Jony Ive abbandona Apple. L'uomo che ha firmato il design dei dispositivi che hanno fatto grande l'azienda, lascia Cupertino dopo oltre vent'anni. L'annuncio è arrivato ieri sera, attraverso un comunicato pubblicato sul portale ufficiale del gigante californiano. Un cambiamento epocale, l'addio dell'uomo definito da Jobs come "la persona con il maggior potere esecutive in Apple dopo di me". Insomma, non è un semplice dirigente ad andar via.
Il futuro di Ive è comunque già scritto. Fonderà infatti una nuova società chiamata LoveFrom, con la quale si dedicherà principalmente ai settori della tecnologia indossabile e della salute, ovviamente dal punto di vista del design. Stando comunque alla nota ufficiale, la collaborazione con Apple dovrebbe continuare da consulente esterno, anche perché è molto probabile che ci siano diversi progetti già in cantiere che dovranno essere ultimati.
Difficile, allo stato attuale, individuare le ragioni che hanno portato a queste dimissioni. Apple è certamente cambiata come azienda negli ultimi anni e non ci sono dubbi sul fatto che, oggi, sia una realtà differente rispetto all'epoca Jobs. Di contro però l'importanza di Ive non è mai stata messa in discussione, tanto da essere la mente, da un punto di vista estetico, anche dei più recenti dispositivi del gigante californiano, tra cui spicca inevitabilmente iPhone X, il cui design con il notch sta di fatto segnando un'epoca.
Proprio i dispositivi che portano la firma di Ive, testimoniano il suo ruolo di primo piano ricoperto in Apple: l'iMac G3, datato 1998, l'all-in-one con il corpo trasparente colorato; l'iPod di prima generazione, svelato nel 2001, che ha di fatto dato avvio alla rivoluzione digitale del mercato discografico; l'iPhone di prima generazione, presentato nel 2007, che ha aperto la strada agli smartphone; l'iPad, lanciato nel 2010, praticamente il prodotto che ha fatto scoprire il concetto di tablet al grande pubblico; iOS 7, ufficializzato nel 2013, che ha rappresentato il più importante cambiamento grafico del sistema operativo dell'azienda di Cupertino.
Sono solo alcuni dei progetti a cui ha lavorato l'ormai ex Chief Design Officer. Del resto, basti pensare a quanto sia importante per Apple l'aspetto estetico dei propri dispositivi per comprendere la portata di queste dimissioni. D'ora in poi Evans Hankey, attuale vice presidente del design industriale, e Alan Dye, VP del design dell'interfaccia umana, si interfacceranno direttamente con Jeff Williams, che trascorrerà maggior tempo a lavorare con il team di progettazione.
Chissà cosa accadrà adesso al suo tanto chiacchierato ufficio personale. Un luogo oggetto di vere e proprie leggende, considerando come Ive fosse l'unico designer a disporre di un ufficio personale in Apple. Pare che soltanto le persone chiave del suo team - e altri con ruolo di rilievo nell'azienda - avessero accesso alla stanza, al cui interno sarebbero contenuti tutti i nuovi progetti del gigante californiano, inclusi concept e prototipi per il futuro. Non a caso, la camera è insonorizzata attraverso strati di spugna e lana inseriti tra le intercapedini delle pareti, le finestre sono oscurate e impediscono di vedere dall'esterno attraverso un forte riflesso.
In realtà, il vero interrogativo riguarda il futuro dei prodotti Apple da un punto di vista estetico. È evidente che l'uscita di scena di Jony Ive comporterà un cambiamento, soprattutto con il passare degli anni, quando i progetti già in cantiere - e su cui il designer continuerà a collaborare - saranno ultimati. Insomma, dopo la fase "post Jobs", l'azienda di Cupertino deve prepararsi all'epoca "post Ive".
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