Si chiama Dimensity 1000 ed è il primo processore 5G di MediaTek. Il SoC era già stato anticipato nei mesi scorsi dalla stessa società taiwanese ma mancavano alcuni dettagli a riguardo, primo fra tutti il nome. La scelta di cambiare nomenclatura deriva dalla volontà del produttore di distinguere la serie di chip 5G dalla serie Helio, confinata all’era del 4G. Secondo MediaTek, "Dimensity rappresenta un passo verso una nuova era della mobilità - la quinta dimensione - per stimolare l'innovazione del settore e consentire ai consumatori di sbloccare le possibilità di connettività 5G".
Dimensity 1000 impiega la più recente CPU con architettura ARM Cortex-A77 combinata con la nuova GPU Mali-G77 a 9 core. È un chip octa-core (4 ARM Cortex-A77 con clock a 2,6 GHz e 4 core ARM Cortex-A55 con clock a 2,0 GHz). Una configurazione interessante che lo rende diverso rispetto a quella scelta dai diretti concorrenti che di solito adottano una configurazione che prevede la presenza di core a frequenza media.
MediaTek specifica, inoltre, che è stata integrata l’ultima unità di elaborazione per intelligenza artificiale (APU 3.0) per funzioni avanzate, supportando completamente le funzionalità NNAPI. Per quanto riguarda le memorie, Dimensity 1000 supporta le memorie LPDDR4X con un massimo di 16 GB di RAM. Dal punto di vista della connettività, il processore integra il modem 5G Helio M70, capace – a detta dell’azienda – di fornire una velocità in download fino a 4,7 Gbps e di 2,5 Gbps in upload. Attualmente, solo il Kirin 990 5G offre una soluzione simile, attesa tuttavia anche sul prossimo Snapdragon 865 di Qualcomm.
Il modem consentirà la connettività multimodale da 2G a 5G senza perdita di segnale supportando la banda nello spettro sub-6 GHz. Manca, invece, il supporto alle onde millimetriche (mmWave). Questo però non dovrebbe rappresentare un problema dato che questa frequenza è disponibile solo negli Stati Uniti, per il momento, con l’arrivo previsto nel 2020 in Giappone e in Corea del Sud.
Il SoC integra anche gli ultimi standard Wi-Fi 6 (2 × 2 802.11ax), Bluetooth 5.1+ e GPS dual-band (bande L1 + L5). Realizzato con processore produttivo a 7 nm FinFET, è in grado di supportare fotocamere fino a 80 Megapixel con codifica e decodifica di video fino alla risoluzione 4K a 60 fps. Può, infine, supportare display Full-HD+ fino a 120Hz e 2K fino a 90Hz.
Insomma, ha tutte le carte in regola per competere ad armi pari con i vari Snapdragon 865, Kirin 990 5G ed Exynos 990. Dimensity 1000 mira infatti a riportare MediaTek nel mercato dei processori di fascia alta. I primi dispositivi con a bordo il nuovo processore della casa taiwanese sono attesi per il primo trimestre del 2020. Staremo a vedere come si comporterà sul campo e se riuscirà a convincere i produttori di smartphone!
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