La fotocamera di Oppo Find X5 Pro è frutto di 10 anni di esperimenti

La fotocamera di Oppo Find X5 Pro è frutto di dieci anni di ricerca e sviluppo che hanno portato a questi risultati.

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a cura di Rossella Pastore

Del comparto fotografico "vicino alla perfezione" di Oppo Find X5 Pro vi avevamo già parlato approfonditamente in questo articolo. Oggi vogliamo tornare ad analizzare la fotocamera straordinaria di questo smartphone, soffermandoci più nello specifico sul percorso decennale che ha portato al suo sviluppo.

Partiamo dall'inizio, ossia dal 2014, anno dell'introduzione sul mercato della tecnologia pixel binning, fondamentale per riuscire a catturare al meglio una scena in condizioni di scarsa luminosità. Dal 2014 al 2018, invece, abbiamo assistito all'ascesa dell'OIS e della fotografia computazionale, che hanno reso possibile l'acquisizione di foto nitide e dai colori vivaci anche in contesti notturni; tutte queste tecnologie sono state acquisite da Oppo e portate a un livello successivo, fino a che – intorno al 2019 – non si è presentata la necessità di far fronte a una nuova sfida.

La sfida in questione era quella di riuscire a combinare in maniera efficace tutte le tecniche fotografiche più avanzate (riduzione avanzata del rumore grazie all'AI, scatti notturni con multi-esposizione e riconoscimento dei volti) che richiedevano di svolgere un grande lavoro istantaneamente (con conseguente aumento dei consumi energetici).

È così che è nato MariSilicon X, il primo NPU (Neural Processing Unit) per l'imaging che ha permesso a Oppo di "sbloccare" la potenza di elaborazione necessaria per effettuare al meglio queste operazioni.

Ovviamente anche i video ne hanno giovato: solitamente, uno smartphone tradizionale impiega diversi secondi per catturare e raccogliere i dati di una singola immagine fissa, mentre Oppo Find X5 Pro è in grado di generare 30 o 60 immagini al secondo per la registrazione di un video. Allo stesso tempo, le informazioni processate in un secondo possono essere pari a un massimo di 3 miliardi di pixel.

Ma Oppo Find X5 Pro dà il meglio di sé anche quando si tratta di registrare video al buio, grazie alla modalità 4K Ultra Night Video che impiega una combinazione di AINR e 3DNR per immagini ultra-dettagliate e dalla gamma dinamica elevata.

Inoltre, il 3DNR effettua un confronto dei fotogrammi per ricostruire al meglio il movimento nel mondo reale, mentre la tecnologia DOL-HDR consente di catturare due fotogrammi contemporaneamente per immagini HDR prive dell'effetto fantasma.

Degna di nota è anche la fotocamera grandangolare presente sul dispositivo, che dispone di un sistema di stabilizzazione a cinque assi utile per contrastare il tremolio, ridurre il rumore e rendere così le scene più nitide.

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