Huawei ha creato una meraviglia con P40, ancora una volta. Ho faticato a trovare difetti a questo smartphone che non fossero relativi alla mancanza dei Google Mobile Services. Ho adorato il P20, ho amato il P30 e mi sono innamorata a prima vista di P40. È un dispositivo in grado di assicurare un’esperienza utente di alto livello da farsi perdonare alcuni limiti oggettivi.
I punti di forza sono diversi: prestazioni eccellenti, ottima autonomia in un corpo ergonomico, fotocamera molto soddisfacente e colorazione accattivante. Il tutto a 799,90 euro, un prezzo assolutamente coerente con quanto offerto ma che potrebbe rappresentare un freno in relazione alle limitazioni che ormai conosciamo. P40 è uno smartphone in grado di distinguersi dalla massa. Huawei è riuscita a tirar fuori l’ennesimo dispositivo ben riuscito.
Design e display: l’ergonomia vince
Ergonomia. Una parola che sembra quasi dimenticata nel mondo smartphone. P40 fa eccezione. È il più compatto della serie. Con dimensioni pari a 148.9 x 71.1 x 8.5 mm e un peso di 175 grammi, è un vero piacere utilizzarlo. È facile da gestire, con una sola mano si riescono a raggiungere tutti i punti dello smartphone.
Da questo punto di vista, non ho particolarmente apprezzato la posizione del sensore biometrico. Integrato sotto il display, è messo in un punto più alto non solo rispetto ad altri dispositivi ma anche rispetto a dove mi sarei aspettata di trovarlo. Nulla di grave. Ci si abitua dopo qualche giorno. Il funzionamento invece è perfetto: rapido e preciso. Stesso discorso per il riconoscimento del volto affidato al secondo sensore IR ToF 3D: funziona molto bene.
A donare bellezza a P40 ci pensa la scocca realizzata in vetro opaco che – soprattutto nella colorazione Silver Frost in nostro possesso – restituisce una sensazione al tatto eccezionale. La back cover è oggettivamente bella. Trattiene un po’ le impronte, ma meno del classico vetro lucido. Inoltre, non risulta particolarmente scivoloso merito anche dei bordi piatti del display. La sporgenza del modulo fotografico è molto evidente, un po’ fastidioso il rumore della vibrazione quando lo smartphone è poggiato su un piano (soprattutto con la sveglia).
Per la parte frontale, Huawei ha scelto un ottimo schermo AMOLED da 6,1 pollici con risoluzione pari a 1.080 x 2.340 pixel. Rispetto al fratello maggiore, perde i bordi curvi (personalmente preferiscono i display piatti) e la frequenza di aggiornamento scende a 60Hz. Nessuna nota negativa: ottima resa cromatica ed elevata visibilità all’aperto.
Non c’è la capsula auricolare, il suono viene riprodotto sfruttando le vibrazioni dello schermo. Per una buona resa audio in chiamata, bisogna posizionare l’orecchio sul punto giusto. Per questo, Huawei ha messo a punto una soluzione che – attraverso dei cerchi concentrici – ci mostra precisamente dove poggiare l’orecchio. Ci si abitua molto facilmente.
Il display ospita anche i due sensori fotografici in un foro di forma ovale che – per quanto visibile - non crea particolari problemi. Come ho avuto modo di dire in altre occasioni, personalmente preferisco il foro al notch che trovo più invasivo.
Prestazioni e autonomia: connubio perfetto
La piattaforma hardware è la stessa del P40 Pro, venduto a cifre superiori. Il processore a bordo è il Kirin 990 5G abbinato a 8 Gigabyte di RAM e 128 Gigabyte di memoria interna espandibile tramite NM Card. Una configurazione in grado di assicurare delle prestazioni di altissimo livello. Tutto gira in maniera fluida. È stato un vero piacere utilizzare P40. Mai un intoppo o un rallentamento. I processori Kirin sono ormai sinonimo di garanzia.
Completissima la connettività: supporto 5G, Wi-Fi 6 ax dual-band, il Bluetooth 5.1, GPS A-GLONASS BDS Galileo QZSS, NFC, porta a infrarossi e possibilità di utilizzare una seconda SIM. Peccato per l’assenza del jack audio da 3,5 mm, mentre l’audio non è stereo e restituisce un suono un po’ sotto la media.
Ottime notizie dal fronte autonomia. La batteria da 3.800 mAh con supporto alla ricarica rapida SuperCharge a 22,5W consente di andare oltre la giornata lavorativa, riuscendo a coprire completamente anche il secondo giorno con un utilizzo blando. Durante il test e con un utilizzo intenso, P40 mi ha permesso di stare lontana dalla presa elettrica per 34 ore a fronte di oltre 5 ore e mezza di display attivo. Il merito va all’ottimo lavoro di ottimizzazione svolto da Huawei così come all’assenza dei Google Play Services che – in generale – sono molto energivori.
Fotocamera degna di un top di gamma
Huawei punta molto sul comparto fotografico. Ormai non è più un mistero e P40 non fa eccezione. Sulla parte posteriore infatti troviamo un modulo di forma rettangolare composto da tre fotocamere: principale da 50 Megapixel (f/1.9) con stabilizzazione ottica dell’immagine; grandangolare da 16 Megapixel (f/2.2); teleobiettivo da 8 Megapixel (f/2.4) che abilita uno zoom ottico a 3X e ibrido a 5X. Una configurazione che – in abbinata alle tante soluzioni software – riesce ad andare incontro alle esigenze di tutti gli utenti.
Il sensore principale è lo stesso del P40 Pro, per cui assicura gli stessi risultati: livello di dettaglio elevato e ottima resa cromatica con colori molto vicini alla realtà. Quando cala il sole, possiamo sfruttare la modalità notturna che – come ben sappiamo – nel caso di Huawei riesce a fare davvero dei miracoli illuminando molto di più la scena e restituendo molti più dettagli. La modalità ritratto (anche in notturna) tira fuori degli scatti davvero molto belli con contorni ben delineati e un ottimo contrasto.
Discorso diverso invece per gli altri due sensori. Rispetto al fratello maggiore, si nota qualche differenza. Il grandangolare comunque riesce a tirare fuori degli ottimi scatti in diurna con qualche perdita che si registra – come sempre – verso le estremità. Piacevole il teleobiettivo. Fino al 3X, la perdita di dettaglio è minima. Diventa più visibile a 5X con immagini che restano comunque apprezzabili mentre spingendosi fino ai 30X completamente in digitale le foto saranno inutilizzabili. In ogni caso, il risultato cala un po’ di notte dove subentra del rumore digitale anche se – come già detto – possiamo sfruttare la modalità notturna per migliorare il risultato.
Ottimi risultati anche con il modulo fotografico anteriore composto dalla fotocamera da 32 Megapixel (f/2.2) e dal sensore ToF 3D. I selfie sono davvero belli sia in diurna che in notturna dove – come al solito – diventa visibile un po’ di rumore digitale. In generale, non ci sono grandi cambiamenti rispetto alla generazione precedente.
Arriviamo infine alla tanto discussa parte software. P40 arriva con a bordo Android 10 in versione AOSP personalizzato con l’interfaccia grafica proprietaria EMUI 10. Come sappiamo tutti, non ha i servizi Google. È probabilmente questo il suo più grande difetto ma Huawei sta facendo dei grandissimi passi avanti e devo ammettere che – merito anche dell’ottimo prodotto che è P40 – non ho avvertito particolarmente la mancanza di Big-G, così come ho avuto modo di raccontare nella recensione di P40 Lite 5G.
Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?
P40 è uno smartphone sorprendente in grado di racchiudere prestazioni, autonomia e resa fotografica in un involucro piacevole ed ergonomico. Huawei è riuscita a creare il giusto compromesso tra la versione Pro e le versioni Lite. L’unica incognita è rappresentata dall’assenza dei servizi Google. Ad ogni modo, se non siete estremamente dipendenti dal mondo di Big-G non c’è alcun valido motivo per non acquistare la nuova creatura del colosso di Shenzhen.
Seppur arrivato sul mercato a 799,90 euro, P40 è già acquistabile online a cifre che scendono ben al di sotto dei 600 euro. Cifre che lo rendono ancor più interessante. I veri punti di forza sono le ottime prestazioni e la batteria che – con un utilizzo blando – permette di coprire anche 48 ore. Senza dimenticare l’eccellente lavoro svolto da Huawei sulla back cover, decisamente riconoscibile e accattivante.
Inoltre, ricordiamo che acquistando un P40 si riceveranno in regalo gli auricolari true wireless Freebuds 3i (vendute al prezzo di 99 euro) e un mini speaker del marchio del valore di 29,99 euro.