Mai più smartphone surriscaldato, nuova ventola a stato solido promette miracoli

Il nuovo chip micro-raffreddante di xMEMS potrebbe introdurre il raffreddamento attivo in ogni dispositivo mobile.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

xMEMS ha sviluppato il nuovo chip XMC-2400 µCooling, una ventola a stato solido spessa solo 1mm che promette di rivoluzionare il raffreddamento dei dispositivi ultra-sottili come smartphone e tablet. Utilizzando la tecnologia MEMS (Micro-Electro-Mechanical Systems), lo stesso principio degli innovativi driver ultrasonici per cuffie, il micro-chip di raffreddamento potrebbe prevenire il surriscaldamento e migliorare le prestazioni sostenute dei dispositivi.

Il chip XMC-2400 sfrutta la modulazione ultrasonica per creare pulsazioni di pressione che muovono l'aria, offrendo una soluzione di raffreddamento ideale per componenti che generano calore, come unità di elaborazione grafica (GPU) e processori. Oltre a non avere parti mobili, il suo design sottile consente di posizionarlo direttamente sopra i componenti caldi, e la sua resistenza a polvere e acqua è confermata da una certificazione IP58.

Secondo Mike Housholder, VP Marketing e Sviluppo Aziendale di xMEMS, il chip è in grado di spostare "fino a 39 centimetri cubi d'aria al secondo con 1.000 Pascal di contro pressione" e pesa meno di 150 milligrammi. Ha spiegato inoltre che il costo del chip sarà inferiore ai 10 dollari e sarà disponibile per alcuni partner entro la fine dell'anno, con una disponibilità più ampia prevista per il primo trimestre del 2025.

La miniaturizzazione è la chiave

La tecnologia xMEMS rappresenta una soluzione di raffreddamento attiva ultra-sottile che potrebbe diventare essenziale per i dispositivi futuri, come l'iPad Pro, che cercano di combinare prestazioni elevate e design sottili. Anche se sarà necessario attendere ulteriori test sul campo per confermare l'efficacia del chip, le potenzialità sono notevoli.

xMEMS non è sola nel campo del raffreddamento a stato solido. Anche l'azienda Frore ha sviluppato tecnologie simili, come i modelli AirJet Mini e Mini Slim, che generano una contro pressione più elevata ma sono leggermente più spessi di XMC-2400. Questo risalta la flessibilità e il potenziale di integrazione nei dispositivi moderni del chip di xMEMS, soprattutto per i costruttori orientati a prodotti molto sottili e leggeri.

Il passaggio da produrre driver per cuffie a chip di micro-raffreddamento non necessiterà di un cambiamento nelle linee di produzione, essendo TSMC e Bosch già partner di fabbricazione pronti per la nuova sfida, rendendo il processo ancora più facile e promettente per il futuro del raffreddamento in dispositivi sempre più miniaturizzati.

Nella storia della tecnologia, il progresso è sempre stato legato alla capacità degli ingegneri di superare le limitazioni fisiche dei dispositivi. L'avvento dei microsistemi elettromeccanici, noti come MEMS, ha marcato una svolta significativa. Prima del loro sviluppo, il raffreddamento dei componenti elettronici era ottenuto principalmente tramite ventole meccaniche ampie e spesso rumorose.

I MEMS hanno il vantaggio di essere estremamente piccoli, precisi e, soprattutto, capaci di operare in condizioni estreme con una affidabilità notevolmente alta. La prima apparizione dei MEMS risale agli anni '60, quando vennero utilizzati per migliorare la stabilità e la precisione dei sistemi inerziali nelle applicazioni aerospaziali.

Con il passare del tempo, la loro applicazione si è estesa notevolmente, coprendo settori che vanno dall'automobilistico al biomedico. Ma è nel settore dell'elettronica consumer che i MEMS stanno trovando una delle loro applicazioni più innovative: il raffreddamento di dispositivi estremamente compatti come smartphone e tablet.

La sfida di ridurre sempre più le dimensioni dei dispositivi mantenendo alte prestazioni e affidabilità è complessa. Prodotti come il chip XMC-2400 µCooling rappresentano la frontiera tecnologica per rispondere a tale esigenza. Utilizzando pulsazioni ultrasoniche per muovere l'aria, questi chip possono funzionare efficacemente senza parti mobili, eliminando usura e rumore — un grande passo avanti rispetto alle vecchie ventole.

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