La giornata della terra che si celebra il 22 aprile è un'occasione importante per sensibilizzare le persone sull'importanza di proteggere il nostro pianeta che ogni anno perde preziose risorse non rinnovabili.
Il tema di quest'anno è "invest in Our Planet" ed è in linea con l'investimento a lungo termine di Oppo, mirato allo sviluppo sostenibile. In linea con la sua missione “Technology for Mankind, Kindness for the World” , Oppo si impegna a raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050 in tutte le sue attività produttive.
L'IDC Oppo AndesBrain (Bimhaiwan Bay) è il primo centro dati costruito da Oppo che rappresenta la dedizione dell'azienda all'integrazione di infrastrutture e innovazioni aziendali atte a ridurre le emissioni di carbonio, facendo un investimento a lungo termine per preservare il nostro pianeta.
Nell'era digitale in cui viviamo la domanda di archiviazione dati, intelligenza artificiale e calcolo ad alte prestazioni e costantemente in crescita. L'IDC Oppo AndesBrain entrato in funzione alla fine del 2022 è il centro di Oppo per la sicurezza dei dati, l'informatica e l'innovazione degli algoritmi. Al fine di ridurre le emissioni, il centro si affida al 100% a fonti di energia rinnovabili. Dal 2022 il centro ha utilizzato 6,176 gigawatt/ora di energie esclusivamente rinnovabili, pari ad una riduzione delle emissioni di 3.600 tonnellate di CO2.
Inoltre, grazie al sistema di raccolta dell'acqua piovana per la circolazione del raffreddamento applicato nel datacenter, la struttura risparmia circa 30.000 tonnellate di acqua all'anno.
A favorire la riduzione delle emissioni e del consumo di acqua contribuisce l'uso della tecnologia di raffreddamento a immersione per migliorare l'efficienza energetica. Tale tecnologia viene applicata anche per i cluster di server GPU.
Attualmente le stime effettuate hanno rilevato un consumo dell'energia elettrica totale del mondo da parte dei datacenter, pari al 3%. Tra le cause principali di tale consumo vi sono i sistemi di raffreddamento di tipo meccanico ai quali si affidano le principali aziende (ventole e condizionatori d'aria che emettono grandi quantità di CO2).
La tecnologia ad immersione per i cluster di server GPU rappresenta quindi una soluzione innovativa in grado di migliorare l'efficienza e ridurre le emissioni di CO2. Questa tecnologia consiste nell'immergere i server in un liquido non conduttivo che elimina il calore generato durante il funzionamento delle macchine. Il liquido riscaldato viene raffreddato tramite un sistema di ricircolo in maniera tale da essere sempre nelle migliori condizioni per permettere il raffreddamento delle componenti con cui entra in contatto.
Il calore recuperato viene quindi utilizzato per riscaldare altre aree della struttura come il dormitorio, oppure per riscaldare la fornitura di acqua calda dell'edificio. L'adozione di questa nuova tecnologia porta a un miglioramento del 45% dell'efficienza energetica e a un'efficienza di utilizzo dell'energia (PUE) dei data center leader del settore, pari a 1,15.
Che dire, un risultato davvero sorprendente, grazie a soluzioni che speriamo vengano adottate quanto prima dalle principali aziende del settore, non ancora in linea con le nuove politiche di risparmio energetico istituite per la salvaguardia del pianeta.