Il prossimo processore Samsung potrebbe essere realizzato con l'IA di Meta

Samsung integrerà il modello AI Llama 4 di Meta nel settore semiconduttori per migliorare lo sviluppo dei futuri chip Exynos.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

In un'epoca di intensa competizione nel settore dei semiconduttori, Samsung Foundry sta adottando strategie innovative per risollevare le sorti della sua linea di processori Exynos. Dopo un 2024 particolarmente difficile, l'azienda coreana avrebbe deciso di puntare sull'intelligenza artificiale avanzata per accelerare lo sviluppo dei propri chip proprietari. La svolta più recente è l'adozione di Llama 4, il modello AI di Meta, che sostituirà la soluzione interna precedentemente utilizzata ma ritenuta meno efficace rispetto alle alternative disponibili sul mercato.

La mossa evidenzia la determinazione di Samsung nel recuperare terreno nel campo dei processori, un settore in cui l'azienda ha investito enormi risorse negli anni. Il modello Llama 4 verrà implementato esclusivamente all'interno dell'ecosistema Samsung, senza connessioni esterne, per minimizzare i rischi di fughe di dati sensibili. I dipendenti potranno utilizzare questo strumento per diverse attività, dalla gestione documentale alla progettazione dei chipset, con l'obiettivo di accelerare lo sviluppo di Exynos fino a renderlo una soluzione competitiva.

Samsung ha recentemente stabilizzato il suo processo produttivo per chip a 3 nanometri e ha immediatamente avviato il lavoro sulla tecnologia a 2nm. Questo passo è fondamentale nella roadmap dell'azienda, che punta a debuttare con l'Exynos 2600 nella futura serie Galaxy S26, dopo essere stata costretta a utilizzare processori Snapdragon di Qualcomm per tutti i modelli Galaxy S25 (il modello base si trova ora a prezzo scontato) a livello globale.

Gli Exynos hanno storicamente sofferto il confronto con i chip Snapdragon, mostrando prestazioni inferiori e maggiori consumi energetici. Tuttavia, Samsung sembra determinata a invertire questa tendenza, seguendo un percorso simile a quello intrapreso da Apple, che grazie ai suoi chip proprietari ha raggiunto livelli eccezionali di integrazione hardware-software.

L'intelligenza artificiale potrebbe essere la chiave per colmare il divario tecnologico

Apple rappresenta il benchmark in questo settore: la casa di Cupertino ha recentemente lanciato il suo primo modem cellulare nell'iPhone 16e (che trovate su Amazon), compiendo un ulteriore passo verso la completa autosufficienza tecnologica. I prodotti Apple, dagli iPhone ai Mac, si distinguono proprio per l'eccellente sinergia tra hardware e software, che garantisce prestazioni superiori e maggiore efficienza energetica.

L'adozione di Llama 4 potrebbe rappresentare per Samsung la svolta necessaria per colmare questo divario. L'intelligenza artificiale avanzata promette di ottimizzare i processi di progettazione e sviluppo, consentendo all'azienda di creare processori più efficienti e meglio integrati con il proprio ecosistema software.

I sostenitori della linea Exynos, nonostante le difficoltà passate, vedono nei chip proprietari di Samsung un potenziale inespresso. Se l'azienda riuscisse a raggiungere la stessa integrazione hardware-software di Apple, potrebbe offrire dispositivi con prestazioni eccezionali e maggiore autonomia, differenziandosi così dalla concorrenza Android che utilizza prevalentemente soluzioni Qualcomm e MediaTek.

Il futuro di Samsung nel settore dei semiconduttori dipenderà dalla capacità dell'azienda di sfruttare al meglio le potenzialità offerte dall'intelligenza artificiale, trasformando Llama 4 in uno strumento concreto per accelerare l'innovazione e recuperare il terreno perduto. La partita è appena iniziata, ma la determinazione di Samsung nel voler riportare Exynos al centro della propria strategia tecnologica appare più forte che mai.

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Non ce la fanno proprio... E la loro incapacità la pagano i loro utenti, costretti a sorbirsi gli Exynos (quando capita).
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