L'ecosistema digitale potrebbe presto accogliere un nuovo protagonista nel panorama dei social network. Secondo quanto riportato da The Verge, OpenAI starebbe sviluppando un social network che ricorda per certi versi X (ex Twitter). Il progetto, ancora in fase prototipale, integrerebbe un feed con lo strumento di generazione immagini di ChatGPT, segnando un potenziale ingresso dell'azienda di intelligenza artificiale in un territorio finora dominato da altri colossi tecnologici.
Attualmente non è chiaro se questa nuova piattaforma verrà lanciata come applicazione indipendente o se sarà integrata direttamente nell'app di ChatGPT, come suggerisce il prototipo interno. Ciò che emerge con certezza è l'interesse personale di Sam Altman, CEO di OpenAI, che starebbe già raccogliendo feedback sul progetto da persone esterne all'azienda, segnalando un impegno concreto verso questa direzione.
La strategia dietro questa mossa appare multidimensionale. Da un lato, una piattaforma permetterebbe a OpenAI di raccogliere dati in tempo reale dagli utenti per affinare i propri modelli di intelligenza artificiale. Dall'altro, rappresenterebbe un'importante diversificazione del business per l'azienda, finora concentrata principalmente sullo sviluppo di tecnologie AI conversazionali e generative.
Il possibile lancio di questa piattaforma si inserisce in un contesto di crescente rivalità tra OpenAI ed Elon Musk, attuale proprietario di X. Le tensioni tra Altman e il miliardario sudafricano hanno radici profonde e si sono intensificate negli ultimi mesi. Un episodio emblematico di questo scontro è stata la recente offerta provocatoria di Altman di "comprare Twitter" per 9,7 miliardi di dollari - una cifra quattro volte inferiore a quanto pagato da Musk e con l'uso deliberato del vecchio nome "Twitter" anziché "X".
La contrapposizione ha assunto toni legali quando OpenAI ha risposto alla causa intentata da Musk con una controquerela. L'azienda ha accusato il miliardario di orchestrare attacchi mediatici e campagne diffamatorie contro OpenAI sulla piattaforma X, oltre a muovere "rivendicazioni legali vessatorie" e presentare "offerte fittizie per gli asset di OpenAI".
In un'escalation del conflitto, OpenAI ha reso pubblica una email risalente al periodo in cui Musk collaborava con l'azienda, nella quale il miliardario proponeva una fusione con Tesla. La divulgazione di comunicazioni private ha rappresentato una mossa inusuale ma significativa nella strategia difensiva di OpenAI, che ha inoltre affermato che Musk era presente durante le discussioni sulla trasformazione dell'organizzazione in un'entità a scopo di lucro.
Secondo le dichiarazioni di Altman e del suo team, Musk avrebbe addirittura proposto di ottenere la maggioranza delle quote azionarie, il controllo del consiglio di amministrazione e la posizione di CEO. Questi dettagli gettano nuova luce sulla separazione avvenuta nel 2018, quando Musk lasciò OpenAI per fondare successivamente xAI, che in una controversa operazione corporativa ha recentemente acquisito la piattaforma X.
Al di là delle dispute personali, il potenziale ingresso di OpenAI nel settore dei social media rappresenta un'interessante evoluzione dell'ecosistema digitale. Se il progetto dovesse concretizzarsi, assisteremmo all'incontro tra le tecnologie di intelligenza artificiale più avanzate e i meccanismi di interazione sociale tipici delle piattaforme di condivisione, con implicazioni significative per il futuro della comunicazione digitale e dell'intelligenza artificiale applicata.