I primi benchmark di iPhone 16 Pro ci mostrano come batte e dove perde contro Android

I test condotti da Tom's Guide confermano un sostanziale incremento delle performance degli iPhone 16 Pro ma con qualche aspetto ancora migliorabile

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a cura di Andrea Maiellano

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Apple ha finalmente rilasciato i nuovi iPhone 16 Pro e 16 Pro Max (che potete trovare su Amazon con tempi di consegna ridotti rispetto allo store di Apple), dotati del potente chip A18 Pro che promette prestazioni nettamente superiori rispetto alla generazione precedente. I test condotti da Tom's Guide confermano un sostanziale incremento delle performance, pur evidenziando alcuni aspetti migliorabili.

Il nuovo processore A18 Pro rappresenta un notevole passo avanti in termini di potenza di calcolo e efficienza energetica. Secondo Apple, offre un aumento del 15% nelle prestazioni della CPU e del 20% in quelle grafiche rispetto all'A17 Pro, mantenendo al contempo un'efficienza energetica "senza precedenti".

L'iPhone 16 Pro si conferma il telefono più potente sul mercato, ma con margini di miglioramento per quanto concerne la grafica.

I test Geekbench mostrano risultati impressionanti per l'iPhone 16 Pro che in single-core raggiunge i 3400 punti, mentre in multi-core tocca gli 8341 punti.

Questi punteggi superano nettamente quelli del Galaxy S24 Ultra di Samsung, con un vantaggio del 47% nel test single-core e del 15% in quello multi-core. Ancora più ampio è il divario rispetto ai Google Pixel 9, che restano decisamente più indietro con il loro chip Tensor G4.

Nei test grafici 3DMark, invece, l'A18 Pro mostra dei chiari progressi rispetto all'A17 Pro ma non riesce a raggiungere le prestazioni dello Snapdragon 8 Gen 3 di Qualcomm.

L'iPhone 16 Pro risulta quindi inferiore del 15% nel ray tracing e dell'8,7% nella resa grafica rispetto al top di gamma Samsung.

Nel test di transcodifica video di Tom's Guide, l'iPhone 16 Pro si è dimostrato nettamente superiore a qualsiasi concorrente, mostrando un divario di ben 21 secondi rispetto al Samsung Galaxy S24 Ultra.

L'iPhone ha completato il rendering nella metà del tempo rispetto al rivale Android, confermando l'ottimizzazione del chip A18 Pro per i carichi di lavoro intensivi.

Lo schermo dell'iPhone 16 Pro, invece, non mostra progressi significativi rispetto al modello precedente, portando il Galaxy S24 Ultra a offrire una migliore copertura dello spazio colore, mentre i Pixel 9 Pro raggiungono una luminosità decisamente superiore. 

Nonostante le voci su una possibile ricarica a 45W, l'iPhone 16 Pro non supera i 30W del modello precedente, offrendo delle prestazioni di ricarica meno appetibili rispetto alla concorrenza. Al momento la line Pro garantisce il 29% di ricarica in 15 minuti e il 56% in 30.

Come paragone, considerate che il Galaxy S24 Ultra raggiunge il 71% in 30 minuti grazie alla ricarica a 45W, mentre il Pixel 9 Pro XL arriva al 63%. Apple resta indietro in questo campo, compensando però con un'ottima autonomia, che nei primi test sembra realmente essere la migliore mai vista in un iPhone.

L'iPhone 16 Pro si conferma uno smartphone di altissimo livello, con prestazioni generali al top del mercato. Il chip A18 Pro offre un notevole incremento di potenza rispetto alla generazione precedente, soprattutto nell'elaborazione CPU e video.

Restano, però, dei margini di miglioramento nella grafica, nel display e nella velocità di ricarica, ambiti in cui la concorrenza Android sembra avere un leggero vantaggio. Nel complesso, Apple propone un dispositivo di fascia premium in grado di soddisfare anche gli utenti più esigenti.

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