Huawei conferma: il sistema operativo proprietario potrebbe arrivare già nei prossimi mesi

Huawei potrebbe rilasciare il suo sistema operativo HongMeng già nei prossimi mesi se non potesse più utilizzare Android. Il sistema operativo è già in fase di test e Huawei sta cercando di depositare il marchio in vari Paesi.

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a cura di Lucia Massaro

La questione tra gli Stati Uniti e Huawei resta ancora aperta e bisognerà attendere ancora un paio di mesi prima di capire quale sarà il futuro del produttore cinese. Nel frattempo, però, Huawei non perde tempo e continua a lavorare sullo sviluppo del proprio sistema operativo da usare come alternativa ad Android. In caso di impossibilità a utilizzare il sistema del robottino verde, l’OS proprietario potrebbe essere pronto al rilascio già nei prossimi mesi. Ad affermarlo è Andrew Williamson – Vicepresidente delle relazioni e comunicazione della società – in un’intervista rilasciata a Città del Messico.

Il rappresentante ha ribadito come Huawei preferirebbe continuare a collaborare con Android ma che Hongmeng (nome del sistema operativo di Huawei) è già in fase di test principalmente in Cina. Come si può evincere dal database di WIPO (World Intellectual Property Organization), inoltre, il produttore cinese sta cercando di depositare il marchio HongMeng in vari Paesi tra cui Canada, Spagna, Messico, Svizzera.

Insomma, per quanto un accordo con Google e con la Casa Bianca sia ancora possibile, Huawei non vuole farsi trovare impreparata nel caso in cui le venga negato l’accesso ad Android. Come vi abbiamo raccontato qualche giorno fa, infatti, pare che l’azienda di Shenzhen abbia realizzato un milione di unità basate sul suo sistema operativo per i test. Questa notizia si troverebbe in accordo con le parole di Williamson.

Uno dei principali svantaggi da affrontare nella creazione di un nuovo sistema operativo è la perdita di accesso al Play Store e a tutte le app verificate in esso incluse. A tal proposito, secondo quanto riportato da XDA-Developers, Huawei avrebbe chiesto agli sviluppatori delle app più popolari di sviluppare una versione da inserire nella sua AppGallery (lo store già presente sui dispositivi Huawei). Senza dimenticare che in precedenza si è parlato della possibile collaborazione del colosso cinese con Aptoide, come vi abbiamo racconto in questo articolo.

Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi. In ogni caso, sembra proprio che Huawei non si farà cogliere impreparata nel caso in cui il divieto dovesse essere confermato dal governo degli Stati Uniti. Staremo a vedere come si evolverà la questione.

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