Montblanc Summit Lite, per chi vuole uno smartwatch Android di lusso | Recensione

Montblanc Summit Lite è uno smartwatch Android pensato per gli amanti del lusso, della tecnologia e dello sport.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Montblanc Summit Lite è uno smartwatch Android di lusso, pensato per gli sportivi. La parte di “lusso” è rappresentata dai materiali e ovviamente dal brand, mentre la parte “sportiva” si evince dal cinturino in caucciù - che in realtà, diciamolo subito, stona un po’ nel complesso - e dalle funzioni software che Montblanc ha aggiunto a Wear OS. Se soddisfate le caratteristiche di persone sportive, appassionate di tecnologia che vogliono vestire firmato, benvenuti alla nostra recensione di Montblanc Summit Lite.

Design, materiali e dotazione

Summit Lite è disponibile in quattro combinazioni di cassa in alluminio grigio e nero, da 43mm, e cinturino in caucciù o tessuto. La variante in tessuto è più elegante, ma quello in gomma è forse più indicato se lo scopo è utilizzarlo mentre si fa sport. La cassa in alluminio è certamente di qualità, si vede a colpo d’occhio che non è un prodotto economico, e l’abbinamento di alluminio spazzolato e lucido è piacevole, assieme alla corona girevole di dimensioni generoso e due pulsanti. È ben proporzionato, non troppo grande, sta bene anche su un polso piccolo.

Ciò nonostante non possiamo dire che il design è particolarmente riconoscibile, soprattutto per la natura del prodotto che implementando uno schermo digitale lascia poco spazio di personalizzazione. La cassa ha un design con linee semplici e il cinturino, almeno quello in caucciù del modello che abbiamo provato, non è tale da farlo risaltare al polso. È comunque possibile cambiarlo facilmente (cinturini da 22mm), e la cassa è disponibile anche in versione nera.

Lo schermo AMOLED da 1,2” ha una risoluzione di 390x390 pixel, mentre la piattaforma hardware è la Snapdragon Wear 3100, con 1GB di memoria RAM e 8GB di spazio d’archiviazione. Non manca l’NFC, il GPS, il sensore di battito cardiaco, microfono, Wi-Fi, Bluetooth 4.2.

Wear OS e App aggiuntive

Wear OS lo conosciamo, è un sistema da tempo maturo che è in grado di offrire molte funzioni smart che ci accompagnano durante la giornata. La piattaforma Snapdragon adottata da Montblanc non è la più potente di Qualcomm (4100 / 4100+), ma la nostra esperienza nelle due settimane di prova non ha mostrato il fianco a rallentamenti o situazioni che possano far rimpiangere questa scelta. L’unica eccezione è quella psicologica dell’acquistare un modello con piattaforma hardware non aggiornatissima.

Come accennato, Montblanc ha aggiunto alcune applicazioni a Summit Lite, come ad esempio “Energia corporea”, un’app che vuole darvi un’indicazione del vostro livello di energia. Incrociando dati come l’allenamento fisico o la qualità del sonno, vi dirà quanto siete in forma, se avete “ricaricato le batterie” o se siete un po’ scarichi; è la versione Montblanc della “Body battery” di Garmin.

Non manca un'app per tracciare il sonno, che rileva le differenti fasi e quindi la qualità delle ore di riposo notturno, un'app che rileva il livello di stress che sfrutta le misurazioni del battito cardiaco e "Cardio Coach", un trainer virtuale che sceglie per voi la quantità di allenamento che dovreste fare per tenervi in forma.

Esperienza d’uso e batteria

L’interazione con Summit Lite avviene principalmente tramite il touchscreen, come per la totalità degli smartwatch, e in questo caso il quadrante a file con la cornice in alluminio lucido permette tocchi veloci e precisi. Un po’ meno diretta è l’interazione con i tasti laterali, molto morbidi e che devono essere premuti fino in fondo per inviare l’input; il feedback della pressione è limitato, e vi troverete a premerli con più forza del necessario. Comoda invece la corona girevole, che permette di scorrere il quadrante in verticale; non funziona con tutte le schermate / applicazione, ma con la maggior parte.

La dotazione di sensori, dal GPS al barometro, passando per il sensore di battito cardiaco, offrono tutto quello che serve per tenere traccia delle attività sportive. Il GPS funziona bene, la cassa in metallo non rappresenta un problema; abbiamo tracciato alcuni allenamenti e i risultati ottenuti sono stati compatibili con quanto rilevato con Apple Watch e smartwatch Garming. Il sensore del battito cardiaco ha mediamente rilevato dei valori leggermente inferiori. Non del tutto fuori scala, intendiamoci, ma non tali da renderlo perfetto in questa specialità.

La riflessione più importante da fare sulle funzioni sportive è se utilizzare le applicazioni Montblanc o quelle di Google Fit. I dati non sono interscambiabili, e se siete veri appassionati sportivi, a cui piace tenere traccia e confrontare gli allenamenti, non vi piacerà sapere che non esiste un’applicazione in cui poter visualizzare, sullo smartphone, tutti i dati in comodità. Potrete accedervi unicamente dal piccolo schermo dello smartwatch.

La batteria da 400mAh vi permette di utilizzare Summit Lite per due giorni completi, fino a notte, se vi limitate alle funzioni classiche da smartwatch. Se invece lo utilizzate anche per tenere traccia delle attività sportive e del sonno, non andrete oltre le 24 ore. La basetta di ricarica magnetica, in plastica, dalle dimensioni generose e design non particolarmente ricercato, non è forse al livello del brand di lusso.

Verdetto

Montblanc Summit Lite costa 810 euro, è il più economico smartwatch di Montblanc, ma ovviamente questo prezzo lo posiziona tra i più costosi smartwatch Android. Le sue caratteristiche lo posizionano in una nicchia molto precisa che risponde a due necessità: volere uno smartwatch di lusso ed essere sportivi, in questo preciso ordine di importanza. Infatti se la prima necessità è lo sport, ci sono modelli migliori a prezzo più contenuto.

Ovviamente abbiamo tralasciato la volontà di mettersi al polso un pezzo di tecnologia digitale, ma in questo caso è abbastanza sicuro dire che Summit Lite è tra i modelli più completi del mercato.

Montblanc ha aggiunto alcune app, interessanti e che funzionano bene, peccato solo che non s’integrano totalmente con gli altri servizi Android e che non ci sia una companion app.

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