Il governo cinese ordina il lockdown parziale, si fermano tutte le attività produttive dell'area di Shenzhen, cuore dell'industria tech. Sospese le attività della Foxconn, ma anche della Unimicron Technology e della General Interface Solution. A subire il colpo più violento è Apple, ma assieme a lei sono penalizzate anche Intel, Nvidia, Google, Microsoft, Samsung e Sony.
Si fermano tutti i parchi industriali della provincia. Solo le attività considerate essenziali potranno continuare, tra queste supermercati, farmacie e istituzioni mediche. Chiudono anche i ristoranti, che potranno continuare ad accettare esclusivamente le consegne a domicilio.
Shenzhen è il secondo centro cinese di produzione della Foxconn, subito dopo Zhengzhou. A Shenzhen anche le fabbriche della General Interface Solution - sempre di proprietà della Foxconn - che è specializzata nella produzione dei display, inclusi quelli degli iPhone. Infine, la Unimicron fornisce parte dei chip utilizzati da Apple, Intel e Nvidia.
I danni per la filiera dell'elettronica di consumo mondiale sono enormi. «Immagina di avere una fabbrica con oltre 100 lavoratori e all'improvviso non puoi più fare nulla», commenta a Reuters Paul Weedman, analista di Victure Industrial Co. «Non puoi più processare gli ordini, né accettarne di nuovi. L'impatto del lockdown non è di 2 o 3 settimane, ma di 3 o 6 mesi».
Nel frattempo inizia a farsi sentire anche l'insofferenza degli insider del polo industriale cinese nei confronti delle continue politiche di lockdown. «La speranza è che ci facciano riprendere la produzione presto, non possiamo farci molto», ha spiegato sempre a Reuters il proprietario di una fabbrica dell'area di Shenzhen. «Tutto il mondo ha voltato pagina, eccetto la Cina. Dovrebbero abbandonare la strategia zero-COVID».
Il lockdown lascia macerie anche nell'industria automotive. Trai marchi colpiti dallo stop all'attività delle fabbriche anche Toyota e Volkswagen, che hanno parte della loro produzione a Changchun, un'altra città colpita dalle nuove ondate di contagi e sottoposta a lockdown.
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