In questo particolare periodo per Huawei, ci sono varie questioni in sospeso. La gamma di smartphone P50, ad esempio, quest'anno è difficile collocazione temporale in quanto la condizione in cui riversa l'azienda non è delle migliori per quanto concerne le risorse necessarie che deve acquistare e distribuire per i propri prodotti.
Inoltre alcune informazioni provenienti dalla Cina, affermano che per P50 ci sarà ancora da aspettare. E questo non è un buon segno perché a farne le conseguenze, di un ritardo sulla tabella di marcia, sarà anche il successivo flagship Mate 50 che potrebbe essere traslato direttamente al 2022.
Secondo alcune informazioni del leaker Rodent950, Huawei sta posticipando di qualche mese l'arrivo sul mercato della famiglia di smartphone P50 per attendere che HarmonyOS sia pronto per fare tutto ciò che serve e combattere ad armi pari con Android.
Ma non solo perché ci sarebbero altri problemi che, ovviamente, conosciamo: quelli legati alle forniture di SoC. Per la cronaca, gli accordi si possono stringere anche con altri fornitori ma il punto è che Huawei sa che l'eccellenza dei SoC oltre oceano non si batte così facilmente. E questo rende logica la strada che se ci si affidasse ad altri, la differenza prestazionale rispetto alla concorrenza sarebbe sicuramente marcata. E allora che si fa? La soluzione che sta circolando in queste ore è quella di produrre e vendere Huawei P50 e Mate 50 solo in Cina, in questo modo si ridimensionerebbero le unità da produrre e con loro i componenti che servono.
In Cina sarebbe più semplice vendere i propri prodotti e poi ci sarebbero margini per poter pensare di commercializzare anche l'altra famiglia di top di gamma Mate 50. Insomma, per Huawei è tempo di scelte e il futuro passerà da queste decisioni.
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