L'Unione Europea ha lanciato un avviso a X, la piattaforma di social media di proprietà di Elon Musk, riguardo il suo sistema di verifica tramite spunte blu, ritenuto in violazione delle norme stabilite dal Digital Services Act (DSA).
Tale sistema di verifica, che consente agli utenti di pagare per ottenere la "verifica", è stato considerato ingannevole e non conforme alle prassi dell'industria, in quanto non permette agli utenti di discernere l'autenticità degli altri profili su piattaforma.
Secondo l'Unione Europea, inoltre, ci sono evidenze che molteplici malintenzionati stiano abusando del sistema di verifica per ingannare deliberatamente gli utenti. A seguito delle indagini condotte dalla Commissione Europea, si è scoperto che X non rispetta gli obblighi di trasparenza per quanto concerne la pubblicità e la fornitura di dati al pubblico e ai ricercatori.
Questo è il primo caso in cui un'azienda viene formalmente accusata di violare il DSA nelle prime fase del processo investigativo dell'UE. X ora ha l'opportunità di difendersi rispetto alle accuse avanzate.
Margreth Vestager, ha dichiarato che X non rispetta il DSA in aree chiave quali l'uso di pattern oscuri, attraverso i quali inganna gli utenti, e non fornendo adeguato accesso a un archivio pubblicitario o blocchi nell'accesso ai dati per i ricercatori.
Il DSA pone la trasparenza come suo nucleo essenziale e l'intenzione è quella di assicurare che tutte le piattaforme, inclusa X, rispettino la legislazione dell'UE. Se X non affronterà adeguatamente le tre questioni sollevate dalla Commissione Europea, potrebbe essere soggetta a azioni formali e multe fino al 6% del suo fatturato globale.
Poiché X è un'azienda privata (acquistata da Elon Musk per 44 miliardi di dollari nel ottobre del 2022) non è chiaro quanto esattamente potrebbe perdere in termini di penalità finanziarie. Essendo un Very Large Online Platform (VLOP), X raggiunge più di 45 milioni di utenti attivi mensili nell'UE.
L'indagine della Commissione su X è stata avviata il 18 dicembre 2023 e abbraccia tematiche quali: pratiche ingannevoli, trasparenza degli annunci pubblicitari e accesso ai dati per i ricercatori.
L'indagine ha anche esaminato la disseminazione di contenuti illegali sulla piattaforma e le sue pratiche di moderazione in seguito alla guerra tra Israele e Hamas, un'indagine che è tuttora in corso.
L'intensificarsi di tali indagini da parte dell'UE segue l'iniziativa più ampia di irrobustire le regole per i grandi colossi tecnologici. Anche Meta è sotto l'occhio del ciclone con indagini DSA destinate a valutare se la compagnia ha fatto abbastanza per moderare contenuti politici, ingannevoli o illegali su Facebook e Instagram, oltre a proteggere i minori che utilizzano le piattaforme.