Le recenti vicissitudini stanno mettendo la parola fine al rapporto tra Huawei e TSMC, fonderia che produce fisicamente i SoC che l'aziende Cinese poi personalizza chiamandoli Kirin.
La soluzione Qualcomm rimane altamente rischiosa per via della nazionalità del produttore (Ban di Trump docet) e la soluzione potrebbe essere Mediatek, anche per rimanere sempre dentro i confini Cinesi.
Il Ban imposto dal Presidente Trump sta segnando pesantemente il business di Huawei che pian piano si sta rialzando cercando di camminare con le proprie gambe, al netto del fatto che produrre uno smartphone in completa autonomia per ora è impossibile.
Anche TSMC si è trovata nel calderone Ban come partner Huawei e, proprio per questo, i rapporti non possono più andare avanti. E' vero, si potrebbe richiedere una licenza aggiuntiva e aspettare il via libera. E se non dovesse arrivare? Tutto ciò non farebbe altro che avvantaggiare i concorrenti.
Il Kirin 1000 quindi, SoC che alimenterà il Mate 40 e il P50, da chi verrà prodotto? Se le soluzioni che abbiamo già riportato sono rischiose e impraticabili per cause di forza maggiore, la soluzione potrebbe essere Mediatek.
Attualmente le due società già collaborano per alimentare smartphone medio di gamma con i Kirin 7xx e 8xx e quindi il passo per fornire anche i flagship è dietro l'angolo. Probabilmente l'accordo si farà ma Huawei deve mettere in conto che avere un processo produttivo a 5nm che TSMC garantisce è difficilissimo da trovare, ergo, dovrà scendere a patti.
Insomma, il Ban di Trump continua a inficiare gli affari di Huawei, mettendola in condizione di cercare altre soluzioni che in caso contrario sarebbero rimaste in un cassetto.
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