OnePlus 6T è ufficialmente tra noi. La nuova incarnazione del "flagship killer" - così era definita la prima generazione, offrendo specifiche top a prezzo contenuto - non ha perso la propria natura. La scheda tecnica non ha nulla da invidiare a quelli che, attualmente, sono gli smartphone di riferimento (dal Galaxy Note 9 al Mate 20 Pro), puntando in alcuni ambiti soprattutto sulla concretezza: il display si ferma alla risoluzione 1.080 x 2.340 con evidenti benefici per l'autonomia; sul retro ci sono due fotocamere, con l'azienda che ha scelto di lavorare soprattutto sugli algoritmi di elaborazione.
Abbiamo con noi il OnePlus 6T già da qualche giorno e le prime impressioni sono assolutamente positive. Vi daremo il nostro giudizio definitivo nella recensione completa, che pubblicheremo mercoledì. A livello di prestazioni, ci sarà comunque poco da dire. Sotto la scocca c'è infatti l'ormai rodato Snapdragon 845 di Qualcomm accoppiato a ben 8 Gigabyte di RAM (c'è la versione da 6 GB) e a 128 Gigabyte di memoria interna, come da tradizione non espandibile.
Lo smartphone mi è sembrato rapido e scattante fin dal primo istante di utilizzo, e nel corso di questi giorni ha confermato questa sensazione. In più la OxygenOS, applicata su Android 9, personalizza il sistema operativo Google in maniera molto leggere, senza dunque appesantire la piattaforma hardware e mantenendosi quanto più vicina possibile all'esperienza stock del robottino verde. Una scelta che, personalmente, ho sempre apprezzato.
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A livello estetico anche OnePlus ha ceduto al fascino del notch. L'ormai nota "tacca" superiore è stata però implementata in maniera molto discreta: è infatti a goccia, in stile Essential Phone, dovendo ospitare solo la fotocamera anteriore da 20 Megapixel con obiettivo f/1.7. La scocca è realizzata in metallo con la solita finitura satinata per la back cover. Quella che vedete ritratta nelle immagini è la colorazione Midnight Black, ma il 6T arriverà anche nella variante Mirror Black specchiata.
Si tiene bene in mano, non è scivoloso, e la parte posteriore - almeno nella variante cromatica in nostro possesso - non trattiene le impronte. Difficile poterlo utilizzare con una sola mano, visto l'ampio schermo da 6,41 pollici realizzato con tecnologia Optic AMOLED. Sembra avere una buona resa, con luminosità elevata e un vetro anteriore poco riflettente, aspetti che favoriscono la visibilità all'aperto anche nelle giornate assolate.
Le cornici sono risicate ma comunque presenti. Questo, in abbinata alla scelta di non avere i lati dello schermo curvi, consente di evitare il fenomeno dei tocchi involontari sul display, presente in dispositivi come il Mate 20 Pro e, soprattutto, l'Xperia XZ3 di Sony. I pulsanti (accensione e volume) sono perfettamente raggiungibili e OnePlus ha mantenuto anche la levetta per mandare lo smartphone in modalità "silenziosa", come sugli iPhone.
Vista l'ennesima riduzione delle cornici, l'azienda ha deciso di integrare il lettore per le impronte digitali direttamente nello schermo. È una caratteristica su cui OnePlus ha puntato tanto anche a livello di comunicazione commerciale. Funziona bene, anche con le dita bagnate o sporche, ma la prima impressione è che sia leggermente meno preciso rispetto a quello - ad esempio - del Mate 20 Pro. C'è da dire comunque che, in questi pochi giorni, il 6T ha ricevuto già due aggiornamenti di sistema che, nella lista delle novità, riportavano miglioramento proprio a questo sensore.
Mi aspetto dunque che con la versione software definitiva, le piccole incertezze scompaiano. Non c'è l'audio stereo, l'unico altoparlante è posizionato sul bordo inferiore, così da non essere coperto nel momento in cui lo smartphone viene poggiato su di un piano. Il volume è comunque molto elevato, e personalmente non ho sentito l'esigenza di avere a disposizione un secondo speaker. Attendiamo comunque la recensione per dare un giudizio definitivo.
La doppia fotocamera posteriore, con sensori da 20 Megapixel e 16 Megapixel, sembra comportarsi bene. La grande novità è la modalità notte chiamata "night scape", con la quale il 6T scatta con 1 secondo di esposizione. Da questo punto di vista ci riserviamo di approfondire in maniera completa tra qualche giorno, anche se il miglioramento rispetto al OnePlus 6 in notturna sembra esserci stato. Vi inseriamo comunque qualche immagine realizzata al volo.
È scomparso il jack audio, in compenso nella confezione di vendita c'è l'adattatore apposito. Gradita la presenza anche di una cover in TPU semi rigido, che calza molto bene senza appesantire troppo lo smartphone. USB-C è di tipo 3.1, per cui dovrebbe supportare l'uscita video (funzionalità non presenta sul OnePlus 6, essendoci la USB-C 2.0), avremo modo di testarlo. La batteria sale a 3.700 mAh rispetto ai 3.300 mAh del modello precedente, e l'autonomia mi è parsa oggettivamente superiore. C'è comunque la ricarica ultra rapida, con il caricabatterie apposito incluso.
Cos'altro aggiungere? Dopo l'accordo con Amazon per il OnePlus 6, l'azienda cinese ha deciso di irrompere anche nei negozi fisici. Il 6T verrà infatti venduto anche nei 115 punti vendita italiani di MediaWorld, a testimonianza di come il brand cominci ormai a fare presa anche sull'utente meno esperto.
Le vendite partiranno dal 6 novembre su OnePlus.com. La variante Mirror Black con 6 GB di RAM e 128 GB di storage sarà in vendita a 559 euro, che diventeranno 589 euro per quella da 8 GB di RAM e 128 GB di memoria interna Midnight Black e Mirror Black. Infine, per la versione top da 8 GB di RAM e 256 GB di storage saranno necessari 639 euro.
OnePlus 6 è il primo smartphone dell’azienda cinese a essere distribuito ufficialmente da Amazon. Lo trovate a questo link.