Huawei P Smart Z recensione: benvenuta fotocamera a scomparsa, addio ergonomia
Recensione Huawei P Smart Z, il primo smartphone dell'azienda cinese a integrare una fotocamera frontale a scomparsa. Arriva in Italia a 279,90 euro.
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a cura di Lucia Massaro
In sintesi
Scheda tecnica Huawei P Smart Z, smartphone Android basato sul SoC Kirin 710 abbinato a 4 Gigabyte di RAM.
Il catalogo dei dispositivi di fascia media di Huawei si è arricchito con un nuovo arrivato. Stiamo parlando di P Smart Z che arriva in Italia a 279,90 euro. Come ben sappiamo, il produttore cinese offre diversi dispositivi nella fascia di prezzo compresa tra i 200 e 300 euro, tutti con caratteristiche più o meno simili. La particolarità dello smartphone oggetto della nostra recensione è la presenza della fotocamera frontale a scomparsa. È il primo dispositivo di fascia media a presentare una soluzione simile.
Oltre all’effetto wow della camera pop-up, P Smart Z ha dalla sua parte un grande display, un bel design e un’autonomia sorprendente. Di contro, però, ci sono dei compromessi da accettare in termini di maneggevolezza ed ergonomia. In questo segmento, sono i piccoli dettagli a fare la differenza e a decretare il successo di un dispositivo rispetto a un altro.
Lo smartphone ha tutte le carte in regola per sfidare alla pari i rivali di casa come P Smart Plus 2019 o Honor 20 Lite e anche il Redmi Note 7 di Xiaomi. Del resto, in quella che è stata la mia esperienza quotidiana, questo P Smart Z si è rivelato un prodotto assolutamente valido, soddisfacente e affidabile.
Bello ma pesante
Bello e pesante. Sono questi i due aggettivi che ho associato a P Smart Z non appena l’ho tirato fuori dalla confezione. In un contesto in cui gli smartphone sembrano essere esteticamente tutti uguali, P Smart Z ha un design riconoscibile. La scocca è realizzata in plastica e ha una doppia finitura che gli dona un tocco di eleganza e di originalità.
Tre le colorazioni disponibili: Midnight Black, Emerald Green e Starlight Blue. Trattiene le impronte anche se l’effetto ricreato tende a mascherarle un po’. Al centro troviamo il sensore biometrico che, per fortuna, funziona alla perfezione dato che è l’unico modo per sbloccare il dispositivo. Non è presente, infatti, il riconoscimento del volto. Un compromesso da accettare in presenza della fotocamera pop-up.
Le dimensioni non sono di certo contenute. Parliamo di 163.5 x 77.3 x 8.8 mm e quasi 200 grammi di peso. Ecco spiegato perché è poco maneggevole e poco ergonomico. Risulta davvero difficile utilizzarlo con una sola mano sia perché le estremità del display sono difficilmente raggiungibili sia perché in mano risulta essere troppo pesante. Per fortuna, c’è il sistema di gesture (che ho attivato e che di solito non utilizzo) a rendere più facile la navigazione.
La parte frontale è occupata per il 91% dal grande display IPS LCD da 6,59 pollici con risoluzione Full-HD+ (2340 x 1080 pixel) e rapporto di forma in 19,5:9. Le cornici sono ridotte anche se non troppo. Lo schermo è quello che siamo abituati a vedere in questo segmento con neri poco profondi e colori abbastanza naturali. La luminosità massima e la sua gestione automatica peccano un po’. In giornate particolarmente soleggiate, ho avuto difficoltà di visualizzazione.
Nonostante ciò, la grande diagonale e la mancanza di notch rendono l’esperienza davvero immersiva. Questo è un aspetto che un utente - che ama visualizzare contenuti multimediali sul proprio smartphone – dovrebbe prendere in considerazione. Quando si ha a disposizione un così ampio display, è un piacere utilizzare YouTube o Netflix.
Fotocamera rinnovata e autonomia sorprendente
A rendere P Smart Z ancora più caratteristico c’è la fotocamera frontale pop-up che completa la sua fuoriuscita in 1,5 secondi. Insomma, non è proprio velocissima e fa perdere un po’ il concetto di immediatezza. Il sensore è da 16 Megapixel con apertura f/2.2. Il risultato è in linea con il segmento di appartenenza. Con la giusta luce, è in grado di restituire degli scatti convincenti con colori naturali, altre volte invece illumina un po’ troppo la scena – anche di giorno – sovraesponendo il soggetto e riproducendo dei colori poco fedeli.
Di notte, subentra ovviamente del rumore e ho trovato sottotono l’effetto bokeh. I contorni non sono quasi mai definiti e nel mio caso tagliava fuori buona parte dei capelli. Permangono dubbi sulla durabilità nel tempo del meccanismo a scomparsa, ma è un aspetto che può essere analizzato solo sul lungo periodo.
La fotocamera posteriore, invece, è composta da un sensore principale da 16 Megapixel (f/1.8) accoppiato a un secondario da 2 Megapixel che gestisce la profondità di campo. Anche in questo caso, il comparto fotografico è nella media. La messa a fuoco, a volte, non è precisa. La fotocamera si comporta bene in diurna con colori più o meno fedeli anche se in alcuni casi, le tonalità sono un po’ spente.
Possiamo, però, decidere di scattare sfruttando gli algoritmi di intelligenza artificiale che saturano i colori e aumentano il contrasto rendendo gli scatti perfetti per la condivisione sui social. A proposito di AI, è presenta la modalità notte che mi ha davvero sorpresa. Di solito, soprattutto sugli smartphone di fascia media e bassa, non fa una grande differenza. Con la funzione attiva, invece, P Smart Z è in grado di tirare fuori più luce, di aumentare il livello di dettaglio e di contrasto e di ridurre il rumore evitando l’effetto acquerello. Il risultato è davvero apprezzabile.
Il cuore pulsante di P Smart Z è il Kirin 710F – una versione aggiornata del Kirin 710 che troviamo a bordo di altri dispositivi Huawei e Honor – accoppiato a 4 Gigabyte di RAM. La memoria interna è da 64 Gigabyte espandibile fino a 512 Gigabyte. Nessuna novità dal punto di vista prestazionale. Lo smartphone è fluido, reattivo e affidabile. Durante il mio utilizzo, non ho riscontrato nessun tipo di problema. Certo, rallenta un po’ quando ci sono tante attività in background, ma nulla che possa compromettere l’esperienza utente. Insomma, fa tutto ciò che ci si aspetta da uno smartphone di fascia media.
La grande sorpresa è l’autonomia. La batteria è da 4000 mAh e la ricarica è affidata alla porta USB Type-C. Dopo quasi una giornata dall’ultima ricarica, lo smartphone aveva ancora il 24% di autonomia a fronte di oltre 5 ore di schermo accesso. In giornate meno piene, si riesce tranquillamente a coprire anche due giorni interi. Non c’è la ricarica rapida. Il software è Android 9 Pie con personalizzazione dell’interfaccia grafica EMUI 9.
Completissima la connettività: Wi-Fi dual band, Bluetooth 5.0, supporto Dual SIM, A-GPS, GLONASS e NFC. Ho notato una forza del segnale inferiore alla media. È capitato che lo smartphone non prendesse anche in luoghi dove normalmente non ci sono problemi di ricezione.
Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?
P Smart Z è uno smartphone in grado di assicurare una buona esperienza utente a 360 gradi. A mio parere, l’unico neo è il peso che in fondo fa parte dei compromessi da accettare. Se lo si acquista, non ci sono grandi rinunce da fare. Il prezzo di vendita di 279,90 è assolutamente coerente con quanto offerto: fotocamera pop-up, ampissimo display, autonomia straordinaria e buone prestazioni. Senza sottovalutare che il meccanismo a scomparsa comporta dei costi maggiori rispetto all’implementazione tradizionale di una fotocamera frontale.
Il suo rivale più agguerrito è certamente il Redmi Note 7 di Xiaomi, proposto tra l'altro a cifre più contenute, al di sotto dei 200 euro. Una soglia che, presumibilmente, sarà toccata nei prossimi mesi anche dal P Smart Z grazie al solito deprezzamento. Può comunque essere considerato lo smartphone giusto per chi ha un budget inferiore ai 300 euro, necessita di uno schermo ampio e tanta autonomia e, aspetto da non sottovalutare, vuole distinguersi dalla massa grazie alla fotocamera pop-up.
Voto Recensione di Huawei P Smart Z
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
-
Display immersivo, fotocamera popup, autonomia
Contro
-
I quasi 200 grammi di peso si sentono, visibilità all'aperto dello schermo, ergonomia
Commento
P Smart Z è uno smartphone affidabile in grado di offrire un’esperienza utente soddisfacente. Maneggevolezza ed ergonomia sono sacrificati in favore della fotocamera frontale a scomparsa, della batteria da 4000 mAh e di un ampio display. I 279,90 euro richiesti di listino sono coerenti con quanto offerto. Deve comunque battere l'agguerrita concorrenza del Redmi Note 7 di Xiaomi, proposto al di sotto dei 200 euro.