Il Mobile World Congress (MWC) di Barcellona, palcoscenico globale per le ultime novità nel mondo della tecnologia mobile e non solo, è in pieno svolgimento. Tra i protagonisti indiscussi dell'edizione 2025, Xiaomi ha catturato l'attenzione con il lancio internazionale della sua attesissima serie di smartphone Xiaomi 15. Un lancio che segna un ulteriore passo avanti per l'azienda cinese, sempre più determinata a consolidare la propria posizione nel mercato europeo e, in particolare, in quello italiano.
Per approfondire le strategie, le ambizioni e le sfide di Xiaomi nel nostro Paese, abbiamo avuto l'opportunità di intervistare in esclusiva Michael Feng, Country Manager di Xiaomi Italia, direttamente dal cuore pulsante del MWC. Un'occasione unica per gettare uno sguardo dietro le quinte di uno dei colossi tech più dinamici del panorama globale, e per comprendere meglio la sua visione per il futuro.
L'Italia, come emerge dalle parole di Feng, rappresenta un mercato chiave per Xiaomi, un "Paese di prima priorità" dove l'azienda ha già ottenuto risultati significativi, ma dove vede ancora un enorme potenziale di crescita. Non si tratta solo di vendere smartphone, seppur di fascia alta come la nuova serie Xiaomi 15, che si distingue per le sue avanzate funzionalità basate sull'intelligenza artificiale. La visione di Xiaomi è molto più ampia e abbraccia un intero ecosistema di prodotti interconnessi, che spaziano dai dispositivi wearable ai grandi elettrodomestici, fino ad arrivare all'ambizioso progetto dell'auto elettrica, la Xiaomi SU7, già presentata in Cina e destinata a sbarcare anche in Europa.
Durante la nostra conversazione, Feng ha delineato con chiarezza gli obiettivi di Xiaomi in Italia: incrementare la quota di mercato nel settore degli smartphone, ampliare la gamma di prodotti disponibili, rafforzare la presenza sia online, attraverso il canale diretto mi.com, sia offline, con una maggiore capillarità dei punti vendita e una migliore esperienza utente in-store. Il tutto, mantenendo fede a quella che Feng definisce la filosofia fondamentale di Xiaomi: offrire "prezzi onesti" e "creare un rapporto di amicizia con gli utenti".
Ma quali sono le sfide che Xiaomi deve affrontare in Italia? Come si confronta l'azienda con la concorrenza agguerrita in un mercato maturo e complesso come il nostro? E quali sono le peculiarità del consumatore italiano rispetto ad altri mercati europei? A queste e ad altre domande, Michael Feng ha risposto con trasparenza e concretezza, offrendo una panoramica completa e dettagliata delle strategie e delle prospettive di Xiaomi nel Bel Paese.

In secondo luogo, per quanto riguarda le fasce di prezzo e i prodotti, l'Italia presenta una maggiore domanda per la fascia medio-alta. Ad esempio, il lancio odierno della serie Xiaomi 15 può ottenere risultati migliori in Italia. Mentre nei Balcani l'attenzione potrebbe essere focalizzata su prodotti al di sotto dei 200 o 300 euro, in Italia siamo in grado di vendere dispositivi che raggiungono i 900 o anche i 1.000 euro.


Non solo in mercati come la Colombia e l'Italia, ma ovunque, ci impegniamo a proporre i migliori prodotti al miglior prezzo. Credo che questa sia la ragione principale del nostro successo in molti mercati.
Per quanto riguarda la sfida più grande in Italia, come ha accennato il nostro Presidente, Mr. William Lu, la nuova strategia globale di Xiaomi si concentra sull'ecosistema "Human x Car x Home". Attualmente, in Italia, la nostra offerta è limitata agli smartphone e ad alcuni prodotti AIoT. In Cina, invece, abbiamo oltre 3.000 SKU, mentre a Milano ne abbiamo forse solo 200 o 300.
Pertanto, la sfida principale per i prossimi tre o cinque anni sarà come introdurre nel mercato italiano un maggior numero di prodotti caratterizzati dal miglior design, dal miglior prezzo e dalla migliore tecnologia. Questa è, a mio avviso, una delle sfide più significative che ci attendono.


In secondo luogo, riteniamo che la quota di mercato di Xiaomi in Italia abbia un notevole potenziale di crescita. Pertanto, ci concentreremo sull'incremento della nostra quota nel settore degli smartphone.
Abbiamo poi altri progetti in cantiere. Ad esempio, come accennato in precedenza riguardo agli SKU, il prossimo anno lanceremo a livello globale una linea di grandi elettrodomestici, tra cui lavatrici e condizionatori. E, naturalmente, l'Italia, essendo un mercato di primaria importanza per Xiaomi, sarà tra i primi paesi a beneficiare di questi lanci.
Inoltre, abbiamo appena presentato in Cina la Xiaomi SU7 e la SU7 Max, che hanno riscosso un enorme successo. Fa parte dei nostri piani introdurre questi modelli anche in altri mercati.




Come ho accennato in precedenza, siamo l'unico marchio a livello globale ad avere una strategia incentrata sull'ecosistema 'Human x Car x Home'. Ci troviamo, quindi, su un percorso differente. Inoltre, nel settore degli smartphone, manteniamo costantemente una solida quota di mercato, posizionandoci al terzo posto a livello mondiale.
La nostra provenienza dalla Cina ci garantisce un vantaggio significativo: la Cina vanta la migliore supply chain del mondo. Grazie alla nostra posizione di numero tre per volumi di vendita, possiamo contare su una notevole quantità di ordini, il che, come potete immaginare, si traduce in costi più vantaggiosi rispetto ad altri marchi.
Questa supply chain ottimizzata è uno dei nostri punti di forza.




Oltre ai wearable, anche i nostri TV e i monopattini elettrici stanno ottenendo ottimi risultati.


Inoltre, come accennato, stiamo puntando molto sui grandi elettrodomestici. E, naturalmente, c'è il settore automotive. Questi sono i nostri prossimi passi strategici.


Per questo motivo, lavoreremo per migliorare la copertura dei nostri punti vendita e per aumentare la presenza di sample e selling point, ad esempio con espositori nei negozi e presso i rivenditori, in modo che gli utenti possano entrare nei negozi, toccare con mano i nostri telefoni, vederli dal vivo e, in generale, provarli.
Allo stesso tempo, auspico che un numero sempre maggiore di utenti visiti il nostro sito mi.com. Mi.com è il canale diretto di Xiaomi verso i consumatori, un modello business-to-consumer (B2C). Attraverso questo canale, offriamo il miglior servizio, i migliori prezzi e i migliori prodotti, eliminando, fondamentalmente, un passaggio intermedio nella catena di distribuzione.
Sono convinto che in Italia non solo miglioreremo la nostra presenza fisica per gli utenti, ma assisteremo anche a una rapida crescita del canale online.
