Huawei P50 Pocket recensione, Premium Edition di nome e di fatto
Eccentrico, unico, scintillante ma anche relativamente costoso: Huawei P50 Pocket riuscirà a convincervi?
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a cura di Luca Zaninello
Managing Editor
La sfida è ufficialmente aperta: Huawei P50 Pocket sbarca in Italia per scontrarsi con gli altri smartphone pieghevoli a conchiglia disponibili sul mercato, ovvero Motorola Moto Razr e Samsung Galaxy Z Flip3.
Huawei ha però deciso di fare le cose in grande, presentando per gli utenti italiani una singola versione di P50 Pocket chiamata Premium Edition.
Eccentrico, unico, scintillante ma anche relativamente costoso, riuscirà a convincervi?
Un accessorio di stile
Huawei P50 Pocket vuole farsi riconoscere in mezzo alla folla, non c'è dubbio. Nella Premium Edition si presenta in una colorazione dorata della scocca e della cornice metallica, con delle linee studiate da Huawei in collaborazione con il designer Haute Couture, Iris Van Herpen.
I due pannelli di vetro a protezione della parte esterna del foldable hanno una finitura lucida ma non sono completamente lisci. Alcune insenature si snodano disegnando una trama caratteristica e donando a Huawei P50 Pro una texture unica al tatto, aiutando allo stesso tempo la presa sul terminale.
Non sono un fan delle cornici lucide e avrei preferito una finitura meno scintillante per il vetro, in quanto lo smartphone è davvero impossibile da tenere pulito.
Alla vista, tuttavia, Huawei P50 Pocket sembra quasi un elegante e prezioso portacipria, uno specchietto da borsetta oppure un portasigarette, viste le sue dimensioni estremamente contenute quando chiuso. Huawei è riuscita anche a contenere il peso di questo particolare smartphone, il quale è più leggero di molti altri top di gamma moderni con i suoi soli 190g.
In mano e in tasca è un prodotto comodo e pratico. Leggero e maneggevole, da aperto è grande quanto un classico smartphone dal form factor "candy bar" e dall'ampio display.
La cerniera che unisce le due metà del terminale sembra solida e ben costruita, tuttavia a volte mi è capitato di sentire un leggerissimo scricchiolio in fase di apertura.
Inoltre, non sempre è facile mantenere il foldable piegato all'angolazione voluta, sembra che Huawei P50 Pocket tenda a preferire la posizione completamente aperta o completamente chiusa. Con un po' di aggiustamenti è possibile fermare il movimento a 90° o poco oltre, ma difficilmente mi è capitato di riuscirci al primo tentativo.
Huawei è riuscita ad ingegnerizzare una cerniera che da chiusa mantiene le due metà dello smartphone perfettamente aderenti e senza alcun tipo di spazio a separarle. Purtroppo non ha però trovato ancora una soluzione per certificare il proprio prodotto contro l'ingresso di acqua e polvere.
Nell'utilizzo quotidiano è molto facile aprire e chiudere P50 Pocket anche con una mano. Il movimento di chiusura in stile flip phone degli anni '90-'00, soprattutto se fatto con la giusta enfasi magari al termine di una telefonata, è incredibilmente soddisfacente.
Sul lato destro, nella metà superiore, trovano posto un bilanciere del volume ed un pulsante di accensione corredato di lettore di impronte digitali capacitivo. Ci si abitua alla posizione ma personalmente li avrei trovati più comodi se posti nella metà inferiore della cornice, in quanto più facili da raggiungere senza continuamente riaggiustare la presa.
Form factor da amare, piega un po' meno
La prima cosa che salta subito all'occhio osservando da chiuso P50 Pocket è il particolare display esterno tondo. Anche in questo caso il design ha avuto la meglio sulla funzionalità, relegando questo piccolo display secondario alla posizione che su Huawei P50 Pro è riservata ad una fotocamera, in modo da non rovinare l'estetica in stile "Huawei 2021/2022" dello smartphone.
Detto ciò, tale schermo touch esterno è incredibilmente utile: è come uno smartwatch integrato che fornisce le informazioni principali come data e ora, evitando la necessità di aprire e utilizzare continuamente il telefono.
A differenza di molti orologi smart, però, questo mini-display OLED da 1,04" con risoluzione 340x34o pixel è in grado di mostrarci le notifiche nella loro interezza, compreso corpo del testo ed emoji. Huawei dovrebbe utilizzare questo genere di gestione delle notifiche nei suoi smartwatch HarmonyOS, tra questi Watch GT Runner che abbiamo provato di recente.
Le applicazioni rapide come il calendario, il controllo musicale, il meteo, lo specchio e la fotocamera sono tutte utili ed intuitive, oltre che personalizzabili in numero e ordine. Utilizzare uno schermo tondo non è il massimo per controllare l'anteprima dei propri selfie, tuttavia per scattarsi delle foto con le fotocamere principali ad alta qualità è un compromesso alla quale si può anche cedere.
Il display OLED interno da ben 6,9" non ha nulla da invidiare alla concorrenza. Con una risoluzione superiore al FullHD+ (1188 x 2790 pixel) e una frequenza di aggiornamento massima di 120Hz è un piacere per gli occhi e permette un'esperienza fluida in ogni contesto.
La luminosità è sufficiente all'uso all'aria aperta e alla visualizzazione di contenuti HDR. I colori sono piacevoli e naturali, come il modello "Pro" della serie P50 supporta la profondità a 10 bit (un miliardo di colori) ed è impostato di default sul profilo DCI-P3. La calibrazione software tende leggermente al giallo come anche gli altri prodotti Huawei recenti, tuttavia è facilmente ricalibrabile a piacere dalle impostazioni.
Per quanto riguarda la piega provocata dalla natura dello smartphone foldable, è abbastanza visibile ma allo stesso tempo non è fastidiosa. Al tatto si sente per via del suo orientamento orizzontale rispetto al display, tuttavia ci si dimentica della sua esistenza abbastanza in fretta.
Esagerato, tanto dentro quanto fuori
Come già accennato nella mia prova di Huawei P50 Pro, l'azienda capitanata da Richard Yu non può contare sulla versione 5G del chip top di gamma di Qualcomm per il 2021 ma solamente della sua variante 4G.
Lo Snapdragon 888 4G montato a bordo di Huawei P50 Pocket in accoppiata a 12GB di RAM si comporta comunque in maniera egregia, superando persino P50 Pro in alcuni benchmark (anche se a distanza di normale fluttuazione dei punteggi). Utilizzando lo smartphone si avranno sempre prestazioni altissime, anche se sulla carta leggermente inferiori a certi concorrenti nei benchmark.
Sotto stress ho notato una leggera tendenza di P50 Pocket a scaldare nella metà superiore, non si tratta però di temperature problematiche e soprattutto l'area coinvolta è lontana da dove normalmente si posiziona la mano.
Smartphone | Geekbench 5 | Geekbench ML | 3DMark | PCMark Work 3.0 | Speedometer 2.0 | Jetstream 2 | ||||
Single-core | Multi-core | CPU | GPU | NNAPI | Wild Life | Wild LifeStress Test | Performance | - | - | |
Huawei P50 Pocket | 906 | 3140 | 238 | 1783 | 1671 | 5729(34,30 fps) | 5785 - 2509(43,4%) | 13357 | 57,4 (±1,1) | 53496 |
Huawei P50 Pro | 885 | 3493 | 213 | 1676 | 1743 | 5951(35,60 fps) | 5941 - 3134(52,8%) | 11905 | 48,0 (±0,85) | 47361 |
Apple iPhone 13 Mini | 1660 | 4400 | 925 | 1814 | 2672 | 9116(54,6 fps) | 9097 - 5573(61,3%) | Non disponibile su iOS | 240 (±14) | 179127 |
Google Pixel 6 Pro | 1006 | 2630 | 327 | 1381 | 1731 | 6534(39,10 fps) | 6506 - 3820(58,7%) | 11314 | 95,9 (±7,4) | 80917 |
Huawei in questa esagerata versione del suo primo smartphone pieghevole a superare i confini cinesi non si è risparmiata con il quantitativo di RAM e con la memoria interna da ben 512GB (espandibile tramite scheda NM proprietaria che occupa lo slot della seconda SIM). Visto il costo del terminale, non ci aspettavamo nulla di meno.
Presente la connettività Wi-Fi 6 e il Bluetooth 5.2, mentre la porta USB Tipo-C è ferma alla versione 2.0. Non sarà quindi veloce trasferire una grande quantità di file tramite cavo.
L'audio è stereo, il sistema è formato da uno speaker nella parte bassa del telefono e dalla capsula auricolare amplificata. Purtroppo da chiuso la capsula viene bloccata dal corpo stesso del telefono, rovinando un po' la resa finale. Non c'è un jack da 3,5mm per le cuffie ma visto il così poco spazio a disposizione è anche una decisione comprensibile.
La ricarica rapida è una salvezza
La batteria di Huawei P50 Pocket è formata da due singole celle da 2000mAh per un totale di 4000mAh. Già dalle specifiche capirete che non si tratta dello smartphone con la maggiore autonomia che abbiamo avuto modo di testare.
Tuttavia, con un uso moderato coadiuvato dalla presenza del display esterno che evita la continua accensione di quello principale, è possibile tranquillamente arrivare a sera.
Un punto a favore del foldable Huawei è la presenza di un sistema di ricarica a 40W via cavo e del supporto alla ricarica wireless sia diretta che inversa, anche se a soli 5W.
Nel nostro test della batteria ha ottenuto un punteggio di 7:08h, non troppo distante da P50 Pro il quale ha raggiunto le 8:48h.
Il DNA della serie "P"
Huawei non si è dimenticata quali siano i punti di forza della sua serie "P" di smartphone. Storicamente questa gamma di terminali ha sempre avuto un occhio di riguardo per le prestazioni in ambito fotografico e P50 Pocket non è da meno.
Il comparto fotografico è così composto:
- Una fotocamera principale True-Chroma da 40MP con lenti dall'apertura pari a f/1.8, messa a fuoco PDAF assistita da un laser
- Una fotocamera grandangolare da 13MP con lenti f/2.2 e FOV di 120°
- Un sensore Ultra Spectrum ausiliario da 32MP con lenti f/1.8
- Una fotocamera frontale da 10,7MP con lenti f/2.2 inserita in un foro nel display interno
Si tratta del primo smartphone flagship nella serie "P" in molti anni a non vantare sulla scocca il branding Leica, tuttavia non per questo significa che sia meno capace dei modelli precedenti.
Il sistema di elaborazione delle immagini Huawei XD Fusion Pro è stato migliorato ulteriormente rispetto a P50 Pro (che ricordiamo sul mercato cinese è arrivato mesi prima della versione Pocket) e, grazie al sensore Ultra Spectrum e un sensore multispettro a 10 canali, riesce a catturare i colori in modo sopraffino.
Manca purtroppo un teleobiettivo dedicato e le immagini, soprattutto al buio, soffrono la mancanza di stabilizzazione ottica OIS.
La fotocamera grandangolare è ottima e si avvicina moltissimo alla qualità del sensore principale. Huawei ha mostrato in questo caso la potenza della fotografia computazionale, che sfrutta informazioni provenienti da tutti i sensori contemporaneamente per l'elaborazione di bellissime immagini.
Sono stupito dei risultati ottenuti da P50 Pocket in quanto, purtroppo, P50 Pro non mi ha entusiasmato come speravo nell'elaborazione delle foto, per quanto capace sia il suo comparto fotografico.
Il modello "Pro" si comporta meglio al buio ma il "Pocket" ha un asso nella manica: un LED UV che permette di illuminare anche al buio completo le superfici più chiare, aprendo la strada a nuovi modi di scattare fotografie.
Certo, i risultati potrebbero essere migliori a causa della mancanza di OIS sul sensore principale, tuttavia è almeno una funzione unica che non troverete in nessun altro smartphone in commercio. Il LED UV può anche essere utilizzato per il controllo della protezione solare applicata al viso.
Huawei P50 Pocket è un'ottima scelta per i vlogger che possono registrare anche dalla fotocamera frontale alla risoluzione 4K a 60fps, contro i 30fps di moltissime fotocamere selfie che abbiamo incontrato di recente.
Unica altra mancanza degna di nota: non si può utilizzare il display esterno come anteprima della fotocamera se il display principale è aperto, impedendo dunque di utilizzare lo smartphone appoggiato su una superficie per una foto di gruppo.
EMUI 12, un ecosistema in crescita
A bordo di Huawei P50 Pocket è ovviamente installata la EMUI 12, riconosciuta dalle varie applicazioni come Android 11 anche se Huawei ha eliminato quasi ogni riferimento al sistema operativo Google dalla vista.
Mancano le applicazioni Google, sostituite dai servizi Huawei (HMS) e dallo store di applicazioni AppGallery. Si tratta di un ecosistema in rapidissima espansione ed in grado di accontentare la maggior parte degli utenti. Ad ogni modo è giusto essere consapevoli delle limitazioni a cui si va incontro prima di procedere all'acquisto dello smartphone.
Trovate maggiori dettagli riguardo alla nuova versione del software Huawei nella nostra prova di P50 Pro.
L'unico appunto che mi sento di fare qui a Huawei è la mancanza di applicazioni in grado di sfruttare la posizione della cerniera del foldable. Solamente la fotocamera adatta la propria UI alla posizione della cerniera, il che supporta la mia ipotesi che Huawei voglia che il prodotto venga utilizzato principalmente completamente aperto o chiuso.
Conclusioni
Huawei P50 Pocket Premium Edition è uno smartphone di lusso, non è pensato per chi è alla ricerca del miglior rapporto qualità/prezzo. Piacevole da utilizzare, comodo e veloce, il primo foldable di Huawei sul territorio italiano sembra però solo un esercizio di stile del brand.
Manca la certificazione IP e la mancanza dei servizi Google rende la concorrenza di Galaxy Z Flip3 davvero letale. Il pieghevole Samsung dal prezzo di 999 euro, molto spesso scontato quasi della metà, è difficile da combattere arrivando con mesi di ritardo e con un cartellino del prezzo di ben 1599 euro, fuori dalla portata di molti degli utenti che potrebbero voler dare una chance a un prodotto ancora di nicchia.
È un vero peccato, perché Huawei P50 Pocket è un prodotto fantastico e meriterebbe di finire nel maggior numero di mani possibile. Sicuramente andrà rivalutato se e quando sarà oggetto di particolari offerte o del naturale deprezzamento causato dallo scorrere del tempo...
Voto Recensione di Huawei P50 Pocket
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
-
+ Compatto e leggero
-
+ Design unico
-
+ Hardware da top di gamma
-
+ Display a 120Hz di alta qualità
-
+ Display esterno comodo e utile
-
+ Ricarica rapida a 40W
-
+ Ricarica wireless
-
+ Comparto fotografico di alto livello
Contro
-
- Nessuna certificazione IP
-
- Manca un teleobiettivo
-
- Niente stabilizzazione ottica (OIS)
-
- Speaker secondario bloccato con smartphone chiuso
-
- Prezzo elevato
Commento
Huawei P50 Pocket è uno smartphone sicuramente unico nel suo genere che non prova a competere con la sua concorrenza diretta sul prezzo. Con un design inconfondibile, una scheda tecnica da vero top di gamma e un comparto fotografico esclusivo, seppur non privo di difetti, meriterebbe di essere "vissuto" da un bacino di utenti decisamente maggiore di quello che probabilmente riuscirà a raggiungere per via di un costo di accesso fuori dalla portata di molti.
Informazioni sul prodotto
Huawei P50 Pocket