ma ci si fa l'abitudine velocemente.

"Guarda mamma, sono un vero flagship!"

A muovere POCO F6 Pro troviamo il miglior chip per smartphone prodotto da Qualcomm lo scorso anno, ovvero lo Snapdragon 8 Gen 2. In questa fascia di prezzo permette a questo F6 Pro di posizionarsi una spanna sopra i suoi competitor diretti e di garantire sempre prestazioni fulminee e affidabili.

Se messo sotto estremo stress si scalda un pochino ma è normale, normalmente la camera di vapore dedicata alla dissipazione fa molto bene il suo lavoro. La memoria RAM è più che sufficiente per qualsiasi tipo di operazione vogliate eseguire e per mantenere attive moltissime app in background. La memoria interna che arriva fino a 1TB farà felici coloro che scaricano molti giochi o che tengono moltissime foto e altrettanti video sempre salvati nel proprio smartphone.

Smartphone Geekbench 6 AnTuTu AiTuTu 3DMark
Single-core Multi-core Wild Life Extreme Wild Life Extreme Stress Test
POCO F6 Pro 1433 5279 1565063 Errore

Errore

Errore

POCO F5 1246 4205 945848 1208210

1965

(11,80 fps)

1970 - 1964

(99,7%)

realme 12 Pro+ 905 2865 662520 269643

801

(4,80 fps)

806 - 804

(99,8%)

Nothing Phone (2a) 1139 2600 690297 86714

1156

(6,93 fps)

1155 - 1151

(99,6%)

Nothing Phone (2) 1743 4589 1040354 3017497

2779

(16,60 fps)

2805 - 1695

(60,4%)

OnePlus Nord 3 5G 1060 3240 917692 1427383

2326

(13,90 fps)

2327 - 1217

(52,3%)

Molto bene il fatto che sia stato mantenuto il supporto al Wi-Fi 7 anche in questa fascia di prezzo, un po' meno piacevole (ma prevedibile) l'assenza di una eSIM. La porta USB nella parte bassa è solo 2.0, quindi non molto veloce per la copia di file da e verso PC o memorie esterne.

Gli speaker stereo sono ok, hanno un suono abbastanza ricco e un volume discreto, ma nulla di eccezionale. Sono in linea, forse solo a malapena migliori, di quelli provati su altri prodotti in questa fascia di prezzo.

La batteria da 5000mAh è capiente quanto basta per portare a termine la giornata, ma il chip da flagship comporta consumi maggiori sotto stress rispetto ad altri medio gamma, tenetelo a mente. Non è una cosa negativa, lo smartphone è molto più veloce e capace della maggior parte dei suoi competitor, quindi un consumo maggiore è comprensibile e prevedibile.

Impressionante, invece, trovare il supporto alla ricarica rapida a 120W che permette a POCO F6 Pro di passare dallo 0% al 100% in appena 19 minuti. Non c'è la ricarica wireless. Possiamo dire che si tratta di un compromesso accettabile quando l'autonomia è comunque buona e la ricarica velocissima, ma siccome il modello precedente disponeva della ricarica induttiva qui è stato fatto un passo indietro.

Android 14 arriva personalizzato con la skin HyperOS a sua volta derivata in salsa POCO. Cosa significa? Che sono presenti la maggior parte delle funzionalità che troviamo sugli altri smartphone Xiaomi ma si ha a disposizione il launcher di POCO (leggermente diverso da quello usato dalla casa madre) e si deve combattere con un bel po' di bloatware.

Al primo avvio troviamo preinstallate davvero moltissime applicazioni, quasi mai utili. Per fortuna si possono eliminare, però è una scocciatura di cui faremmo volentieri a meno.

Dov'è la "fregatura"?

Molti di voi si staranno chiedendo: "Ma se questo POCO F6 Pro è così buono, perché costa così tanto meno di un top di gamma?". Presto detto.

Oltre al risparmio già accennato sull'utilizzo di chip dello scorso anno e sul ripiego su un display che seppur ottimo non ha le stesse qualità dei migliori sul mercato, POCO ha deciso di sacrificare le fotocamere. Una storia già vista? Una storia già vista.

Il sistema di fotocamere del POCO F6 Pro comprende una fotocamera principale con sensore OmniVision Light Fusion 800 da 50MP stabilizzato otticamente (OIS) e accompagnato da una lente dall'apertura f/1.6, una fotocamera secondaria grandangolare da 8MP e un ultimo sensore macro da 2MP. Nel foro al centro del display troviamo infine una fotocamera da 16MP dedicata ai selfie.

Non è un prodotto completo come un flagship, però per contenere il prezzo da qualche parte bisogna scendere a compromessi, e POCO ha trovato un'ottimo equilibrio.

L'azienda si rivolge agli utenti attenti al budget che vogliono prestazioni massime e propone loro un pacchetto più che soddisfacente. La fotocamera principale è molto buona anche al buio, la fotocamera grandangolare è utile (anche se più di giorno che di notte) e la fotocamera frontale più che buona per qualche scatto per i social e i selfie con gli amici.

Un flagship di ieri o un POCO di oggi?

POCO F6 Pro ha quindi un rapporto qualità/prezzo davvero elevato e, grazie alle offerte early bird che lo vedono scendere sotto l'asticella dei 500 euro, è davvero impossibile trovare uno smartphone nuovo che gli tenga testa.

Gli unici che potrebbero presentarsi come alternative valide sono i flagship degli anni passati ormai scesi di prezzo e decisamente più accessibili. Spendendo un po' di più ci si può portare a casa un Galaxy S23 o un OnePlus 11. Guardando ai modelli recenti, sempre aumentando leggermente il budget di spesa, ci sono i Pixel 8/8A e l'ottimo OnePlus 12R, tutti o quasi che offrono un supporto software migliore e delle fotocamere più complete e capaci.

Se però non si vuole superare i 500 euro o se si è disposti ad aspettare ulteriori promozioni e sconti, POCO F6 Pro rappresenta una scelta ottimale. Si tratta di un prodotto che ci è piaciuto particolarmente e che siamo tranquilli nel raccomandare.

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Costruito in maniera solida

  • Materiali di alta qualità e bel design

  • Display risoluto, reattivo e luminoso

  • Veloce e scattante

  • Tanta memoria

  • Ricarica fulminea

  • Fotocamera principale di buona qualità

Contro

  • Fotocamere secondarie appena sufficienti

  • Certificazione IP che potrebbe essere migliore

  • Troppo bloatware (che però si può eliminare)

Commento

Se siete alla ricerca di uno smartphone bello, ben costruito ma soprattutto performante, non cercate oltre. POCO F6 Pro si presenta come un combattente formidabile in una fascia di prezzo in cui i competitor non riescono a fare di meglio. Certo, rispetto a un flagship le fotocamere sono ancora un passo indietro, ma per molti questo potrebbe non essere fondamentale.

Informazioni sul prodotto

Immagine di POCO F6 Pro
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