I produttori stanno cercando incessantemente nuovi modi per superare i limiti fisici degli smartphone e offrire prestazioni sempre più vicine a quelle delle fotocamere dedicate. In questa corsa all'innovazione, Vivo si prepara a lanciare una soluzione tanto affascinante quanto potenzialmente controversa: un obiettivo aggiuntivo opzionale per il suo imminente top di gamma, il Vivo X200 Ultra, successore dell'apprezzato Vivo X200 Pro.
La notizia, diffusa da Han Boxiao, dirigente di Vivo, segna un passo potenzialmente significativo nel settore. Mentre altri brand come Realme e Xiaomi hanno già esplorato in passato il concetto di obiettivi esterni attraverso prototipi e concept phone, Vivo sembra essere la prima azienda pronta a commercializzare concretamente questa tecnologia.
Ma come funzionerà esattamente? L'accessorio, sviluppato in collaborazione con ZEISS, si aggancerà fisicamente allo smartphone, presumibilmente tramite una nuova impugnatura fotografica (camera grip) annunciata contestualmente da Vivo. Il suo scopo è potenziare le capacità del già potente sensore periscopico da 200 megapixel del X200 Ultra. Questo sensore offre nativamente uno zoom ottico 3,7x, ma con l'aggiunta dell'obiettivo esterno, le capacità di ingrandimento vengono spinte ben oltre.
Secondo quanto dichiarato da Boxiao, l'accoppiata sensore-obiettivo esterno raggiunge una lunghezza focale equivalente a 200mm, corrispondente a uno zoom ottico 8,7x, con un'apertura di f/2.3. Un salto notevole che promette di avvicinare soggetti lontani con una qualità d'immagine superiore rispetto al solo zoom digitale o ibrido.
Ma Vivo non si ferma qui. L'azienda afferma che, grazie a questa configurazione, anche lo zoom spinto fino a 35x (equivalente a 800mm) risulta "altamente utilizzabile", suggerendo una qualità d'immagine ancora valida a ingrandimenti considerevoli. Addirittura, si spinge a dichiarare che la resa a 70x (1600mm) con l'obiettivo aggiuntivo è paragonabile a quella ottenibile a 30x senza di esso. A corredo dell'annuncio, sono state diffuse alcune foto campione scattate con questo sistema, volte a dimostrarne le potenzialità sul campo.
Se da un lato l'idea di poter montare un teleobiettivo aggiuntivo sullo smartphone apre scenari interessanti per gli appassionati di fotografia che desiderano la massima versatilità, dall'altro solleva inevitabilmente interrogativi sulla praticità. Uno dei principali ostacoli dei concept phone simili visti in passato era proprio l'ingombro e la scomodità di dover portare con sé un accessorio aggiuntivo, per di più potenzialmente delicato.
Il sistema Vivo, che richiede sia l'obiettivo che l'impugnatura, sembra confermare questa potenziale criticità. Si tratta di un "pacchetto" che potrebbe risultare scomodo da trasportare e non così veloce da montare/smontare per uno scatto rapido. La domanda sorge spontanea: quanti utenti saranno disposti a pagare per questo tipo di aggiunta?
È comunque apprezzabile che un produttore decida di offrire commercialmente una soluzione del genere, dando agli utenti la possibilità di scegliere un livello di zoom superiore se ne sentono realmente la necessità, senza imporlo a tutti.
Oltre alla praticità, restano diverse questioni in sospeso riguardo questo obiettivo aggiuntivo. Il prezzo è un'incognita fondamentale: quanto costerà questo accessorio opzionale? Sarà venduto singolarmente o in bundle con lo smartphone o l'impugnatura?
Nel frattempo, cresce l'attesa per il Vivo X200 Ultra stesso, il cui lancio è previsto in Cina per il 21 aprile. Al di là dell'obiettivo opzionale, lo smartphone si preannuncia come un vero cameraphone di razza. Sarà dotato di un sensore principale da 50MP con lunghezza focale equivalente a 35mm, affiancato dal già citato periscopio da 200MP (3,7x) e da un sensore ultra-grandangolare che, secondo l'azienda, avrà una qualità paragonabile a quella del principale. Vivo ha inoltre promesso una qualità di registrazione video in grado di competere direttamente con quella degli iPhone, da sempre un riferimento nel settore.
Non resta che attendere il lancio ufficiale e le prime recensioni indipendenti per capire se il Vivo X200 Ultra, con o senza il suo ambizioso obiettivo aggiuntivo, riuscirà a imporsi come il nuovo re della fotografia su smartphone e se questa soluzione "modulare" rappresenterà una valida alternativa per chi cerca il massimo zoom possibile in mobilità, o se rimarrà una nicchia per pochi appassionati disposti a sacrificare la praticità sull'altare della potenza ottica.
Il dibattito è aperto: ok fare belle foto, ma non stiamo andando troppo oltre le soluzioni sensate? Secondo voi ha più senso, a questo punto, acquistare una fotocamera compatta di qualità?
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