Ministro Valditara propone stop totale agli smartphone a scuola: niente eccezioni didattiche

Niente smartphone fino alle medie, secondo la nuova circolare del Ministro dell'Istruzione

Avatar di Luca Zaninello

a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato cambiamenti significativi per il prossimo anno scolastico durante il convegno "La scuola artificiale - Età evolutiva ed evoluzione tecnologica" tenutosi a Palazzo San Macuto a Roma. Una delle novità principali riguarda gli smartphone: dal prossimo anno, sarà vietato l'uso dello smartphone a scuola per qualsiasi scopo, anche didattico. Il Ministro ha precisato che l'uso di tablet o computer sarà permesso, ma solo sotto la guida attenta dei docenti.

Al centro delle nuove direttive vi è anche il ripristino del voto di condotta, passo che secondo il Ministro è essenziale per “ridare autorevolezza ai docenti e ripristinare nelle nostre scuole il principio di responsabilità individuale”. Valditara sottolinea l'importanza di una cittadinanza matura, che comprende doveri oltre che diritti e la cultura del rispetto necessaria per prevenire episodi di bullismo e violenza.

Valditara ha anche annunciato il ritorno del diario cartaceo per la registrazione dei compiti a casa, marcando una distanza dalle pratiche che vedevano l'uso esclusivo del registro elettronico. Questa decisione è volta a rafforzare l'abitudine alla scrittura manuale tra gli studenti, pur mantenendo le comunicazioni importanti attraverso i canali digitali per i genitori.

Il Movimento Italiano Genitori (Moige) ha espresso approvazione per l'iniziativa, evidenziando come queste misure pongano le basi per un uso più corretto e responsabile della tecnologia nell'ambito scolastico. Antonio Affinita, direttore generale del Moige, ha evidenziato come l'equilibrio nella digitalizzazione sia essenziale e come sia fondamentale coinvolgere anche i genitori in questo processo.

Ugualmente innovativa è la proposta di Valditara riguardo l'introduzione degli assistenti basati sull'intelligenza artificiale (AI) nel contesto scolastico. Il progetto pilota, previsto per l'anno scolastico 2024/25, mira a valutare l'efficacia degli assistenti AI nel migliorare le prestazioni degli studenti e l'inclusione di alunni con bisogni speciali. Il Ministro ha sottolineato la necessità che l'AI rimanga uno strumento a supporto della didattica, senza sostituire il ruolo critico del docente.

Per garantire che l'uso dell'AI sia etico e rispettoso della privacy, saranno individuate le migliori pratiche e assicurato che i docenti restino al centro del processo educativo.

"Pensiamo che l'AI possa portare a una riduzione del carico amministrativo in modo che gli insegnanti possano concentrarsi sul supporto, l'insegnamento e al rapporto personale con gli studenti, favorendo una maggiore inclusione con chi ha più necessità", sottolinea il ministro.

Infine, il Ministro ha ricordato l'importante finanziamento di 450 milioni di euro del PNRR destinato alla formazione dei docenti sull'uso delle nuove tecnologie e, in particolare, dell'AI. "Serve riconoscere al docente il suo ruolo decisivo e mantenerlo sempre al centro, governando l'Ai e non esserne al servizio, in modo che sia un supporto all'apprendimento per migliorare la didattica", ha concluso Valditara, enfatizzando la necessità di un'utilizzo dell'intelligenza artificiale che supporti e migliorare l'efficacia dell'insegnamento.

Leggi altri articoli