Molti utenti sono convinti che i loro dispositivi li ascoltino per inviare annunci pubblicitari mirati, nonostante le smentite delle aziende tecnologiche. Recentemente, i ricercatori di NordVPN hanno sviluppato un test in quattro parti che permette di verificare se effettivamente gli smartphone intercettino le conversazioni dei loro proprietari. Visti i precedenti, vale la pena fare una prova.
Il test proposto da NordVPN consiste nel selezionare un argomento mai ricercato prima sul dispositivo e discuterne in presenza dello smartphone, senza interagire con contenuti correlati online. Successivamente, si osserva se nei giorni seguenti compaiono annunci pubblicitari in tema con l'argomento discusso, su app e pagine web frequentate.
“Anche se di solito le scansiamo come innocenti e necessarie, esse (le pubblicità) sono un forte indicatore del fatto che state consentendo al vostro dispositivo un accesso eccessivo ai vostri dati personali e ai vostri interessi”, Marijus Briedis, Chief Technology Officer, NordVPN
Se iniziate a vedere annunci correlati all'argomento scelto, significa che il vostro smartphone potrebbe effettivamente ascoltare le vostre conversazioni. Bisogna però essere certi di scegliere un argomento appropriato a cui normalmente non avreste mai nemmeno pensato inconsciamente.
La ricerca condotta da NordVPN ha rivelato che gli argomenti discussi in presenza di smartphone, mai cercati prima online, hanno iniziato a comparire tra gli annunci pubblicitari in pochi giorni. Questo scenario solleva questioni significative riguardo la privacy e la gestione dei dati personali da parte delle tecnologie mobili.
Il test, semplice ma efficace, offre agli utenti la possibilità di verificare personalmente l'eventuale monitoraggio delle loro conversazioni da parte dei propri dispositivi. La crescente preoccupazione per la privacy suggerisce una maggiore attenzione verso le impostazioni di sicurezza e privacy dei dispositivi utilizzati quotidianamente.
E se il test da esito positivo, continuate comunque ad indagare prima di dare per forza la colpa allo smartphone. Spesso potrebbero essere delle app malevole di terze parti installate dagli utenti stessi a fare da spia.
La questione della privacy e della sicurezza dei dati è diventata sempre più pressante con l'evoluzione della tecnologia mobile. L'uso degli smartphone ha trasformato radicalmente il modo in cui viviamo, comunicando un flusso costante di informazioni.
Uno degli aspetti più affascinanti riguarda sicuramente l'evoluzione della pubblicità mobile. Originariamente, gli annunci sui dispositivi mobili erano rudimentali, spesso non personalizzati. Con l'avanzare della tecnologia, la pubblicità è diventata sempre più sofisticata, sfruttando dati come la posizione, le app scaricate e anche le abitudini di navigazione.
In passato, le comunicazioni private erano garantite principalmente dalla mancanza di tecnologie capaci di intercettarle. Oggi, la privacy deve essere attivamente salvaguardata attraverso tecnologie e regolamenti specifici che cercano di bilanciare i benefici dei dispositivi intelligenti con la necessità di proteggere i dati personali degli utenti.
Curiosamente, nonostante le preoccupazioni riguardanti la privacy, molte persone non cambiano le impostazioni di default dei loro dispositivi per proteggere meglio i propri dati. Questo comportamento mostra una sorta di fiducia implicita, o forse una mancanza di consapevolezza, riguardo a quanto possano essere esposti i loro dati personali.