Motorola è tornata e fa sul serio. Il RAZR 2019 è stato una sorta di esercizio di stile, mentre Motorola Edge è uno smartphone che mi sento di consigliare a occhi chiusi: splendidamente costruito, con un'eccellente autonomia e senza particolari punti deboli. Il prezzo di partenza di 699,99 euro è probabilmente l'unico vero ostacolo da superare in fase d'acquisto, anche se Amazon lo sta già proponendo a cifre più contenute. Insomma, l'azienda ha fatto i compiti a casa, e non è semplicemente un discorso che riguarda la qualità del prodotto.
I recenti investimenti lato marketing, la nomina a Executive Director di Carlo Barlocco (ex Co-Presidente di Samsung Italia) e un catalogo smartphone destinato a espandersi rapidamente, certificano la volontà dell'azienda di tornare a recitare un ruolo da protagonista. Del resto, l'appeal del brand è rimasto intatto e, da questo punto di vista, il clamore mediatico generato dal RAZR 2019 ne è l'esempio lampante. La scalata non sarà comunque semplice e Motorola Edge dovrà vedersela con concorrenti agguerriti e altrettanto validi.
Un design integrato con la parte software
Motorola Edge non passa di certo inosservato. Lo schermo presenta infatti una curvatura sui bordi di ben 90°, la continuità del pannello è interrotta solo da un foro che ospita la fotocamera anteriore, mentre i quattro sensori posteriori sono collocati verticalmente sulla back cover. Esteticamente riesce dunque a distinguersi, e questa è già una notizia nel mercato smartphone. In più, la scocca è realizzata in policarbonato, una scelta che ha consentito di contenere il peso in 188 grammi, nonostante la diagonale del display da 6,7 pollici. Di contro però, specie nella colorazione Solar Black che vedete nelle immagini, la parte posteriore trattiene un po' troppo le impronte.
In ogni caso, la pronunciata curvatura dello schermo non è fine a se stessa. Motorola ha infatti implementato, a livello software, delle apposite modalità che consentono di sfruttare o meno questi bordi. È infatti possibile disattivarli applicazione per applicazione, e in questo caso i pixel dei lati letteralmente si spengono creando una sorta di cornice virtuale. In alternativa, mantenendoli attivi, è anche possibile far apparire una sorta di slider per avviare, in qualsiasi momento, delle azioni rapide. La sensazione è quella di una grande cura al dettaglio.
Il fenomeno dei tocchi involontari dello schermo, per quanto presente, viene dunque enormemente mitigato lato software. Motorola Edge è comunque uno smartphone dalle dimensioni importanti ma, grazie alla larghezza di 71,1 mm, io sono riuscito a utilizzarlo anche con una sola mano. Merito anche dello spessore (9.3 mm) sopra la media, che aiuta decisamente la presa, che comunque viene agevolata dalla cover inclusa in confezione (da utilizzare immediatamente per eliminare l'effetto saponetta causato dalla scocca lucida). I pulsanti fisici (accensione e volume) si raggiungono perfettamente con le dita, così come il sensore biometrico (integrato nello schermo), sempre veloce e preciso nel riconoscere l'impronta digitale.
Molto bello lo schermo OLED da 6,7 pollici. Si tratta di un pannello con risoluzione di 1.080 x 2.340 pixel, rapporto di forma in 19.5:9 (che in realtà diventano 21:9 considerando i bordi curvi) e protetto da un vetro Gorilla Glass 5. Molto buona la gamma cromatica così come gli angoli di visuale, ho riscontrato qualche problemino di visibilità all'aperto durante le giornate particolarmente assolate. C'è il supporto allo standard HDR10 (contenuto di Netflix e Prime Video alla massima qualità) e il refresh rate è a 90Hz, per cui si comporta molto bene anche in ambito gaming. Complessivamente promosso, anche se avrei gradito una luminosità massima leggermente più elevata, con il relativo sensore di regolazione peraltro un po' "pigro".
Prestazioni da top di gamma, il comparto fotografico può fare di più
Qualcomm non ne sta sbagliando una in questo 2020. Lo Snapdragon 765G su cui è basato Motorola Edge offre delle prestazioni complessive praticamente da top di gamma, grazie anche ai 6 Gigabyte di RAM presenti a bordo dello smartphone. Tutto scorre sempre in maniera fluida e immediata, anche durante le sessioni di giochi. Mi ricorda molto ciò che accadde qualche anno fa con lo Snapdragon 660, con la differenza in questo caso di avere un consumo energetico decisamente più contenuto.
L'autonomia è infatti ottima. Con il mio solito utilizzo (misto tra LTE e Wi-Fi, 2 account mail in push, centinaia di notifiche dai social ed app di messaggistica istantanea, oltre 2 ore di telefonate), sono riuscito a coprire 26 ore lontano dalla presa elettrica a fronte di 7 ore di schermo accesso. Dunque, non è utopistico pensare di arrivare a due giorni senza caricarlo, fermo restando la presenza della ricarica rapida a 18W, con caricabatterie apposito incluso in confezione. Peccato per l'assenza della ricarica wireless.
In tutto questo gioca un ruolo importante la parte software. Come da tradizione, Motorola ha personalizzato Android 10 in maniera estremamente intelligente, con un'esperienza grafica che, complessivamente, richiama da vicino quella dei Pixel, aggiungendo alcune funzionalità (come quelle per sfruttare i bordi) che completano l'esperienza utente offerta dal robottino verde. Anche qui, davvero un ottimo lavoro.
C'è invece ancora da lavorare sulla parte fotografica Sul retro ci sono quattro sensori: il principale da 64 Megapixel con obiettivo f/1.8; il secondario da 8 Megapixel teleobiettivo f/2.4 con zoom ottico 2X; grandangolare da 16 Megapixel con obiettivo f/2.2; sensore ToF 3D per la profondità di campo. Sulla carta le potenzialità ci sono tutte, ma ho notato un po' troppa difficoltà con poca luce nel catturare i dettagli, anche mediante l'apposita modalità notturna. Un aspetto su cui sono convinto si possa intervenire lato software, ma che in questo momento pone Motorola Edge, in quest'ambito, un gradino sotto rispetto ai diretti concorrenti (OnePlus 8 su tutti).
Intendiamoci, rimane un comparto fotografico assolutamente godibile. In diurna la musica cambia e la quantità di dettagli catturati sale esponenzialmente. Bene lo zoom ottico così come il sensore grandangolare, che comunque soffrono molto in notturna. La modalità ritratto è convincente, anche con la fotocamera anteriore da 25 Megapixel, che fa il suo dovere. I video sono senza infamia e senza lode, raggiungono la risoluzione 4K a 30 fps, ma in questo caso la differenza con il fratello maggiore Edge+ è netta.
Molto buona la parte audio, che offre un effetto stereo e un buon volume. Decisamente completa la connettività: supporto Dual-SIM e 5G, Bluetooth 5.1, NFC, radio FM, jack audio, Wi-Fi ac dual-band, GPS A-GLONASS BDS Galileo. Insomma, davvero difficile chiedere di più in questa fascia di prezzo.
Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?
Motorola Edge è, complessivamente, uno dei migliori smartphone che è possibile acquistare, oggi, nella fascia di prezzo tra i 600 e i 700 euro. La concorrenza è tanta, considerando anche la svalutazione subita da alcuni modelli di brand concorrenti (vedi il Mi 10 di Xiaomi), per cui credo che possa essere il prodotto ideale per chi cerca qualcosa di diverso da un punto di vista estetico, che gli consenta di differenziarsi dalla massa, con un occhio particolare all'autonomia. Con 100 euro in meno sul prezzo di listino, sarebbe stato davvero difficile da non consigliare a occhi chiusi.
Il punto però è che questo dispositivo segna il vero ritorno di Motorola, in grado nuovamente di realizzare uno smartphone con un grande potenziale in termini commerciali, anche nella fascia medio-alta del mercato. I presupposti per una nuova "primavera" del brand ci sono tutti, adesso molto dipenderà dall'offerta nella fascia bassa e medio-bassa. La possibilità di competere con chi oggi domina il mercato passa inevitabilmente da lì.