Oppo Enco X2, musica in alta definizione e chiamate telefoniche | Test e Recensione
Oppo ha presentato Enco X2, auricolari wireless dotati di cancellazione attiva del rumore, ponendo particolare attenzione alla qualità audio.
Advertisement
a cura di Andrea Ferrario
Editor in Chief
In sintesi
Oppo ha presentato Enco X2, auricolari wireless dotati di cancellazione attiva del rumore, ponendo particolare attenzione alla qualità audio.
Non è finita qui, si parla di ANC a frequenza ultra larga, che secondo l’azienda può annullare fino a frequenze di 4000Hz, e di sensori in grado di catturare la voce sfruttando la conduzione ossea.
Insomma, il menù è ricco, ora vedremo fino a dove Oppo mantiene queste promesse.
Come sono fatti
Enco X2 non portano novità sotto il profilo del design, ormai la maggior parte dei marchi offre linee estetiche molto simili con solo piccole differenze nei dettagli. Ciò non deve essere visto come un male, dopotutto se un design funziona è giusto utilizzarlo. La custodia a ovetto ha grandi dimensioni, ingombro che accomuna i modelli con ANC che devono avere una forma in grado di occludere meglio il condotto uditivo nonché ospitare più elettronica. Nella parte inferiore una porta USB Tipo-C permette di ricaricare la batteria interna. La custodia è compatibile con ricarica wireless.
Certificati IP54, i due auricolari in-ear sono dotati di sensori di prossimità che permettono di capire quando sono indossati o rimossi dalle orecchie, così da attivare o disattivare la riproduzione musicale. Non è presente una superficie touch in cima, bensì dovrete premere lo stelo dell’auricolare o anche fare un movimento verticale per regolare il volume.
All’interno della confezione sono presenti tre cuffiette di differenti dimensioni, di cui una già installata (quella media). Credo che Oppo, e in generale molti altri produttori, debbano iniziare a porre un po’ più di attenzione alla quantità, qualità e materiali delle cuffiette di serie, soprattutto per prodotti del genere con cancellazione attiva del rumore e che puntano alla qualità del suono. Se una cuffietta non si adatta perfettamente alle orecchie le prestazioni dell’ANC né risentirà, così come la qualità generale dall’audio. Nel mio caso, ad esempio, l’auricolare destro non riusciva a chiudere il condotto uditivo quanto quello sinistro.
Comandi touch, quasi tutto bene
Oppo ha scelto di implementare i comandi sullo stelo degli auricolari, o meglio all’interno è stato posizionato un sensore di pressione, il quale dovrà essere premuto tra due dita per inviare gli input. Oltre al sensore interno c’è anche una superficie sensibile al tocco che permette di alzare e abbassare il volume con un movimento verso l’alto o il basso. La scelta del sensore di pressione non è la più utilizzata, anche se è presente, ad esempio, sugli AirPods Pro.
Se da un lato questa scelta permette di evitare di premere gli auricolari nelle orecchie ogni qualvolta volete inviare in input, d’altro canto è necessario premere lo stelo nella parte più vicina all’orecchio, non risultando comodo, almeno nel mio caso. Anche in questo caso dipende dalla forma delle vostre orecchie, per alcuni di voi sarà più semplice usare questo metodo di input, per altri sarà più difficile.
Qualità audio e chiamate telefoniche
La qualità audio è un altro punto su cui Oppo si concentra particolarmente, basta dare un’occhiata al sito web per vedere quanta porzione della pagina racconta le peculiarità audio delle Enco X2 e la collaborazione con Dynaudio. Si può trovare anche il “Golden Sound”, ovvero un’ottimizzazione della resa acustica basata sull’analisi personale, una procedura in cui vengono fatte ascoltare delle frequenze e ci viene chiesto se le sentiamo o meno, cercando poi di gestire la riproduzione audio con un’equalizzazione che va a sopperire a mancanze del nostro orecchio.
Oltre al codec LHDC è anche supportato LDAC (con aggiornamento firmware automatico), oltre a AAC e SBC. Un driver dinamico da 11mm e un driver a membrana bilanciato da 6mm si occupano della riproduzione audio. Oppo parla di un range dai 20 ai 40 kHz, e anche in questo caso siamo davanti a una campagna marketing aggressiva che lascia un po’ il tempo che trova, considerando che, anche se questi auricolari fossero in grado di riprodurre una frequenza fino ai 40kHz, non servirebbe a molto dato che l’orecchio umano è in grado di arrivare ai 20kHz, e spesso la frequenza reale percepita è ancora più bassa.
Insomma, numeri a parte, posso comunque dire che la resa audio di questi auricolari è molto buona, eccellente se confrontata con altri prodotti consumer di questa fascia di prezzo. La risposta è abbastanza lineare, i bassi sono ben presenti e non compromettono la resa delle frequenze medie e alte. Le voci si distinguono bene, la dinamica è buona, sono auricolari abbastanza precisi. Tutto questo giudizio è ovviamente pesato sulla tipologia di prodotto e fascia di prezzo. Insomma, promossi sotto il profilo della qualità audio.
I tre microfoni, oltre per l’algoritmo ANC, permettono anche di catturare molto bene la nostra voce, grazie anche al sensore che usa la conduzione ossea per identificare il parlato. Inoltre è possibile andare anche a limitare il rumore di fondo. Insomma, buone anche le chiamate telefoniche, ottime nei casi peggiori, ad esempio quando farete una chiamata all’esterno con vento o su un mezzo pubblico con un rumore di fondo invadente.
Qualità ANC
La qualità dell’ANC è nella media. Forse Oppo ha un po’ esagerato nella comunicazione, poiché questi auricolari riescono a eliminare le frequenze più basse, così come la maggior parte dei concorrenti. Si comportano bene con rumori omogenei come quelli di un condizionatore, un aereo o un treno, ma non sono in grado di aggredire in maniera efficace altre fonti di rumore, come voci e frequenza più alte. Siamo ben lontani dalle promesse, assolutamente non sono in grado di cancellare frequenze alte e nemmeno medie, i 4000Hz indicati da Oppo sono irrealistici. Ho provato tutte le varie modalità, anche le ottimizzazioni proposte, ho anche tenuto gli auricolari ben inseriti nelle orecchie per ottenere il massimo isolamento passivo, e anche dopo queste prove posso confermare la valutazione.
Comoda, in ogni caso, la possibilità di cambiare il livello d’intervento dell’ANC e anche di selezionare una modalità automatica che cambia l’ANC in base all’ambiente e la rumorosità percepita. Non manca una modalità di trasparenza che non altera le voci e le mantiene naturali.
Applicazione: tanto controllo
L’applicazione “HeyMelody” è fatta bene, è chiara, semplice da usare e intuitiva. Mostra lo stato di carica degli auricolari, le modalità di cancellazione del rumore, la possibilità di cambiare l’equalizzazione - anche se manca un’equalizzatore manuale -, la possibilità di abilitare e disabilitare la modalità “dual connection” che permette di tenere collegati due dispositivi Bluetooth (anche se non mi è chiaro perché inserire la possibilità di disabilitare questa funzione). Inoltre i comandi di pressione sono personalizzabili per il singolo auricolare.
Autonomia
L’autonomia sulla singola carica, con ANC attivo, è di circa 5 ore, risultato che sale a circa 8/9 ore senza ANC. La custodia può ricaricare gli auricolari per circa tre volte completamente, quadruplicando quindi questi numeri. È un risultato nella media.
Non manca la ricarica rapida che in 5 minuti permette di ottenere un’autonomia di 1/2 ore in riproduzione (con e senza ANC).
Verdetto
Il marchio ha esagerato nella presentazione di Enco X2, ma se non guardate il sito web e non vi create delle aspettative troppo alte, allora non rimarrete delusi. A volte le campagne di comunicazione sono troppo aggressive e alzano notevolmente le aspettative, lasciando poi con un po’ di amaro in bocca quando si acquista il prodotto. Oppo, non esagerare, nessun auricolare attuale è in grado di eliminare frequenze fino ai 4000Hz…
Ricapitoliamo quindi tutti i pregi e i difetti delle Enco X2. Iniziamo con le buone notizie. La qualità audio è ottima, questi auricolari se la possono vedere con i modelli top di gamma, offrono compatibilità con codec ad alta definizione e la resa acustica è ottima. Lo stesso vale se fate molte chiamate telefoniche, i microfoni funzionano bene così come gli algoritmi per la riduzione del rumore di fondo.
L’ANC è invece nella media, se la cancellazione attiva del rumore è la vostra prerogativa, ci sono modelli che sono in grado di fare di meglio, come i Sony WF-1000XM4. Anche l’autonomia è nella media.
Non c’è qualcosa che non abbia gradito di questi auricolari, forse i comandi a pressione non mi fanno impazzire e non credo che questo sia il design migliore se si vuole ottenere il massimo in termini di ANC e qualità audio. Tuttavia, per un paio di auricolari che si devono togliere e mettere più volte al giorno, il design è la giusta via di mezzo.
Potete trovarli a un prezzo che si aggira intorno ai 200 euro. Comprateli se vi piace ascoltare musica in alta definizione e se fate tante chiamate telefoniche, cercate altro se invece per voi la cosa più importante è l’ANC.
Voto Recensione di Oppo Enco X2
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
-
Qualità audio
-
Supporto codec ad alta definizione
-
Ottimi per le chiamate telefoniche
-
Applicazione
Contro
-
Il design non li renderà perfetti per tutte le orecchie
Commento
Oppo Enco X2 si presentano con un'ottima qualità audio, ed offrono una compatibilità con codec ad alta definizione acustica; sono molto validi per eseguire chiamate telefoniche e l'applicazione è un valore aggiunto. Sottotono solamente il design, il quale non le rende perfettamente adattabili ad ogni tipologia di orecchio.
Informazioni sul prodotto
Oppo Enco X2