Le foto scattate con i Pixel 10 saranno speciali

Il Tensor G5 che animerà i Pixel 10 avrà un ISP tutto nuovo e progettato interamente da Google, dando all'azienda una potenziale marcia in più per la fotografia computazionale.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

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Google si prepara a un importante cambiamento strategico per il suo chip Tensor di prossima generazione, il Tensor G5, che alimenterà la serie Pixel 10 prevista entro la fine del 2025. Secondo un rapporto esclusivo di Android Authority, basato su fonti interne a Google, il Tensor G5 segnerà un netto distacco dal passato, abbandonando la produzione di Samsung a favore di TSMC e adottando una serie di componenti "off-the-shelf" per sostituire le parti precedentemente fornite dal gigante sudcoreano.

La fine di una collaborazione, l'inizio di una nuova era

Fin dal suo debutto, il chip Tensor di Google è stato il risultato di una stretta collaborazione con Samsung, sfruttando sia la fonderia del colosso sudcoreano sia i suoi chip Exynos come base di partenza. Questa partnership ha permesso a Google di entrare rapidamente nel mercato dei chip per smartphone, ma ha anche comportato alcune limitazioni in termini di personalizzazione e controllo.

Il passaggio a TSMC, con il suo avanzato processo produttivo a 3nm, rappresenta un salto di qualità significativo per Google. Tuttavia, questa transizione ha richiesto una riprogettazione di alcune parti del chip, con l'adozione di componenti standardizzati provenienti da diversi fornitori.

Un chip "ibrido": componenti Google e soluzioni di terze parti

Il Tensor G5 manterrà alcune delle innovazioni introdotte da Google nelle precedenti generazioni, come la Tensor Processing Unit (TPU) per l'intelligenza artificiale, il processore di segnale digitale (DSP), il compressore di memoria e il processore audio. Questi componenti, ulteriormente migliorati, continueranno a garantire le prestazioni e le funzionalità distintive dei Pixel.

Tuttavia, per adattarsi alla produzione di TSMC, Google ha dovuto sostituire alcune parti precedentemente fornite da Samsung. Ecco le principali modifiche:

  • GPU: Si passa da una GPU Arm Mali a una Imagination Technologies DXT.
  • Codec video: Il codec "BigWave" di Google e il Multi Format Codec (MFC) di Samsung vengono sostituiti dal WAVE677DV di Chips&Media, in grado di gestire codifica e decodifica 4K120 in vari formati, tra cui AV1, VP9, HEVC e H.264.
  • Controller del display/GPU 2D: Il DPU di Samsung lascia il posto al DC9000 di VeriSilicon.
  • Processore del segnale di immagine (ISP): La vera novità è l'adozione di un ISP completamente personalizzato da Google, che sostituisce la soluzione precedente basata su un ISP Samsung personalizzato con blocchi Google.
  • Controller di livello fisico: I controller di Samsung vengono sostituiti dai core IP DesignWare di Synopsys.
  • Controller SPMI: Da Samsung a SmartDV SPMI.
  • Controller PWM: Da Samsung a FTPWMTMR010 di Faraday Technologies.
  • Controller UFS: Da Samsung a un fornitore terzo non ancora identificato.

ISP personalizzato: un salto di qualità per la fotocamera dei Pixel?

La scelta di sviluppare un ISP completamente personalizzato è particolarmente significativa. Google aveva già utilizzato ISP proprietari in passato, con il "Pixel Visual Core" nel Pixel 2 e il "Pixel Neural Core" nel Pixel 4, prima di abbandonarli con l'arrivo dei Tensor. Il ritorno a un ISP custom suggerisce la volontà di Google di riprendere il controllo completo sull'elaborazione delle immagini, uno degli aspetti più apprezzati degli smartphone Pixel.

L'inclusione di questo ISP custom all'interno di un SoC completamente realizzato su misura renderà i Pixel 10 speciali: saranno i primi a scattare foto esattamente come Google le vuole, permettendo all'azienda di elaborare i dati come preferisce sin dall'istante immediatamente dopo la cattura.

L'adozione di componenti standardizzati non è una pratica insolita nel settore dei chip. Molte aziende, inclusa la stessa Samsung, utilizzano core IP forniti da terze parti per funzioni standard, come i controller delle interfacce. Questo approccio consente di ridurre i costi e i rischi di sviluppo, concentrando le risorse sulle aree in cui è possibile ottenere un vantaggio competitivo. Questa strategia per il Tensor G5 permetterà una maggiore indipendenza per il futuro.

Un nuovo capitolo per i chip Tensor

Il Tensor G5 rappresenta un punto di svolta per Google. La partnership con Samsung è stata fondamentale per gettare le basi del progetto Tensor, consentendo a Google di acquisire esperienza e sviluppare le proprie tecnologie. Ora, con il passaggio a TSMC e l'adozione di un mix di componenti proprietari e standardizzati, Google sembra pronta a scrivere un nuovo capitolo nella storia dei suoi chip, puntando su una maggiore indipendenza e innovazione.

Resta da vedere come queste modifiche si tradurranno in termini di prestazioni e funzionalità per gli utenti finali, ma l'attesa per il Pixel 10 è sicuramente alta. L'abbandono di componenti Samsung a favore di alternative "off-the-shelf," ed in particolare la reintroduzione di un ISP custom, solleva la possibilità di cambiamenti, anche drastici, al comparto fotografico dei prossimi Pixel.

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Quindi foto sempre più posticce e pittate da una IA e sempre meno reali ?
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