Instagram, in arrivo gli abbonamenti a pagamento: tutte le novità

Compare nelle didascalie dell'App Store una nuova feature, ormai pronta per essere testata nel prossimo futuro: gli abbonamenti in-app.

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a cura di Francesca Fenaroli

Instagram è in continua evoluzione: il social network pensato in origine per la condivisione semplice e gratuita di fotografie è ora la punta di diamante dell'azienda Meta e la strategia del suo capo, Adam Mosseri, sembra favorire sempre di più transazioni di tipo economico tra i creatori di contenuti e i fan. A dimostrare nei fatti questo cambiamento è una nuova feature, ormai pronta per essere testata nel prossimo futuro: gli abbonamenti in-app.

Come riporta la testata TechCrunch, la scoperta proviene da due servizi di intelligence di terze parti, Sensor Tower e Apptopia. Questi servizi, che hanno il compito di monitorare i dati relativi allo sviluppo e al marketing delle applicazioni oltre a tenere aggiornata la lista delle funzionalità sugli store, hanno rilevato delle nuove opzioni sotto la voce "Instagram Subscriptions".

Queste opzioni, che sono state tempestivamente aggiunte alla sezione "Acquisti in-app" nell'App Store per iOS, si riferiscono a due categorie: la prima, già implementata a partire da quest'estate in molti Paesi tra cui l'Italia, permette ai fan di supportare i propri creatori preferiti durante le Live tramite l'acquisto di uno o più "Badge" virtuali.

La vera novità però consiste negli abbonamenti, che permetteranno di accedere a contenuti esclusivi da parte dei creatori di contenuti pagando una sottoscrizione mensile che varia dai 0,99 ai 4,99 dollari al mese. Si tratta di una funzionalità a pagamento molto simile al neonato Twitter Blue, il servizio lanciato di recente sul social network di Jack Dorsey e disponibile per il momento solo negli USA e in Canada. Tra i contenuti che si potranno sbloccare ci sono foto, video, Instagram Stories e forse persino livestream.

Che conseguenze può avere questo tipo di transazione finanziaria nel mondo dei social? Da un lato permette ad artisti e divulgatori di poter sostenere economicamente il tempo e le risorse impiegate per creare contenuti per i social network, mentre dall'altro spinge sempre di più verso una relazione univoca e indiretta tra "creatori" e "seguaci", molto diversa dalla semplice condivisione di contenuti per cui queste piattaforme erano state pensate in origine.

D'altro canto Mosseri sembra sempre più convinto della svolta che sta facendo intraprendere a Instagram: già questo giugno, durante la Creator Week, si era esposto a favore della monetizzazione dei contenuti sulla piattaforma, includendo persino la possibilità, in un futuro meno immediato, di aprirsi persino al mercato degli NFT.

Come ogni nuova feature di Instagram, anche gli abbonamenti in-app seguiranno un roll-out graduale, che prevede inizialmente lo sblocco del nuovo servizio a un gruppo di test molto limitato. Per il momento la funzionalità sarà inoltre limitata agli Stati Uniti, ma non si esclude l'allargamento ad altri mercati dopo il periodo di test.

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