Huawei P30 Lite recensione: autonomia sorprendente

Recensione Huawei P30 Lite, smartphone di fascia media dell'azienda cinese basato sul processore Kirin 710. In Italia arriva a 369,90 euro.

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a cura di Saverio Alloggio

Il P30 Lite completa l'offerta di Huawei per questa prima parte del 2019. A partire dai 350 euro in sù infatti, l'azienda cinese propone una serie di smartphone con i quali va incontro alle esigenze più disparate. Il modello in questione ha certamente nell'autonomia uno dei suoi punti di forza, senza dimenticare ovviamente la versatilità offerta dalla tripla fotocamera posteriore.

I 369,90 euro richiesti di listino rappresentano forse uno dei punti deboli del P30 Lite, considerando quanto offerto dalla concorrenza a cifre inferiori (pensiamo al Redmi Note 7 di Xiaomi). Come spesso accade però nel mondo Android, si tratta di un prezzo destinato a scendere rapidamente, probabilmente per assestarsi attorno ai 250/270 euro fra qualche mese.

La chiave di questo prodotto è proprio il suo posizionamento rispetto ai diretti concorrenti. La fascia di prezzo compresa tra i 350 e i 450 euro è infatti estremamente affollata, in alcuni casi anche da smartphone con caratteristiche da top di gamma (come lo Xiaomi Mi 9). L'eventuale successo commerciale del P30 Lite dunque passerà inevitabilmente dall'esperienza utente offerta e, da questo punto di vista, le qualità ci sono tutte.

Prestazioni e autonomia, due facce della stessa medaglia

Huawei ha giocato sul sicuro. Il processore a bordo infatti è il performante Kirin 710 che – in questo caso – è abbinato a 4 Gigabyte di RAM. Abbiamo visto questa piattaforma hardware in azione in tanti altri smartphone dell'azienda cinese (come l'ottimo Mate 20 Lite), e anche sul P30 Lite non delude: tutto scorre in maniera fluida nelle operazioni quotidiane, mettendo a disposizione un'esperienza utente decisamente convincente.

Peccato per la scelta di non portare in Italia la versione da 6 Gigabyte di RAM, prevista ad esempio per il mercato canadese. In questo momento i 2 Gigabyte di RAM in più probabilmente non fanno la differenza, ma potrebbero rappresentare un aspetto cruciale nella longevità dello smartphone, specie per la gestione dei prossimi aggiornamenti di sistema.

Il Kirin 710, oltre a essere un processore poco energivoro, nel P30 Lite è chiamato anche a gestire uno schermo IPS LCD da 6,15 pollici con risoluzione Full-HD+ (1.080 x 2.312). Si tratta dunque di un pannello che impatta poco sulla batteria, pur offrendo una buona esperienza visiva: gli angoli di visuale sono convincenti così come la resa cromatica, mentre la luminosità non è elevatissima (con le giornate particolarmente assolato può esserci qualche problema di visibilità).

Tutto questo contribuisce a offrire un'eccellente autonomia, per certi sorprendente considerando la batteria da 3.340 mAh. Con il mio utilizzo (misto tra LTE e Wi-Fi, 2 account mail in push, centinaia di notifiche dai social ed app di messaggistica istantanea, oltre 2 ore di telefonate), sono riuscito a coprire 24 ore lontano dalla presa elettrica a fronte di 6 ore di schermo accesso. Non è utopistico pensare di coprire le 48 ore nella giornate meno intense, a fronte di circa 3/4 ore di schermo acceso.

In più c’è la ricarica rapida a 18W e la connettività è completa: Bluetooth 4.2, Wi-Fi ac dual-band, NFC, jack audio da 3.5 mm, porta USB-C, GPS A-GLONASS BDS. Non manca inoltre il supporto Dual-SIM, ma in questo caso bisogna rinunciare all’espansione di memoria (ci sono comunque ben 128 Gigabyte di storage). La parte software è ovviamente affidata ad Android 9, personalizzato con la EMUI 9, interfaccia che abbiamo ormai ampiamente imparato a conoscere. La parte audio può contare su un altoparlante mono, con qualità nella media.

Costruzione ed ergonomia

Il design è derivato direttamente dal P30. Le cornici sono estremamente ridotte, il notch è a goccia, il bordo superiore e inferiore sono piatti, mentre i bordi arrotondati. La scocca è realizzata in metallo (cornice laterale) e vetro (anteriore e posteriore), con la back cover che presenta una doppia curvatura sui lati. Non è utopistico pensare di utilizzarlo con una sola mano, anche perché i pulsanti fisici (volume e accensione) sono perfettamente raggiungibili.

Discorso analogo per il sensore di impronte posizionato sul retro, peraltro sempre veloce e preciso nello sblocco. Tutto ciò comunque non toglie come il P30 Lite, in alcuni casi, restituisca una sensazione di scivolosità, soprattutto quando viene poggiato su di un piano. La tripla fotocamera posteriore è abbastanza sporgente, e questo crea instabilità sulle superfici piane. Insomma, molto probabilmente vi ritroverete a utilizzare una cover.

Sono tre le varianti cromatiche disponibili: bianca, blu e nera. Quest'ultima è proprio quella che vedete ritratta nelle immagini, probabilmente la più anonima. Il design rimane comunque molto piacevole e la scelta di non integrare un display curvo (come quello del P30 Pro) aiuta certamente l'ergonomia. In generale, uno smartphone perfettamente in linea, in termini costruttivi, con la fascia di prezzo in cui è stato collocato.

Comparto fotografico, grande versatilità

Sul retro ci sono 3 fotocamere: la principale da 48 Megapixel con obiettivo f/1.8; la secondaria da 2 Megapixel per la profondità di campo; la terza grandangolare da 8 Megapixel a 120° con obiettivo f/2.4. Una configurazione molto interessante per la fascia media, che ovviamente è coadiuvata da tutta la parte software di Huawei che ormai ben conosciamo, inclusi gli algoritmi di intelligenza artificiale.

In diurna la fotocamera da 48 Megapixel riesce a cogliere una grande quantità di dettagli. In notturna è possibile utilizzare la tanto acclamata "modalità notte" dell'azienda cinese, che in tante occasioni fa davvero la differenza. Certo, con poca luce subentra una perdita di dettaglio che appare ancora più netta con il sensore grandangolare. Quest'ultimo è però estremamente divertente da utilizzare e, tra l'altro, torna estremamente utile in tante circostanze.

Discorso differente per il sensore di profondità da 2 Megapixel: gli scatti con effetto bokeh non sono particolarmente convincenti, e in generale sarebbe stato decisamente più utile un teleobiettivo che potesse abilitare un zoom ottico. In ogni caso, la possibilità di "switchare" tra la fotocamera principale e quella grandangolare dona una grande versatilità a questo comparto fotografico, peraltro non così scontata in questa fascia di prezzo.

Performance molto simili per la fotocamera anteriore da 32 Megapixel con obiettivo f/2.0. In diurna i selfie appaiono ricchi di dettagli, mentre perdono molto in notturna. I video vengono registrati in Full-HD a 60 fps, con la possibilità anche di salvarli nel formato H.265. Non mancano tutte le funzionalità tipiche degli smartphone Huawei, come lo scatto in manuale e le modalità Light Painting, Rallentantore, Panorama e Time-Lapse.

Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?

P30 Lite è lo smartphone ideale per chi è alla ricerca di tanta autonomia in dimensioni tutto sommato compatte, senza però voler rinunciare a un buon comparto fotografico e, soprattutto, senza voler spendere cifre da capogiro. Lo abbiamo detto in apertura, la concorrenza è molto agguerrita e, non a caso, il Redmi Note 7 di Xiaomi sta riscuotendo un grande successo commerciale.

Non va però sottovalutato "l'effetto Huawei", un brand che ha ormai una grande presa sul mercato, specie su quello italiano. Tra l'altro, per chi preordina o acquista il P30 Lite dal 25 aprile al 26 maggio, si riceveranno in regalo le Freebuds Lite (valore commerciale di 129,90 euro) – auricolari true wireless dell'azienda cinese, tutti i dettagli qui – ed un voucher di 30 euro per il servizio di streaming Huawei Video. Trovate tutti i dettagli su https://www.huaweipromo.it/promo/P30lite/home.

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