Il regista di Wicked ha usato Apple Vision Pro nella post produzione

Il visore di Apple, al debutto come strumento di post-produzione per il film di Jon M. Chu, apre nuove frontiere per il cinema.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Anche se lo stesso Tim Cook ha recentemente definito l'Apple Vision Pro un "prodotto per early adopter", sottolineando come il prezzo di quasi 4000 euro possa rappresentare un ostacolo per molti, il visore di realtà mista di Apple sta già dimostrando il suo valore in specifici ambiti professionali. Uno dei più sorprendenti è quello del cinema, come testimonia l'esperienza del regista Jon M. Chu, che ha utilizzato il Vision Pro durante la fase di post-produzione del suo ultimo film, l'atteso musical Wicked.

In una recente intervista rilasciata a The Hollywood Reporter, e in un video di un minuto condiviso da Apple, Chu ha raccontato come il Vision Pro sia diventato uno strumento di lavoro fondamentale per la realizzazione del film, offrendo un'esperienza immersiva e collaborativa senza precedenti.

"Per Wicked avevamo molti effetti visivi sparsi in tutto il mondo", ha spiegato Chu. "Potevo essere a casa mia, e avere uno schermo più grande di quello che avevamo nella sala di proiezione, e potevo parlare con tutte le persone in tutti i diversi continenti, e guardare il playback".

L'aspetto più rivoluzionario del Vision Pro, secondo Chu, risiede nella sua capacità di trasformare l'ambiente circostante in un enorme spazio di lavoro virtuale. Grazie alla tecnologia di "spatial computing" di Apple, gli utenti possono aprire molteplici finestre contemporaneamente e posizionarle nello spazio reale, creando un ambiente di lavoro personalizzato e altamente efficiente. Chu ha descritto con entusiasmo la possibilità di usare le dita per ingrandire e "disegnare" sullo schermo virtuale, evidenziando potenziali elementi da modificare.

"Aggiunge una nuova dimensione al modo in cui vedi le cose", ha sottolineato il regista.

L'esperienza di Chu con il Vision Pro non si limita alla mera visualizzazione. Il visore si è rivelato un potentissimo strumento di collaborazione a distanza, permettendo al regista di interagire in tempo reale con i membri del team dislocati in diverse parti del mondo. Questa capacità di condividere un ambiente di lavoro virtuale, indipendentemente dalla posizione geografica, rappresenta un passo avanti significativo per l'industria cinematografica, aprendo la strada a nuove forme di collaborazione e di produzione.

L'utilizzo del Vision Pro per la post-produzione di "Wicked" segna un momento importante per l'adozione della realtà mista nel mondo del cinema. Sebbene il visore di Apple sia ancora un prodotto di nicchia, la sua capacità di offrire un'esperienza di visualizzazione immersiva e di facilitare la collaborazione a distanza lo rende uno strumento potenzialmente rivoluzionario per i professionisti del settore.

Apple ha voluto sottolineare l'importanza di questa collaborazione, condividendo un video in cui Chu racconta la sua esperienza.  Nel video, la compagnia di Cupertino afferma che, prima che Wicked diventasse un fenomeno culturale e un successo al botteghino, Jon M. Chu è stato tra i primi registi a mettere alla prova la tecnologia di "spatial computing".

"La tela infinita di Apple Vision Pro gli ha permesso di modificare e produrre parti del film, stimolando la sua creatività e immaginazione", si legge nella descrizione del video. "Scopri come ha dato vita alla terra di Oz con Apple Vision Pro".

"Wicked", un musical ispirato al classico del 1939 "Il Mago di Oz", è già disponibile in pre-ordine sull'app Apple TV. La scelta di questo film come banco di prova per il Vision Pro non è casuale. Il film, infatti, sarà disponibile in 3D proprio per i possessori del visore di Apple, offrendo un'esperienza visiva ancora più coinvolgente.

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