OnePlus Buds sono i primi auricolari true wireless dell'azienda cinese. Mi hanno complessivamente convinto, nonostante il mercato sia ormai saturo di questa tipologia di prodotti. Il punto cruciale è proprio questo: per poter spiccare in questo particolare segmento occorre oggi riuscire a offrire qualcosa in più rispetto ai tanti concorrenti, magari a livello qualitativo o di prezzo. Ed è proprio su questo secondo aspetto che il brand spera di battere i competitor.
Costano infatti 89 euro e si scontrano direttamente con prodotti come i FreeBuds 3i di Huawei o gli Oppo Enco W31. Il loro punto di forza è senza dubbio la facilità di utilizzo, con un approccio mutuato dalle AirPods di Apple. Basta semplicemente aprire la custodia dei OnePlus Buds ed eccoli collegati allo smartphone e pronti per l'utilizzo. Sembra una cosa scontata nel mondo degli auricolari true wireless, ma nel tempo abbiamo imparato che non è così. Di contro la qualità audio è buona ma migliorabile, anche se in compenso funzionano molto bene in chiamata. Non voglio però anticiparvi altro.
Costruzione e indossabilità
La forma ricorda un po' gli AirPods di Apple. I padiglioni leggermente più allungati però riescono ad aderire meglio alle mie orecchie rispetto agli auricolari dell'azienda di Cupertino. La comodità nell'indossarli è però un aspetto troppo soggettivo, l'ideale con questo genere di prodotti sarebbe provarli prima di acquistarli. Posso dirvi però di aver trovato i OnePlus Buds confortevoli, non li ho mai persi anche a seguito di movimenti bruschi del capo e non mi hanno provocato fastidio anche dopo ore di utilizzo.
Sono realizzati totalmente in plastica lucida e restituiscono una buona sensazione di solidità. Bella al tatto la finitura satinata della custodia, un piccolo ovetto comodo da trasportare. Ho apprezzato questa colorazione Nord Blue così sgargiante, in quanto conferisce un tocco di riconoscibilità che non gusta mai. Trattandosi però di dispositivi da indossare quotidianamente, OnePlus ha realizzato anche due varianti cromatiche più "classiche" chiamate White e Grey.
Gli auricolari hanno inoltre la certificazione IPX4, per cui nessun problema con il sudore e le gocce di pioggia. Per poter effettuare il primo pairing basta tenere premuto il piccolo pulsantino sul retro della custodia fino a quando il LED sulla parte frontale non lampeggia. A questo punto verranno viste dal Bluetooth del vostro smartphone (o computer, o tablet) e potrete accoppiarli con la solita procedura. Tutto molto semplice insomma.
Qualità audio e software
Veniamo però al dunque: come "suonano" questi OnePlus Buds? Bene, ma non fanno gridare al miracolo. È piacevole ascoltare la musica con questi auricolari, ma tutto è rapportato al prezzo di 89 euro: mancano le tonalità basse e al massimo volume si percepisce la perdita delle tonalità alte. Considerando la compatibilità con lo standard Dolby Atmos, la presenza della tecnologia Bass Boost e i driver dinamici da 13,4 mm, mi sarei aspettato qualcosina di più da questo punto di vista.
Nonostante però non siano auricolari in-ear, riescono a offrire un isolamento passivo dai rumori esterni sorprendentemente buono (non c'è la cancellazione attiva). Funzionano molto bene in chiamata (e questo non è scontato nel mondo dei true wireless) anche grazie al lavoro dei tre microfoni attivi integrati che, catturano la voce ed intervengono sulle frequenze ambientali circostanti per attutire il disturbo. Da questo punto di vista, i OnePlus Buds mi hanno stupito in positivo.
I comandi touch consentono di stoppare la traccia musicale, di passare a quella successiva e di richiamare l'assistente vocale, ma non di regolare il volume purtroppo. Collegandoli a uno smartphone OnePlus, si ha accesso a un'interfaccia grafica molto curata per poter controllare tutte le impostazioni degli auricolari, incluso lo stato di carica. C'è anche la possibilità di farli squillare nel caso non si riescano a trovare, a patto però che siano ancora nel raggio di azione del Bluetooth.
Comodo lo specchietto che rimane fisso nella tendina delle notifiche dello smartphone e che consente di tenere costantemente sotto controllo l'autonomia. Non è chiaro se queste funzionalità verranno estese anche a tutti gli altri smartphone attraverso un'applicazione, anche perché abbiamo provato ad accoppiarli a un Sony Xperia 1 II e, ad esempio, il comando per farli squillare non è apparso. Attendiamo indicazioni ufficiali da parte dell'azienda in tal senso.
Buona l'autonomia. Ogni auricolare ha a disposizione una batteria da 35 mAh, con la quale sono riuscito a coprire circa poco più di 6 ore di utilizzo continuo. La custodia in dotazione è in grado di ricaricarli per circa 4 volte ma, grazie alla porta USB-C e alla compatibilità con lo standard di ricarica rapida Warp Charge di OnePlus, basta caricarli con il caricabatterie a muro per 10 minuti per poterli poi utilizzare per quasi 2 ore. Una grande comodità che richiede però un caricabatterie apposito come quello incluso in confezione con gli smartphone dell'azienda.
Conclusioni: chi dovrebbe acquistarli?
Ritengo i OnePlus Buds un ottimo acquisto per chi possiede uno smartphone del brand ed è alla ricerca di un paio di auricolari true wireless. In generale comunque, il prezzo di partenza di 89 euro li rende oggettivamente competitivi anche rispetto ai diretti concorrenti. L'azienda ha nuovamente dimostrato di essere la maestra della filosofia del rapporto qualità/prezzo, spegnendo un po' le critiche per l'innalzamento dei prezzi verificatosi con i OnePlus 8 e 8 Pro.
Questi OnePlus Buds, unitamente al nuovo OnePlus Nord, rimarcano l'identità del brand, che adesso è chiamato al salto di qualità definitivo in termini di volumi di vendita anche in Europa, Italia inclusa.