Nothing Ear (Open), gli auricolari aperti super comodi con ChatGPT | Test & Recensione
I nuovi Nothing Ear (Open) sono auricolari aperti a un prezzo tutto sommato competitivo: come se la caveranno?
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a cura di Andrea Ferrario
Editor in Chief
Il trend degli auricolari aperti continua e i Nothing Ear (Open) si aggiungono alla lista. In questo caso le scelte dei produttori variano: Bose, ad esempio, ha un design più tradizionale che però mantiene la capsula auricolare sospesa sull’orecchio; Sony, con i Linkbuds Open, ha adottato un driver a forma di ciambella, mentre Nothing Ear fa qualcosa di ancora diverso e riprende un po’ il concetto dei primi auricolari Bluetooth, o di quelli sportivi, facendo indossare l’auricolare attorno all’orecchio così da poter posizionare la capsula audio di fronte al condotto uditivo, senza che debba essere inserita all’interno.
Come sono fatti?
I Nothing Ear (Open) sono alloggiati in una custodia di ricarica bianca a forma di pillola, schiacciata e allungata, con un coperchio trasparente. Se dovessi giudicare subito la portabilità, sarebbe una totale bocciatura. Rispetto a qualsiasi altro auricolare l’ingombro della custodia è di almeno 3 volte. Certo è più sottile, ma comunque rappresenta una grande rottura rispetto agli standard. Gli auricolari non sono piccolini, cioè la struttura per infilarli dietro all’orecchio chiaramente aumenta l’ingombro generale, ma c’è sicuramente un altro modo per alloggiarli all’interno di una custodia più piccola. Come vantaggio posso certamente dire che estrarre gli auricolari o rimetterli al loro posto è molto comodo, addirittura potrete “lanciarli” all’interno della custodia e molto probabilmente il magnete alla base gli attirerà nel loro alloggiamento. La custodia integra anche una batteria, e si ricarica tramite una porta USB-C posta nel bordo posteriore. Il pulsante di pairing è posizionato all’interno della custodia, proprio al centro, vicino a un LED di stato.
Sono certificati IP54, sia auricolari che custodia. Ho un po’ di dubbi sulla capacità della custodia di tenere lontana l’acqua, considerando che il bordo di contatto del coperchio è molto ampio, complimenti quindi a Nothing Ear per aver raggiunto questo risultato su una custodia così ampia che non è nemmeno dotata di guarnizioni.
Gli auricolari sono leggeri e la copertura in silicone del supporto che avvolge l’orecchio è ben fatta, sono bilanciati, tutto è arrotondato e una volta indossati non si sentono. Si percepiscono perché non sono al 100% stabili, se si scuote leggermente la testa si muovono di mezzo millimetro, ma non danno fastidio. In termini di vestibilità il lavoro è ottimo, e probabilmente sono tra gli auricolari più comodi oggi in commercio. Distribuendo il peso su una parte più ampio dell’orecchio aiuta molto e potrete tenerli indossati per tutta la giornata senza il minimo fastidio. Vale anche se indossate gli occhiali, non c’è alcuna interferenza con le bacchette. Tuttavia, non sono auricolari che consiglio serenamente a chi fa sport: quando corro o faccio movimenti bruschi, preferisco indossare un paio di auricolari che stiano completamente fermi e bloccati nelle mie orecchie, senza piccoli e continui spostamenti. Probabilmente è anche una questione di abitudine, ma considerate questo comportamento se volete usarli mentre vi allenate.
Per interagire con gli auricolari dovrete premerli tra due dita alla base, poco sotto alla capsula audio. Potrete inviare più tocchi per gestire musica e chiamate telefoniche, o tenere premuto l’auricolare per alzare o abbassare il volume.
Ovviamente essendo un modello Open non bloccano in alcun modo il rumore attorno a sé e non hanno ANC. Si connettono allo smartphone con il Bluetooth 5.3, supportano i codec SBC e ACC, il multipoint e la connessione veloce su Android e Microsoft.
L’applicazione
Se scaricherete l’App potrete accedere ad alcune personalizzazioni. Cliccando direttamente sull’immagine dell’auricolare, destro o sinistro, potrete cambiare l’azione alla pressione. C’è un equalizzatore con un po’ di preset, ma anche una versione avanzata che è un vero e proprio equalizzatore a otto bande.
Tra le opzioni avanzate potrete abilitare la modalità a bassa latenza o attivare ChatGPT come assistente vocale, ma questa opzione vale unicamente se userete un Nothing Phone.
Insomma, un’app essenziale che non si perde in mille fronzoli o funzioni inutili.
Qualità audio
Se state cercando un paio di auricolari con cui ascoltare musica alla massima qualità possibile, non sono questi gli auricolari che dovreste acquistare. Ma ciò vale anche per gli altri modelli open. Non posizionandoli all’interno dell’orecchio non è possibile utilizzare la fisionomia umana per ottenere il meglio, oltre al fatto che il vostro ascolto sarà sempre disturbato dai rumori circostanti.
Detto questo, non significa che i Nothing Ear (Open) siano pessimi. Diciamo che se la cavano bene con la gamma medio alta, ma faticano un po’ con la parte bassa dello spettro audio; non arrivano a riprodurre bassi profondi che donano corposità alle canzoni, ma tra tutti i modelli aperti che ho provato, sono probabilmente i migliori sotto questo punto di vista. L’equalizzatore può cambiare molto la resa, impostando ad esempio tutte le bande a zero, l’audio è veramente privo di emozione. Usando il preset “bilanciato” (che è quello di default), la resa cambia totalmente, anche se per i miei gusti ci sono un po’ troppi alti (un po’ squillanti, fastidiosi in alcune canzoni); il preset “più bassi” invece toglie troppo gli alti, quello “voce” restituisce un effetto orribile, sembra di ascoltare una vecchia radio a tre metri di distanza, e del preset “più acuti”, non parliamone proprio. Diciamo che Nothing Ear non ha fatto un grande lavoro con questi preset e l’equalizzatore avanzato è tutto da configurare. La funzione più utile è il tasto “personalizzato” che permette di intervenire più facilmente su alti, bassi e medi per bilanciare un po’ la resa secondo i propri gusti.
Insomma, per farla breve, considerando il tipo di auricolare il risultato è buono, ma ancora lontano dalla resa che si può avere con un paio di auricolari classici.
Chiamate telefoniche
Con le chiamate telefoniche l’audio è discreto, sia quello che sentirete voi sia quello che invierete tramite i microfoni.
Autonomia
L’autonomia dichiarata da Nothing è pari a 8 ore per singola carica e la possibilità di ricaricare gli auricolari dalla custodia per un totale di circa 30 ore. I nostri testi hanno mostrato che si tratta di dati abbastanza veritieri, si riesce veramente a fare circa 8 ore di ascolto mentre potrete ricaricarli totalmente un paio di volte.
Verdetto: chi dovrebbe acquistarli?
Nel panorama degli auricolari aperti, i Nothing Ear (Open) si fanno notare. Il design li rende molto comodi, potrete tenerli indossati tutto il giorno, senza problemi. La qualità audio non è quella che potrete avere con un paio di auricolari normale, ma tra i modelli aperti se la cavano bene. L’autonomia è più di quella che realmente serve. La custodia invece è troppo grande, s’infila in una tasca ma è un po’ in controtendenza, tenetene conto. Non li consiglio se volete fare sport, nonostante la certificazione che permette di bagnarli leggermente senza problemi, non sono bloccati sulle orecchie e sentirete che si muoveranno leggermente a ogni movimento della testa.
Il prezzo di circa 150 euro è adeguato, e in realtà sono tra i modelli aperti più economici del momento, considerando i marchi più blasonati.
Voto Recensione di Nothing Ear (Open)
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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Molto comodi
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Audio buono (considerando la tipologia)
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Autonomia
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Design aperto (se vi piace)
Contro
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Custodia ingombrante
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Non consigliati per fare sport (non rimangono perfettamente fissi sulle orecchie)
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ChatGPT disponibile solo se usati con un Nothing Phone
Commento
Informazioni sul prodotto
Nothing Ear (Open)