Non aspettatevi miracoli dal processore dei Google Pixel 10

Google Pixel 10, previsti modesti miglioramenti con il Tensor G5 a 3nm: 5 core CPU e nuova GPU.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

La lineup Google Pixel 10 sarà equipaggiata con il nuovo SoC Tensor G5, prodotto sfruttando il nodo produttivo a 3nm di TSMC. Nonostante l'adozione di questa tecnologia avanzata, le modifiche apportate ai core della CPU saranno minime.

Google ha deciso di introdurre 5 core CPU per il cluster di media potenza e una nuova GPU di Imagination Technologies, promettendo miglioramenti modesti delle prestazioni. Il passaggio ai chip prodotti con la tecnologia a 3nm di TSMC mira a migliorare sostanzialmente l'efficienza energetica, una mossa simile a quella di Apple e Qualcomm per i loro ultimi chip di punta. Tuttavia, le aspettative di un salto significativo nelle prestazioni potrebbero rimanere deluse, poiché il Tensor G5 manterrà lo stesso core principale Cortex-X4 della generazione precedente. Per contro, il nuovo layout dei core vedrà un incremento nel cluster medio, passando da tre a cinque core Cortex-A725.

Il SoC Tensor G5 beneficerà di un cambio nel layout dei cluster di core: mantenendo un singolo core Cortex-X4 per le operazioni più esigenti, aumenterà il numero di core medi a 5 Cortex-A725 e ridurrà i core più piccoli a 2 Cortex A-520. Questo riarrangiamento mira a ottimizzare il compromesso tra potenza e consumo energetico.

Un'altra novità riguarda il comparto grafico: Google abbandona le GPU Mali di ARM a favore delle GPU DXT-48-1536 di Imagination Technologies, con supporto per il ray tracing e la virtualizzazione GPU, funzionalità assenti nella Mali-G715 del Tensor G4, attualmente montata su Pixel 9 (che potete trovare su Amazon).

Il focus resta sull'efficienza energetica più che sulle prestazioni eccellenti

Nonostante l'utilizzo della più recente tecnologia di fabbricazione e gli aggiornamenti hardware, le migliorie dal punto di vista delle prestazioni della CPU e della GPU si prevedono essere moderate. Anche il miglioramento delle prestazioni del processore dedicato all'IA, la TPU, appare limitato, con un incremento del solo 14% nei test interni di Google.

Queste scelte progettuali indicano che Google potrebbe cercare di posizionare i suoi dispositivi come alternative più efficienti piuttosto che come leader di mercato in termini di prestazioni. Questo potrebbe deludere chi sperava in un balzo significativo della potenza computazionale per i dispositivi Pixel, che continuano a rimanere un passo indietro rispetto a leader di mercato come il Snapdragon 8 Elite di Qualcomm e il Dimensity 9400 di MediaTek.

Infine, la dimensione del die del SoC Tensor G5 è di 121mm², più grande rispetto al chip A18 Pro di Apple da 105 mm². Questa dimensione maggiore potrebbe implicare una maggiore complessità interna, ma non necessariamente una maggiore efficienza o prestazioni superiori. Di conseguenza, la lineup Pixel 10 di Google, nonostante l'innovazione rappresentata dal passaggio al nodo a 3nm, potrebbe non soddisfare coloro che cercano il top delle prestazioni nel settore dei dispositivi mobili.

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