La nuova versione di Siri potrebbe arrivare prima del previsto

Una nuova data rende meno "pessimistiche" le previsioni sull'arrivo della nuova Siri, con il NYT che svela i retroscena di questo ritardo.

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a cura di Andrea Maiellano

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L'evoluzione di Siri si trova a un giro di boa decisivo, con Apple che sembra finalmente pronta a implementare funzionalità avanzate nel suo assistente virtuale dopo mesi di ritardi e conflitti interni. Secondo quanto riportato dal New York Times, il colosso di Cupertino potrebbe lanciare una versione rinnovata dell'assistente vocale entro l'autunno 2025, poco prima della stagione natalizia. Le nuove capacità includerebbero funzioni che erano originariamente previste per iOS 18, come la possibilità di modificare e inviare foto a un contatto su richiesta dell'utente, segnalando un cambiamento significativo nell'approccio di Apple all'intelligenza artificiale conversazionale.

Questa tempistica rappresenta la previsione più ottimistica emersa finora riguardo al rilascio delle nuove funzionalità. In precedenza, la portavoce di Apple Jacqueline Roy aveva dichiarato al blog Daring Fireball che l'azienda prevedeva di iniziare a introdurre le funzionalità potenziate di Siri "nel corso del prossimo anno", senza specificare date precise. In netto contrasto, secondo le fonti di Bloomberg's Mark Gurman, il dipartimento AI di Apple ritiene che una "versione veramente modernizzata e conversazionale di Siri" non sarà pronta prima del 2027 "nel migliore dei casi", evidenziando le difficoltà tecniche che il progetto sta affrontando.

Dietro questi ritardi si nasconde una complessa rete di problemi organizzativi e conflitti di leadership. Lo scorso marzo, John Giannandrea, che guidava le divisioni AI e Siri di Apple, è stato sostituito dopo che il CEO Tim Cook avrebbe "perso fiducia" nelle sue capacità, secondo quanto riportato da Bloomberg. Contemporaneamente, The Information ha rivelato tensioni tra il direttore senior Robby Walker e l'executive software Sebastien Marineau-Mes riguardo a chi dovesse supervisionare il progetto di aggiornamento di Siri.

La situazione appare ancora più critica considerando le testimonianze di ex dipendenti del gruppo AI e machine learning (AI/ML) di Apple, che hanno indicato Walker come mancante dell'ambizione e della propensione al rischio necessarie per rinnovare radicalmente Siri. Le difficoltà del team erano talmente evidenti che internamente era stato soprannominato "AIMLess" (senza obiettivo) dagli ingegneri dell'azienda, segnalando un problema culturale più profondo all'interno della divisione.

Il New York Times ha inoltre rivelato che nel 2023 si sono verificati ulteriori ostacoli quando i tentativi di Tim Cook di raddoppiare il budget del team per l'acquisto di chip AI sono stati apparentemente ridimensionati da Luca Maestri, direttore finanziario di Apple. Secondo le fonti, Maestri avrebbe "ridotto l'aumento a meno della metà" rispetto a quanto richiesto da Cook, spingendo invece il team a rendere più efficienti i chip esistenti, di cui 50.000 avevano più di cinque anni di vita.

Questo approccio conservativo alle risorse hardware ha posto Apple in una posizione di svantaggio rispetto ai concorrenti diretti. Gli informatori hanno riferito al NYT che la quantità di chip a disposizione di Apple era "di gran lunga inferiore" rispetto alle centinaia di migliaia acquistate da rivali come Microsoft, Amazon, Google e Meta, evidenziando un possibile divario tecnologico che potrebbe spiegare perché l'assistente vocale di Apple sia rimasto indietro rispetto alle soluzioni concorrenti.

L'urgenza di Apple di modernizzare Siri si inserisce in un contesto di mercato sempre più competitivo, dove gli assistenti virtuali stanno evolvendo rapidamente verso sistemi di intelligenza artificiale generativa capaci di interazioni più naturali e personalizzate. La crescente popolarità di ChatGPT e di altre soluzioni basate su modelli linguistici avanzati ha messo ulteriore pressione su Apple per recuperare terreno in questo settore strategico.

Nonostante le difficoltà interne e i ritardi accumulati, l'indicazione di un possibile lancio nell'autunno 2025 suggerisce che Apple stia concentrando gli sforzi per non perdere ulteriore terreno nel settore dell'AI conversazionale. Resta da vedere se questa tempistica sarà rispettata e, soprattutto, se le nuove funzionalità di Siri saranno all'altezza delle aspettative degli utenti e del potenziale innovativo che ci si aspetta da un'azienda del calibro di Apple.

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