L'iPad Pro OLED permette di sostituire la batteria con facilità, ma non è tutto oro quello che luccica

La riparazione del nuovo iPad Pro OLED rimane una sfida molto complessa, ma sostituire la batteria è estremamente più facile rispetto al passato.

Avatar di Andrea Maiellano

a cura di Andrea Maiellano

Author

L'ultima versione dell'iPad Pro di Apple si distingue non solo per la sua insolita rigidità nonostante lo spessore ridotto (al punto che anche sul canale YouTube JerryRigEverything, Zack è rimasto sorpreso dall'ottima resistenza del tablet) ma anche per una maggiore facilità di riparazione.

Una novità positiva secondo i risultati ottenuti da iFixit, la piattaforma nota per le sue analisi approfondite su dispositivi tecnologici, in seguito al disassemblamento del tablet.

Il team di iFixit, guidato da Shahram Mokhtari, ha rivelato che la batteria da 38.99Wh dell’iPad Pro, elemento che con il tempo necessita inevitabilmente di sostituzione, è sorprendentemente accessibile, semplificando notevolmente le operazioni di riparazione rispetto ai modelli precedenti.

Per accedere alla batteria è ancora necessario rimuovere il display OLED, un'operazione che va comunque eseguita da dei professionisti, ma superato l'ostacolo dello schermo, il team ha potuto rimuovere la batteria quasi immediatamente, dopo aver smontato il corpo della fotocamera e gestito una struttura in alluminio che complicava l'accesso ad alcune linguette.

In precedenza, per chi non ne fosse a conoscenza, era necessario smontare ogni singolo componente principale per raggiungere la batteria, motivo per il quale era consigliabile contattare l'assistenza di Apple.

Al netto della semplicità con cui si può accedere alla batteria del nuovo iPad Pro OLED, iFixit ha riscontrato alcune problematiche legate allo spessore davvero ridotto del dispositivo. 

Molti componenti, inclusa la scheda logica, sono fissati con colla, rendendone impossibile la rimozione senza danneggiarli. Allo stesso modo, l'estrema sottigliezza della scheda logica, apre a scenari in cui c'è il rischio concreto di piegarla accidentalmente, e irrimediabilmente, durante le operazioni di riparazione.

Inoltre, si è scoperto che il modello da 256GB, così come quello da 512GB, utilizza un singolo chip NAND per l'archiviazione, il che tecnicamente lo rende più lento rispetto ai modelli da 1TB e da 2TB.

Stesso discorso vale per la RAM, limitata a 8GB nei due modelli con storage più ridotto ed estesa a 16GB nei modelli da 1TB e da 2TB.

Parallelamente, iFixit ha esaminato anche la nuova Apple Pencil Pro. Per accedere alla batteria della penna, Mokhtari ha dovuto utilizzare un tagliatore ad ultrasuoni, provocando una distruzione totale dello strumento. Il video di questo processo è stato descritto, ironicamente, come "il peggior video ASMR del mondo". 

Leggi altri articoli