iPhone genera da solo una foto "impossibile", ecco come ha fatto

L'immagine è diventata virale, la donna è ritratta in tre pose diverse contemporaneamente. E no, l'immagine non è stata modificata.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Tessa Coates, attrice e comica britannica, ha condiviso la sua esperienza surreale su Instagram, affermando che il tessuto stesso della realtà è sembrato sgretolarsi quando ha esaminato una foto apparentemente innocente scattata con l'iPhone che la ritraeva in abito da sposa.

L'immagine, catturata in un negozio di abiti da sposa, ritraeva Coates in posa davanti a due grandi specchi. Tuttavia, quello che avrebbe dovuto essere uno sguardo di routine alla sua eleganza nuziale si è trasformato in una sconcertante rivelazione. I riflessi negli specchi non rispecchiavano la realtà. Un riflesso la mostrava con entrambe le braccia abbassate, mentre l'altro le mostrava elegantemente sollevate.

Questo enigma ottico ha causato all'attrice, poco informata su come funzionano le fotocamere degli smartphone, un attacco di panico che l'ha vista uscire per strada a prendere aria. In cerca di risposte, si è recata ad un Apple Store, dove un addetto di nome Roger le ha svelato il mistero. L'iPhone non è solo una fotocamera, ma un vero e proprio computer con una propensione alla fotografia computazionale.

Roger ha spiegato alla donna che l'iPhone cattura rapidamente una serie di immagini a raffica, anche in modalità foto normale. Lo smartphone poi sceglie le parti migliori di ogni scatto e le unisce per realizzare l'immagine finale. Il leggero movimento di Coates tra un fotogramma e l'altro ha prodotto una foto composita che ha unito due momenti leggermente diversi. Il risultato: un errore di composizione che, secondo Roger, si verifica "una volta su un milione".

Roger ha poi sottolineato che il particolare glitch incontrato da Coates è stato una conseguenza inaspettata dell'intricata danza tra il movimento umano e la fotografia computazionale.

L'incidente getta luce sul mondo della fotografia computazionale, una forza trainante dietro i significativi passi avanti compiuti nell'imaging su smartphone.

Vista la difficoltà nel migliorare a livello hardware i piccoli sensori degli smartphone, la fotografia computazionale arriva in soccorso utilizzando algoritmi che sfruttano la fusione di molte immagini catturate in sequenza velocissima ad ogni pressione del tasto di scatto.

Il pixel binning, in cui i dati provenienti da più pixel vengono amalgamati per migliorare la qualità dell'immagine senza in condizioni di scarsa luminosità, è solo un esempio dei complessi processi che entrano in gioco ogni volta che pensate di fermare il tempo con una fotografia.

Mentre i nostri smartphone continuano ad evolversi in veri e propri supercomputer tascabili, la prova dell'abito da sposa di Coates ci ricorda che, in questa era digitale, anche le fotografie più banali sono il risultato di complessi calcoli e valutazioni fatti quasi istantaneamente dai potenti processori.

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