I video fatti con smartphone Android saranno presto "a prova di IA"

Qualcomm e Truepic stanno collaborando per implementare una tecnologia di watermarking a prova di manomissione nei chip Snapdragon.

Avatar di Andrea Maiellano

a cura di Andrea Maiellano

Author

Qualcomm e Truepic stanno collaborando per implementare una tecnologia di watermarking a prova di manomissione nei chip Snapdragon, al fine di autenticare foto, video e audio catturati con smartphone.

L'iniziativa mira a contrastare la diffusione di deepfake, e in generale dei contenuti generati dall'intelligenza artificiale, fornendo agli utenti strumenti per verificare rapidamente l'autenticità dei media digitali.

Il 70% dei contenuti generati con l'IA sono immagini.

In un'epoca in cui la manipolazione di immagini e video è sempre più sofisticata, e alla portata di tutti, questa nuova tecnologia potrebbe svolgere un ruolo cruciale nel ripristinare la fiducia nei contenuti online.

Il sistema si basa sullo standard C2PA, un protocollo di watermarking digitale adottato da diverse aziende tecnologiche per certificare la provenienza dei contenuti.

Judd Heape, VP del product management di Qualcomm, spiega:

Se stiamo per inaugurare l'era dell'IA, vogliamo assicurarci che venga fatto in modo responsabile, e che almeno su un dispositivo Snapdragon, quando viene scattata un'immagine o un video, si conosca la provenienza, se è reale, se è stato modificato e l'intera cronologia.

La collaborazione tra Qualcomm e Truepic si concentra sul nuovo chip Snapdragon 8 Elite, che equipaggerà i principali smartphone Android in uscita ne 2025. Questo chip integrerà direttamente nell'hardware la tecnologia di autenticazione, rendendola più sicura e difficile da aggirare.

Non è chiaro, al momento, se questa tecnologia potrà essere implementata, lato software, anche ai dispositivi attualmente in commercio (come il Samsung Galaxy Z Fold6 che monta lo Snapdragon 8 Gen 3 for Galaxy) o se sarà ad appannaggio esclusivo dei futuri smartphone top di gamma.

Sebbene spetti ai singoli produttori di smartphone decidere se implementare queste funzionalità, Heape prevede che almeno due aziende lo faranno entro il prossimo anno. "Vedrete qualcuno fare il primo passo, probabilmente nel 2025, per mettere questo su un dispositivo reale", afferma.

Con l'adesione di sempre più aziende, tra cui Meta e OpenAI, allo standard C2PA, e la crescente pressione da parte di regolatori e legislatori, i produttori di smartphone potrebbero presto sentirsi obbligati a integrare queste tecnologie di autenticazione.

L'obiettivo finale è creare un ecosistema in cui gli utenti possano facilmente verificare l'autenticità dei contenuti che incontrano online. Heape immagina un futuro in cui, scorrendo i feed dei social media, si possa vedere un logo sulle immagini che ne indichi la provenienza, contribuendo così a ripristinare un certo grado di fiducia nel mondo digitale.

Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso la creazione di un ambiente online più trasparente e affidabile, in cui la distinzione tra contenuti autentici e manipolati diventa più chiara e accessibile a tutti gli utenti.

Leggi altri articoli