OnePlus 8 Pro recensione: un top di gamma senza compromessi, peccato per il prezzo

Recensione OnePlus 8 Pro, smartphone top di gamma Android che arriva in Italia a partire da 919 euro.

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a cura di Saverio Alloggio

OnePlus 8 Pro è un po' lo smartphone della definitiva maturità per l'azienda cinese. Lo scorso anno, con il OnePlus 7 Pro, per la prima volta è riuscita realmente a giocarsela alla pari - da un punto di vista tecnico - con i big del settore. Questa volta si è spinta oltre, compiendo un ulteriore step evolutivo a livello hardware e, soprattutto, innalzando i prezzi più o meno al livello dei diretti concorrenti. Una scelta che farà certamente discutere, ma che non sminuisce l'assoluto valore di questo prodotto che, in tanti ambiti, tocca punte d'eccellenza.

Display, prestazioni, autonomia, parte software. Tutti aspetti che brillano nel OnePlus 8 Pro che, dal mio punto di vista, è ancora un passettino indietro ai vari Huawei P40 Pro e Galaxy S20 Ultra 5G per quanto riguarda il comparto fotografico, comunque di alto livello. Certo, non sarà facile giustificare i 919 euro richiesti di listino (la versione da 12 Gigabyte di RAM tocca i 1.019 euro), soprattutto nei confronti della community dei fan, abituata a ben altre cifre. Non siamo più di fronte però a una startup dalle belle speranze, bensì a una realtà consolidata in grado letteralmente di dominare alcuni mercati (come accade in India, ad esempio). La differenza rispetto al passato sta tutta qui.

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Display al top, ergonomia da rivedere

Con i moderni smartphone, il legame tra schermo ed ergonomia si è fatto sempre più stretto, e OnePlus 8 Pro non fa eccezione. La diagonale da 6,78 pollici del pannello, unitamente ai bordi curvi e all'utilizzo del vetro per la scocca, lo rendono scivoloso e impossibile da utilizzare con una sola mano. In più, la back cover ha una finitura specchiata (almeno nella colorazione Onyx Black, che vedete ritratta nelle immagini), che trattiene molto le impronte. Da questo punto di vista, ho apprezzato molto di più la finitura satinata del 7 Pro, ma anche del OnePlus 8 standard.

Fortunatamente però, OnePlus è riuscita tutto sommato a contenere il peso, che si attesta sui 199 grammi. Sono comunque tanti, ma comunque meno del P4o Pro (206 grammi) e del Galaxy S20 Ultra (222 grammi). In più, lo spessore di 8,5 mm aiuta ulteriormente a distribuire il peso che, sinceramente, non ho avvertito più di tanto impugnando lo smartphone. A livello costruttivo l'azienda cinese aveva comunque già raggiunto standard molto elevati, che sono stati confermati. Probabilmente la vera novità è rappresentata dalla presenza, finalmente, della certificazione di impermeabilità IP68.

Poco da dire sul display. È un pannello Fluid AMOLED con risoluzione di 3.168 x 1.440 pixel, con una resa meravigliosa. Praticamente infiniti gli angoli di visuale, la luminosità di picco tocca i 1.300 nit, c'è il supporto allo standard HDR 10+. La continuità dello schermo è poi interrotta solo dal foro di appena 4 mm (un piccolo capolavoro costruttivo), in cui è stata incastonata la fotocamera anteriore. In più, il refresh rate è dinamico, può arrivare a 120 Hz quando ha senso farlo (videogiochi, contenuti multimediali) e scendere fino ai 60 Hz per risparmiare batteria. Avrei solo gradito una minore riflettanza del vetro, che crea qualche problema di visibilità all'aperto nelle giornate particolarmente assolate.

Prestazioni, un nuovo punto di riferimento

OnePlus ci ha ben abituati per quanto riguarda le prestazioni. Lo scorso anno il 7 Pro, nella versione da 12 Gigabyte di RAM, ha di fatto riscritto gli standard del settore da questo punto di vista. Il nuovo modello non è da meno e, nonostante la nostra variante sia quella da 8 Gigabyte di RAM, le performance ci hanno convinto appieno: tutto scorre in maniera estremamente fluida, anche quando lo smartphone viene messo particolarmente sotto stress, magari con i videogiochi. Ottima anche la dissipazione del calore, che praticamente non si percepisce dalla scocca.

Tutto questo è merito anche del solito eccellente lavoro software compiuto dall'azienda cinese. A bordo c'è Android 10, personalizzato con la OxygenOS 10.5, interfaccia che si conferma come una delle migliori del panorama del robottino verde, assieme alla MIUI di Xiaomi e all OneUI di Samsung. L'approccio di OnePlus, come sempre, è quello di mantenere l'esperienza utente quanto più vicina a quella stock di Google, con una serie di personalizzazioni mai invadenti ed estremamente funzionali.

Ottime notizie anche lato autonomia. OnePlus 8 Pro può infatti contare su una batteria da ben 4.510 mAh che, con il mio utilizzo (misto tra LTE e Wi-Fi, 2 account mail in push, centinaia di notifiche dai social ed app di messaggistica istantanea, oltre 2 ore di telefonate), mi ha permesso di coprire serenamente la giornata (circa 18 ore lontano dalla presa elettrica) - a fronte di 5 ore di schermo accesso. Un buon risultato, decisamente superiore a quello del 7 Pro.

In più c’è la ricarica rapida Warp Charge – con caricabatterie apposito incluso in confezione, da 0 a 50% in 23 minuti – e, ovviamente, non manca la ricarica rapida wireless. Decisamente completa la connettività: Bluetooth 5.1, Wi-Fi 6 ax dual-band, porta USB-C, NFC, supporto 5G, GPS A-GLONASS BDS Galileo. Manca purtroppo il jack audio e, come da tradizione OnePlus, non è possibile espandere la memoria interna (che parte comunque da 128 Gigabyte). Presente il supporto Dual-SIM.

Fotocamera, c'è ancora da lavorare in notturna

OnePlus 8 Pro può contare su una configurazione fotografica molto particolare. Sul retro infatti ci sono quattro sensori: principale da 48 Megapixel Sony IMX689 (f/1.78, OIS+EIS); teleobiettivo da 8 Megapixel (f/2.44, OIS e zoom ottico 3X); grandangolare da 48 Megapixel (f/2.2, 119.7°); color filter camera da 5 Megapixel (f/2.4). Tecnicamente poco da dire, siamo di fronte a ciò che è lecito attendersi da un top di gamma di questa prima parte del 2020. L'azienda cinese deve però ancora lavorare sulla resa degli scatti, specie a livello software.

Nulla da segnalare infatti in diurna, con scatti ricchi di dettagli in qualsiasi condizione. Lo zoom non è ai livelli del P40 Pro o dell'S20 Ultra, ma il passo in avanti rispetto allo scorso anno è stato netto, con la possibilità anche di spingersi fino ai 30X totalmente in digitale. Con poca luce però, subentra ancora un po' troppo rumore digitale, mentre l'apposita modalità notturna tende a saturare i colori in maniera molto spinta. Piccole criticità che, sono convinto, verranno risolte con un update software.

Molto buoni i video, che possono essere registrati fino alla risoluzione 4K a 60 fps. Anche con i filmati si perde un po' troppo dettagli in notturna, ma questo è un aspetto comune a tutti gli smartphone (inclusi i top di gamma). Particolare attenzione è stata riposta alla cattura dell'audio (definito Audio 3D), che viene messa in atto attraverso tre microfoni dedicati. Interessante la possibilità di registrare i time-lapse in 4K, mentre poco da aggiungere sulla fotocamera anteriore da 16 Megapixel: ottima la modalità ritratto, buoni gli scatti con poca luce, in quanto aiutati dal display che, all'occorrenza, funge da flash.

Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?

Si parte da 919 euro per acquistare OnePlus 8 Pro (versione da 8/128 Gigabyte), che diventano 1.019 euro per quella da 12 Gigabyte di RAM e 256 Gigabyte di storage. Sono tanti soldi, non c'è dubbio, soprattutto considerando gli standard a cui ci ha sempre abituati l'azienda cinese. Siamo comunque di fronte a un top di gamma senza compromessi, l'ennesima prova del livello ormai raggiunto dal brand, capace di sfornare piccoli capolavori tecnici che nulla hanno da invidiare ai vari Galaxy S, iPhone e Huawei P.

In termini di prestazioni pure, OnePlus 8 Pro ha pochi rivali. Rimane, a mio avviso, lo smartphone migliore da acquistare per chi bada soprattutto a performance e parte software. Tutto questo in attesa di testare in maniera approfondita il fratello minore OnePlus 8 che, considerando il rapporto qualità/prezzo, potrebbe rappresentare la vera sorpresa a livello commerciale.

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