Huawei: il Congresso USA cerca di limitare le concessioni di Trump

Un gruppo bipartisan di senatori ha introdotto un disegno di legge (Defending America's 5G Future Act) il cui obiettivo codificare in legge l’ordine esecutivo del Presidente contro Huawei.

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a cura di Lucia Massaro

Come previsto, le intenzioni di Trump di alleviare le restrizioni imposte a Huawei stanno incontrando opposizione. Un gruppo bipartisan di senatori ha introdotto un disegno di legge (Defending America's 5G Future Act) il cui obiettivo è trasformare in legge l’ordine esecutivo del Presidente, che di fatto vieta la vendita di apparecchiature ad aziende che rappresentano un rischio per la sicurezza nazionale.

In questo modo, si proibirebbe la rimozione di Huawei dalla Entity List senza un atto da parte del Congresso e si limiterebbero le concessioni annunciate dal Presidente degli Stati Uniti in occasione del G20 di Osaka. La legge, inoltre, autorizzerebbe il Congresso “a non consentire deroghe che qualsiasi amministrazione potrebbe concedere a società statunitensi impegnate nel commercio con Huawei”.

Una dura presa di posizione da parte dei senatori Tom Cotton, Chris Van Hollen, Marco Rubio, Mark Warner, Richard Blumenthal e Mitt Romney che considerano “Huawei come un fronte per il Partito Comunista Cinese”.  Per di più, il divieto al produttore cinese in relazione allo sviluppo delle infrastrutture 5G viene considerato di primaria importanza per la sicurezza nazionale. Il senatore Warner sostiene, inoltre, che le restrizioni della Entity List “non dovrebbero essere usate come moneta di scambio” in una guerra commerciale ben più ampia.

Ancora una volta, i membri del Congresso ribadiscono le presunte accuse sottolineando che “Huawei, una malignamente società cinese di telecomunicazioni che cerca di dominare il futuro delle reti 5G, è uno strumento di potere nazionale utilizzato dal regime di Pechino per indebolire le compagnie statunitensi e altri concorrenti internazionali, impegnarsi in spionaggio in paesi stranieri, e rubare proprietà intellettuale e segreti commerciali”.

Insomma, l’obiettivo è trasformare in legge il ban di Trump per proibire “alle aziende statunitensi di fare affari con Huawei fino a quando non rappresenterà più una minaccia per la sicurezza nazionale" in quanto l’arrivo del 5G comporta altri potenziali pericoli. Per questo, diventa necessario proteggere “le comunicazioni internazionali e quindi la sicurezza nazionale”.

Tuttavia, la proposta di legge potrebbe incontrare a sua volta delle difficoltà. Sebbene i membri del congresso sostengano l'atto, non possono ignorare il veto presidenziale a meno che non ottengano l'appoggio di due terzi sia della Camera che del Senato. Se ciò non dovesse accadere, risulta difficile pensare che Trump possa firmare un disegno di legge che limita di fatto la sua autorità. Insomma, nonostante i primi segnali positivi per Huawei, la situazione resta ancora molto complicata ed è davvero difficile intravedere quale potrebbe essere l’esito finale.

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