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Motorola razr 40, il flip per chi non vuole distrazioni | Recensione

Un pieghevole relativamente economico che fa della sua semplicità un punto di forza. Motorola potrebbe aver trovato la formula ideale.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

In un panorama tecnologico che non si ferma mai, il Motorola razr 40 emerge come il pioniere di una nuova categoria di smartphone pieghevoli, posizionandosi saldamente in una fascia di prezzo intermedia. Con un prezzo di listino di 899,90 euro, sebbene si possa già notare un significativo ribasso a circa 600,00 euro, il razr 40 si distingue come una delle opzioni più accessibili tra i foldable, superando di gran lunga il Samsung Galaxy Z Flip5 in termini di convenienza.

Tuttavia, il quesito cruciale che si pone è il seguente: quali compromessi sono stati effettuati per raggiungere questo prezzo più contenuto e, in ultima analisi, ne è valsa la pena?

Un pieghevole in "pelle" che sembra un taccuino? Sì, grazie!

Il Motorola razr 40 è un flip phone moderno con un pannello interno pieghevole ed un secondo schermo esterno accessorio. La scocca esterna è in ecopelle vegana, con una cornice in alluminio e una cerniera in acciaio inossidabile simile a quella del fratello maggiore Motorola razr 40 Ultra.

Anche le dimensioni e il peso sono molto simili a quelle del razr 40 Ultra, nonostante qui ci sia una batteria più capiente. Mentre il modello Ultra offre una scelta tra vetro ed ecopelle, in questo caso lo smartphone è disponibile solo nella seconda variante. L'ecopelle fornisce una presa migliore e non trattiene impronte digitali. Motorola razr 40 sembra anche molto più resistente dei suoi concorrenti, è come avesse una cover morbida integrata.

I loghi Motorola e Razr sono incisi con una finitura lucida sulla scocca, donando un aspetto premium. La parte di vetro che contiene il display esterno è un monoblocco, proteggendo le fotocamere e garantendo uniformità all'inevitabile leggera sporgenza.

Complessivamente lo smartphone è costruito in maniera solida, ma la cerniera ha ancora un po' di gioco e produce piccoli scricchiolii in determinate situazioni. Il design a goccia consente una chiusura perfetta e senza spazi. La sua tensione rende difficile l'apertura con una sola mano ma mantiene lo smartphone perfettamente bloccato sia da chiuso che da completamente aperto. Sebbene possa reggere lo smartphone in diverse angolazioni, non raggiunge la stabilità e la fermezza dell'offerta di Samsung.

I tasti del volume sono separati, per me un punto a favore, mentre il pulsante di accensione integra il lettore di impronte digitali capacitivo

Display: due scelte che hanno molto senso

Parliamo del display del Motorola razr 40, il pezzo forte dello smartphone. Il pannello principale è un'enorme schermo pieghevole LTPO da 6,9" con caratteristiche di fascia alta: 10-bit di profondità colore, refresh rate adattivo di 144Hz, risposta al tocco di 360Hz e supporto HDR10+. Sembra lo stesso display che abbiamo apprezzato sul razr 40 Ultra, solo un po' meno veloce. La modalità di frequenza automatica "Alta" permette di spaziare da un minimo di 10Hz fino al valore massimo, passando tra una vasta gamma di valori intermedi come 24Hz, 30Hz, 60Hz e 90Hz.

Questo schermo pieghevole ha una risoluzione di 1080 x 2640 pixel e una densità di 413 ppi. Ha un piccolo foro per la fotocamera frontale e viene fornito con una protezione in plastica che è meglio non rimuovere. La luminosità massima può salire fino a 1400 nit in modalità automatica sotto la luce diretta del sole.

La parte esterna dello smartphone ha uno schermo secondario più piccolo, solo 1,5", che permette di visualizzare alcuni widget e funge da viewfinder per la fotocamera a smartphone chiuso. Niente di troppo avanzato rispetto al razr 40 Ultra o al Galaxy Z Flip5, ma fa il suo lavoro ed è più completo e comodo di quello di Galaxy Z Flip4. La frequenza è bloccata a 60Hz in questo caso, non che faccia la differenza su una diagonale così piccola e per gli scopi limitati per cui il display secondario è stato pensato.

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Secondo l'esperienza personale, le scelte fatte da Motorola per i due display hanno davvero molto senso. Sebbene lo schermo esterno sia davvero piccolo e possa mostrare poche informazioni, permette di staccarsi completamente dallo smartphone e non cadere nella tentazione del "doom-scrolling" sui social ogni volta che si controllano le notifiche. Le informazioni più importanti sono visualizzate, così come anche le impostazioni rapide più utili.

Permettere di chiudere le distrazioni all'interno, mentre ci si concentra su studio, lavoro o semplicemente sul godersi il momento all'esterno. In caso di necessità, l'ampio display pieghevole di ottima qualità è pronto a soddisfare ogni genere di esigenza.

Le prestazioni bastano?

Le prestazioni del Motorola razr 40 si collocano in una posizione di compromesso per salvaguardare i costi, guidate da un processore Qualcomm Snapdragon 7 Gen 1 di fascia media. Con 8GB di RAM e archiviazione UFS 2.2 da 256GB, il dispositivo ha abbastanza potenza e capacità per tutte le attività quotidiane.

Tuttavia, giudicare le prestazioni del razr 40 è un'impresa delicata. Se confrontato con altri smartphone di fascia di prezzo simile, il razr 40 potrebbe deludere. Sono parecchi gli smartphone flagship del 2022 che ormai sono scesi a una cifra paragonabile. Tuttavia, occorre considerare che si tratta comunque del flip (nuovo) più economico attualmente proposto sul mercato e Motorola ha dovuto fare delle rinunce. Non a tutti serve la potenza di un chip top di gamma e questo dispositivo punta ad un pubblico più ampio. Al prezzo proposto, però, è forse ancora un po' difficile da digerire.

Per la maggior parte delle attività quotidiane, il processore Qualcomm di fascia media offre una buona esperienza. Le prestazioni della CPU sono simili a quelle dei dispositivi rilasciati a metà del 2022, ma con una spinta aggiuntiva nel reparto grafico, avvicinandosi così ai prodotti dotati di vecchi chip Snapdragon della serie 8xx. Non è uno smartphone da gaming e non vuole esserlo, quindi va bene così. Nonostante tutto, i titoli mobile più famosi sono in grado di girare, a patto di limitare dove necessario le impostazioni grafiche.

È da notare che il razr 40 rimane molto fresco al tatto, senza surriscaldamenti anche durante l'esecuzione di app di benchmark.

  Geekbench 6 AnTuTu AiTuTu 3Dmark PCMark Work 3.0
Single core Multi core Wild Life Extreme Wild Life Extreme Stress Test Wild Life Wild Life Stress Test Performance
Motorola razr 40 1067 3064 666107 879211 826
(4,90 fps)
829 - 726
(87,6%)
3144
(18,80 fps)
3146 - 2345
(74,5%)
13458
Motorola razr 40 Ultra 1813 4552 905670 3081474 2824
(16,90 fps)
1950 - 1211
(62,1%)
Maxed Out! - 15239
Samsung Galaxy Z Flip5 2007 5186 1228018 3625358 3676
(22,01 fps)
3652 - 1268
(34,7%)
Maxed Out! - 14820
Oppo Find N2 Flip 1794 4555 1016365 1455060 2684
(16,10 fps)
2686 - 752
(28%)
Maxed Out! - 14762

Si usa di meno e dura di più

La batteria, l'autonomia e il processo di ricarica del Motorola razr 40 contribuiscono in modo significativo all'esperienza d'uso di questo smartphone pieghevole. Dotato di una batteria da 4200mAh, un display LTPO e un chipset che richiede una quantità moderata di energia, il Razr 40 si distingue per una buona autonomia. È capace di resistere a una giornata di uso intenso o addirittura due giorni con un utilizzo più leggero.

In confronto alle prove effettuate su dispositivi simili come il Galaxy Z Flip5 e il razr 40 Ultra, il razr 40 dimostra un'autonomia superiore nella vita di tutti i giorni. Il motivo è da ritrovarsi nel più alto picco massimo di consumo dei due concorrenti citati, anche se i consumi nelle attività più leggere sono maggiori sul razr 40. Questo viene confermato dal nostro test effettuato con PCMark Work 3.0 Battery, un benchmark a bassa intensità, che posiziona il Motorola razr 40 a 10:15h, appena sotto le 11:44h del fratello maggiore Ultra.

Personalmente, utilizzo gli smartphone a conchiglia in modo leggermente diverso rispetto agli smartphone più tradizionali, sbloccandoli meno frequentemente e utilizzando il display esterno per controllare l'orario e le notifiche recenti. Questa pratica contribuisce positivamente all'autonomia del razr 40 e potrebbe consentire agli utenti di prolungare l'utilizzo fino a due giorni completi, con circa sei ore di schermo attivo complessive.

Il processo di ricarica è gestito da un alimentatore da 33W incluso nella confezione. Tuttavia, è interessante notare che lo smartphone stesso supporta al massimo una ricarica di 30W, sufficientemente veloce comunque. In 15 minuti è possibile ottenere una carica del 30%, mentre dopo 30 minuti si raggiunge il 59%, raggiungendo il 100% in 64 minuti. Inoltre, è presente la ricarica wireless, ma con una potenza di soli 5W, consigliabile principalmente per la ricarica notturna a causa della sua lentezza.

Il punto debole di quasi tutti i medio gamma

Il comparto fotografico del Motorola razr 40 presenta una configurazione a doppia fotocamera a fianco del display esterno, affiancate da un'altra fotocamera all'interno, che presumibilmente non sarà utilizzata con troppa frequenza. Questo set di fotocamere svolge il proprio compito catturando scatti luminosi e dettagliati in condizioni di luce diurna, anche se le prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione non raggiungono livelli eccelsi.

In sensore da 13MP cattura scatti grandangolari e macro, mentre il sensore principale da 64MP si utilizzerà per tutto il resto del tempo non essendoci un teleobiettivo dedicato. Sulla carta, la fotocamera ha effettivamente più megapixel rispetto al sensore da 12MP del modello Ultra, tuttavia, come spesso accade nelle fotocamere degli smartphone, la quantità di megapixel non è sempre indicativa della qualità. Il modello Ultra, con un'apertura più ampia di f/1.5 e un sensore generalmente migliore, mantiene un vantaggio significativo. Il suo punto di forza è senza dubbio la possibilità di scattarsi dei selfie godendo dell'anteprima sul piccolo display esterno.

Le immagini scattate di giorno con il sensore da 64MP (il quale produce fotografie a 16MP) si distinguono per colori vivaci e un sacco di dettagli, talvolta tendenti a sembrare eccessivamente nitide. Le foto potrebbero non apparire estremamente naturali quando si fotografano oggetti colorati come fiori o erba, ma sono comunque piacevoli e adatte per la condivisione sui social o per comodi promemoria visivi.

Nonostante la presenza di OIS (stabilizzazione ottica dell'immagine), il razr 40 mostra alcune lacune in condizioni di scarsa luminosità. In confronto al notevolmente più economico Pixel 7a, le foto notturne mancano di dettagli, impiegano troppo tempo per mettere a fuoco e amplificano eccessivamente le luci forti. Le cose sono anche peggiori per la fotocamera secondaria. Gli scatti ultrawide non presentano la stessa vivacità cromatica, risultando spesso poco nitide in confronto. La disparità nell'aspetto delle immagini tra i diversi sensori non è certamente un punto positivo.

Il comparto fotografico è probabilmente l'unico vero punto debole di razr 40, in quanto gli altri compromessi fatti da Motorola per abbassare il prezzo non impattano in modo così considerevole l'esperienza utente.

All'interno, è presente una fotocamera da 32MP, anche se molti utenti potrebbero preferire utilizzare il display esterno e le fotocamere principali per scattarsi foto di qualità maggiore, riducendo l'uso della fotocamera interna alle videochiamate.

Per quanto riguarda la registrazione video, la risoluzione massima è di 4K, ma a 30fps. È disponibile anche una modalità slow-motion a 120fps, che riduce la risoluzione a 1080p.

Ottimo lavoro, Motorola!

Il software del Motorola razr 40 rappresenta un punto di forza del dispositivo, evidenziando la solida integrazione di Motorola con le personalizzazioni di Android 13. Da tempo sono un appassionato delle modifiche di Motorola, e questa positiva esperienza prosegue con il razr 40. La versione di Android 13 si avvicina al cosiddetto stock Android, ma con l'aggiunta di alcune funzionalità proprie del marchio, un gradevole font e una mancanza generale di fastidiosi bloatware (sempre che si eviti l'installazione durante la configurazione iniziale).

Motorola ha raggruppato tutte le personalizzazioni in un'applicazione intuitiva, facilitando l'accesso a diverse funzionalità. Questa app consente di attivare o disattivare una varietà di gesti Moto, come ad esempio un rapido movimento dello smartphone per aprire la fotocamera, oltre a personalizzare l'aspetto della schermata principale e del font. È possibile modificare anche le impostazioni del display esterno di copertura tramite quest'app.

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Il dispositivo offre anche alcune personalizzazioni standard tipiche dei dispositivi pieghevoli. Ad esempio, durante la visione di un video su YouTube, piegare e inclinare lo smartphone farà sì che il video occupi più spazio nella parte superiore del display, spingendo i commenti nella parte inferiore. Una dinamica simile si verifica nell'app della fotocamera, consentendo di sfruttare il form factor particolare del prodotto come un treppiede improvvisato. L'unico inconveniente è che la cerniera non è particolarmente robusta e tende a non rimanere stabile.

Un altro punto positivo è l'impegno dichiarato da Motorola di fornire tre anni di aggiornamenti software, un periodo sufficiente sebbene non eccezionale. Questo impegno contribuisce a garantire che il razr 40 rimanga al passo con le evoluzioni del sistema operativo e le nuove funzionalità nel corso del tempo, mantenendo l'esperienza utente aggiornata e sicura.

Conclusioni

Motorola razr 40 arriva sul mercato con un compito importantissimo: rendere gli smartphone pieghevoli più accessibili, abbassando i prezzi e aprendo la strada a dispositivi a conchiglia più "utilitari". Tuttavia, in questo momento, il razr 40 presenta alcuni compromessi che potrebbero influenzare la sua attrattiva, soprattutto considerando il prezzo di partenza di 899,99 euro. In un mercato dove concorrenti come Oppo Find N2 Flip e Samsung Galaxy Z Flip5 offrono un'esperienza migliore a un prezzo non molto superiore e il Galaxy Z Flip4 si trova spesso a meno di 700 euro, le decisioni d'acquisto diventano più complesse.

Se acquistato a circa 600 euro, lo street price a cui spesso lo si trova nell'ultimo periodo, ha decisamente molto più senso se si mantengono le proprie aspettative contenute. Non è un top di gamma proposto a prezzo competitivo, ma è un medio gamma che costa un pochino di più per il privilegio di poterlo piegare a metà.

Nonostante il design complessivo sia piacevole e l'autonomia della batteria risalti in questa categoria, il corpo scricchiolante dello smartphone può risultare preoccupante, specialmente a fronte del costo. L'utilità del display esterno risulta limitata, le prestazioni si collocano nella fascia media, e le fotocamere forniscono risultati mediocri. Complessivamente, il razr 40 richiede un impegno significativo da parte degli utenti, specialmente considerando l'ampia disponibilità di alternative di fascia media di alta qualità sul mercato "non-foldable".

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Design elegante

  • Scocca antiscivolo, morbida e resistente

  • IP54

  • Ottimo display interno

  • Buona autonomia

  • Software pulito e ricco di funzioni utili

Contro

  • Lo schermo esterno si limita all'essenziale

  • Costo elevato, salvo promozioni

  • Cerniera poco stabile in posizioni intermedie

  • Fotocamere solo sufficienti

Commento

 Il consiglio è di considerare l'acquisto del razr 40 solo se si ha una particolare preferenza per gli smartphone pieghevoli a conchiglia e lo si trova a prezzo fortemente scontato. Tuttavia, se ciò che si desidera è uno smartphone in grado di tenere lontane le distrazioni occupando pochissimo spazio, potrebbe essere la scelta migliore disponibile. 

Informazioni sul prodotto

Immagine di Motorola razr 40

Motorola razr 40

Il Motorola razr 40 è il secondo smartphone pieghevole presentato dall'azienda lo scorso anno, offrendo prestazioni di fascia medio-alta con Snapdragon 7 Gen 1. Con un design elegante e resistente, è una scelta più accessibile rispetto al razr 40 Ultra, ideale per chi cerca un dispositivo pieghevole affidabile.
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