Occhiali AR Apple, non abbandonate le speranze!

Apple abbandona gli occhiali AR connessi al Mac, ma sta ancora lavorando su un modello standalone per il futuro.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Secondo un recente report di Mark Gurman di Bloomberg, Apple avrebbe cancellato lo sviluppo di un paio di occhiali per la realtà aumentata (AR) che avrebbero dovuto essere connessi a un Mac per funzionare. La notizia, apparentemente negativa, potrebbe in realtà indicare un cambio di strategia da parte dell'azienda di Cupertino, che sembra intenzionata a puntare su un modello di occhiali AR standalone più ambizioso.

Il prodotto cancellato, secondo le fonti di Gurman, avrebbe avuto l'aspetto di normali occhiali da vista, ma con display integrati e la necessità di essere collegati a un Mac per l'elaborazione dei dati. Questo approccio, simile a quello adottato da altri produttori come RayNeo con i suoi Air 2S, avrebbe presumibilmente permesso di contenere i costi e le dimensioni del dispositivo, ma a scapito di una minore autonomia e flessibilità d'uso.

Sembra però che John Ternus, responsabile hardware di Apple, non voglia rischiare un altro flop dopo l'accoglienza tiepida riservata al visore Vision Pro. Per questo motivo, l'azienda avrebbe deciso di concentrare i propri sforzi su un paio di occhiali AR standalone, un prodotto più complesso e costoso da realizzare, ma con un potenziale di innovazione molto maggiore.

Questo tipo di occhiali, simile al prototipo da 10.000 dollari presentato da Meta lo scorso anno, sarebbe in grado di funzionare in modo indipendente, senza la necessità di essere connesso a un altro dispositivo. Ciò consentirebbe una maggiore libertà di movimento e un'esperienza utente più immersiva, aprendo la strada a nuove applicazioni in ambito gaming, produttività e comunicazione.

Secondo Gurman, Apple starebbe continuando a lavorare sulla tecnologia di base per questo tipo di prodotto, come schermi e chip ad alte prestazioni, ma il lancio sul mercato sarebbe previsto tra almeno 3-5 anni. Nel frattempo, il Vision Products Group, guidato da Ternus, starebbe continuando a sviluppare il software e le applicazioni per la realtà aumentata, come dimostrato dal recente annuncio di visionOS, il sistema operativo dedicato al visore Vision Pro.

La cancellazione degli occhiali AR connessi al Mac potrebbe quindi essere interpretata come un segno della volontà di Apple di puntare su un prodotto di fascia alta, in grado di competere con i futuri dispositivi di Meta e di altri concorrenti. L'azienda di Cupertino sembra decisa a non accontentarsi di soluzioni di compromesso, ma a voler offrire un'esperienza AR completa e innovativa, anche a costo di dover attendere più a lungo

La strada verso gli occhiali AR standalone è però irta di ostacoli. Oltre alle difficoltà tecniche legate alla miniaturizzazione dei componenti e all'autonomia della batteria, Apple dovrà affrontare anche le sfide legate al design e all'usabilità. Gli occhiali dovranno essere leggeri e comodi da indossare per lunghi periodi, e dovranno integrarsi in modo naturale con la vita quotidiana degli utenti.

Inoltre, Apple dovrà convincere gli sviluppatori a creare applicazioni e contenuti per la sua piattaforma AR, un fattore cruciale per il successo di qualsiasi nuovo dispositivo. La recente presentazione di visionOS e del visore Vision Pro rappresenta un primo passo in questa direzione, ma sarà necessario un ecosistema di app ricco e variegato per rendere gli occhiali AR un prodotto di massa.

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