Molti non se lo ricordano ma c'è stato un tempo in cui le scarpe da ginnastica dei comuni mortali erano in tela. Poi negli anni 80' arrivò la Nike con le sue rivoluzionarie pubblicità televisive, l'NBA di Magic Johnson e Michael Jordan, Marty McFly di "Ritorno al Futuro" e nulla fu più come prima. Personalmente passai da delle Antonini di tela verdi (imitazione delle Converse All-Star) a delle Nike da basket in pelle bianche e rosse.

E quello fu solo l'inizio perché nel 1987 debuttarono le prime Nike Air Max con cuscinetti ad aria - in verità gas inerte. Gli appassionati di marketing potranno capire immediatamente la genialità di una tecnologia che è semioticamente predisposta per le campagne creative. Non scelsero a caso Micheal "Air" Jordan perché lui letteralmente volava in aria. Dopodiché se fino al giorno prima avevate camminato su banale gomma, la promessa di morbidi cuscinetti ad aria non poteva che essere attraente.

Nel 1997 Nike decise di impiegare l'air su tutta la suola della Air Max 97 ma nel tempo la sostanza non è cambiata molto. Anzi, detta tutta la maggior parte delle linee dell'azienda ormai si affidano ad altri materiali.

C'è però una sorpresa per il 2017 – a 30 anni dalla prima scarpetta con l'aria – ovvero le nuove Nike Air VaporMax. La novità sostanziale è che invece di avere i cuscinetti integrati nella suola, essi stessi sono impiegati come suola.
In pratica sono realizzati in un materiale così resistente che non dovrebbero esserci rischi di foratura e contemporaneamente ottenere un livello di leggerezza mai raggiunto prima. Nike parla di una grande flessibilità e capacità di risposta. Inoltre grazie all'abbinamento con la tomaia in Flyknit – fibra di poliuterano – al solito sarà come indossare un calzino.