Un ex ingegnere del software e designer di Apple ha svelato su Twitter come mai utilizzare gli schermi touch è più difficile quando si regge gli smartphone al contrario.
Sembra controintuitivo, tuttavia una caratteristica software che migliora l'esperienza utente quando si utilizza lo smartphone normalmente rende più difficile operare i touchscreen sottosopra. Ecco spiegato il perché.
Ken Kocienda, attualmente product architect presso Humane, è stato per ben 15 anni un ingegnere software e designer per Apple ed ha lavorato allo sviluppo del primo iPhone arrivato sul mercato nel lontano 2007. Principalmente Kocienda ha lavorato alla realizzazione del correttore automatico per la tastiera dello smartphone Apple, tuttavia conosce molto bene alcune delle sfide il team di ingegneri del brand ha dovuto superare per rendere l'iPhone funzionale con l'hardware a disposizione.
Recentemente, in risposta ad una domanda che gli è stata fatta da un utente del social, l'ingegnere ha postato su Twitter alcune curiosità legale al primo smartphone dell'azienda di Cupertino. Tra questi curiosi aneddoti, per esempio, si parla del motivo per cui le applicazioni venivano chiuse in background nei primi modelli di iPhone e di alcuni "segreti" riguardanti la tastiera virtuale.
Ad attirare la nostra attenzione è stato però l'ultimo post di Kocienda in tale thread. Nel tweet che potete leggere più in basso viene spiegato il motivo per cui è generalmente più complicato utilizzare lo smartphone sottosopra.
Vi sarà sicuramente capitato almeno in qualche occasione di dover toccare uno smartphone posizionato a 180° rispetto alla vostra posizione, magari per aiutare un amico/parente con il proprio dispositivo oppure per digitare qualcosa sul telefono di un interlocutore seduto di fronte a voi. Sono casi d'uso abbastanza particolari ma se avete mai provato ad eseguire una ricerca o ad organizzare un viaggio in compagnia, potreste aver notato che quando operate uno smartphone al contrario è più facile sbagliare la mira toccando su un display.
Beh, c'è una buona ragione per questo, il software è calibrato per questo esatto motivo!
Ok, fatemi spiegare: ovviamente gli ingegneri software delle grandi aziende non ci stanno prendendo in giro da 15 anni e di certo non stanno volutamente rendendo difficile l'uso degli smartphone per qualche oscuro motivo. La spiegazione è molto più semplice.
Quando si utilizza lo smartphone normalmente, poggiando il polpastrello sul display, si ha una percezione diversa del punto che si sta toccando con il dito rispetto alla reale posizione del tocco. Per ovviare a questo problema, generalmente nei software che gestiscono i display touch degli smartphone è impostata una piccola differenza in verticale tra il punto realmente toccato e quello percepito dal software come input.
Quando si utilizza uno smartphone sottosopra questa differenza invece che attenuare l'errata percezione del tocco la accentua ancora di più, dandoci l'impressione di essere molto meno precisi con le nostre dita.
Potete provare anche voi posizionando lo smartphone sul tavolo davanti a voi ruotato di 180° e provando a digitare lunghe frasi sulla tastiera. La memoria muscolare vi farà poggiare il dito sull'area dedicata ai tasti come siete sempre abituati a fare, il software che gestisce il tocco pensando di aiutarvi vi renderà la digitazione decisamente più complicata.
The curvature of your fingers makes you think you’re touching higher up the the screen than you are. So, touches are warped to account for this. That’s why—to this day—it’s hard to target taps when you hold your phone upside down. pic.twitter.com/xl8YaxvKKu
— Ken Kocienda (@kocienda) June 19, 2022