Il display di iPhone 17 Pro non sarà come previsto, Apple rinuncia a questo importante miglioramento

Si pensava che Apple potesse scegliere dei display simili a quelli montati su Samsung Galaxy S25 Ultra, non sarà così.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Il miglioramento della qualità del display rappresenta una delle sfide tecnologiche più complesse nel settore degli smartphone premium. Apple, che secondo i rumor aveva in programma un importante passo avanti per la serie iPhone 17 Pro, sembra aver incontrato ostacoli significativi che l'hanno costretta a fare marcia indietro su una delle innovazioni più attese. Secondo fonti attendibili citate da MacRumors, l'azienda di Cupertino ha dovuto abbandonare i piani per introdurre un rivestimento anti-riflesso sui prossimi modelli di punta, deludendo le aspettative di molti appassionati che seguono con interesse l'evoluzione tecnologica dei dispositivi Apple.

La notizia giunge dopo che il leaker Instant Digital, considerato generalmente affidabile nel settore, aveva rivelato lo scorso anno che Apple stava sviluppando un nuovo tipo di rivestimento per gli schermi, significativamente più resistente ai graffi rispetto all'attuale Ceramic Shield. Questo avanzamento avrebbe rappresentato la prima vera innovazione nella protezione degli schermi dal 2020, quando l'azienda introdusse il Ceramic Shield con la serie iPhone 12, sviluppato in collaborazione con Corning. Tuttavia, le difficoltà riscontrate nel processo produttivo hanno portato all'abbandono di questa caratteristica.

Le fonti indicano che Apple si è trovata davanti a una sfida insormontabile legata ai tempi di produzione. Il processo di applicazione del nuovo rivestimento si è rivelato troppo laborioso per essere implementato su larga scala, rendendo praticamente impossibile trattare milioni di unità dei modelli Pro prima del lancio previsto per la fine dell'anno. Una decisione probabilmente dolorosa ma necessaria per rispettare le tradizionali tempistiche di rilascio che caratterizzano la strategia commerciale di Apple.

La situazione diventa particolarmente delicata se confrontata con quanto offre la concorrenza. Samsung, con il suo Galaxy S25 Ultra (che trovate su Amazon), ha già implementato il Gorilla Glass Armor 2, con un rivestimento in vetro-ceramica e proprietà anti-riflesso. Questa caratteristica migliora la leggibilità e la chiarezza visiva in diverse condizioni di illuminazione, offrendo un'esperienza d'uso superiore in ambienti esterni o fortemente illuminati.

L'attuale generazione di iPhone, inclusi i modelli Pro della serie 16, dispone di un rivestimento oleofobico che resiste alle impronte digitali, ma non offre proprietà anti-riflesso. Quando Apple ha presentato l'iPhone 16 Pro, ha sottolineato che la versione più recente del Ceramic Shield è due volte più resistente rispetto al vetro di qualsiasi altro smartphone sul mercato. Tuttavia, questa affermazione si riferisce solo alla resistenza agli urti e ovviamente non ha nulla a che fare con il problema dei riflessi che può compromettere l'esperienza visiva in determinate condizioni.

Gli utenti che attendevano con interesse il salto tecnologico promesso con l'iPhone 17 Pro dovranno quindi accontentarsi delle tecnologie esistenti, almeno per quanto riguarda la protezione dello schermo. La delusione è comprensibile, soprattutto considerando che i dispositivi Apple si posizionano nella fascia premium del mercato, con prezzi che giustificherebbero l'implementazione delle tecnologie più avanzate disponibili.

Cosa aspettarsi dall'iPhone 17 Pro?

Nonostante questa battuta d'arresto, l'iPhone 17 Pro porterà comunque diverse novità interessanti. Secondo le indiscrezioni, Apple sta lavorando a un nuovo design posteriore, una fotocamera teleobiettivo con risoluzione superiore e un processore A19 Pro più veloce. Queste migliorie hardware saranno accompagnate da iOS 19, che secondo le voci di corridoio rappresenterà il più significativo aggiornamento software degli ultimi anni.

La scelta di Apple di rinunciare al rivestimento anti-riflesso evidenzia le difficoltà che anche i giganti della tecnologia incontrano nel bilanciare innovazione e fattibilità produttiva. Mentre i laboratori di ricerca e sviluppo possono creare soluzioni tecnologiche all'avanguardia, trasformare questi prototipi in prodotti di massa rappresenta spesso una sfida completamente diversa, soprattutto quando si tratta di rispettare rigide tempistiche di lancio e mantenere standard qualitativi elevati.

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