IT-Wallet? Quattro amici lo avevano brevettato nel 2018

L'idea è nata nel 2015 da uno di loro, che dimenticava spesso il portafogli a casa. Nel 2018 il brevetto, prima in Italia, poi in Europa e in Cina.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Forse IT-Wallet non è la novità che sembra essere: esiste già da parecchio, per la precisione dal 2018, quando quattro amici hanno brevettato un sistema per digitalizzare i documenti personali e tenerli sullo smartphone, anticipando di anni l'app lanciata dal governo italiano.

L'idea è ancora più vecchia e risale al 2015. All'epoca, Achille Pievani mirava a creare un'app per raccogliere tutti i documenti personali sul cellulare, con validità legale. Insieme a Luca Vegini, Gabriele Lavelli e Lorenzo Muratori, Pievani ha ottenuto il brevetto italiano nel 2018 e successivamente quelli europeo e cinese.

L'app permette di caricare sullo smartphone patente, tessera sanitaria e altri certificati, tutti con validità legale, al pari dei documenti cartacei. In pratica, esattamente come IT-Wallet.

Dopo aver ottenuto i brevetti, i quattro hanno cercato di proporre la loro idea alle istituzioni italiane, tra cui PagoPA e la Zecca dello Stato. Tuttavia, non hanno ottenuto risultati concreti. "Essendo noi una realtà piccola veniamo sempre rimbalzati da una parte all'altra, non si capisce mai con chi si deve parlare", ha dichiarato Pievani.

Con il lancio dell'IT-Wallet da parte del governo, il gruppo si trova ora di fronte a una sfida legale: secondo Pievani, "In qualsiasi modo si rischia di finire in tribunale". Gli amici aspetteranno gennaio, per poi decidere se intraprendere eventuali azioni legali. Nel frattempo il loro brevetto è depositato come standard a Bruxelles, una scelta che potrebbe mettere in difficoltà chiunque sviluppi un sistema simile, incluso lo Stato italiano.

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